Frammento 28
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[…] nonostante la scolarizzazione di massa, il “popolo” non si lascia ridurre a “massa” (1) e il processo di atomizzazione della società, la sua “soluzione”, se incompleta, non favorisce, ostacola anzi, la sua “coagulazione”, cioè la ricostruzione artificiale della società stessa che, di contro, tende a riprodursi organicamente secondo modalità che tengono presenti parentele, amicizie, conoscenze, rapporti umani e sociali che privilegiano rispetto alla “qualificazione” derivante dalla scolarizzazione statalistica di massa. Quindi, nella prospettiva della Rivoluzione oggi ‒ il «socialismo moderno» ‒ si deve procedere alla eliminazione di ogni residuo coagulo organico, sia svalutandolo attraverso la definizione di “rapporto clientelare”, sia procedendo a una lotta contro di esso alla radice, in statu nascenti.
[…] lo scopo del processo è chiaro ‒ dal momento che consiste con ogni evidenza nella atomizzazione del popolo, cioè del corpo sociale considerato nella sua organicità, e nella sua trasformazione in massa, per favorire una sua ricostruzione tecnocratica, connotata da pratiche di ingegneria sociale […]
NOTE
(1) Per una corretta nozione di “popolo” e di “massa”, cfr. Pio XII, Radiomessaggio natalizio ai popoli del mondo intero, del 24-12-1944
La via italiana all’“autogestione”, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XII, n.112-113, Piacenza agosto-settembre 1984, p. 3. In questo estratto la numerazione (1) della nota nel corpo del testo costituisce adeguamento redazionale della nota a piè di pagina originariamente numerata (5) nel corpo del testo. Per quanto concerne l’espressione «socialismo moderno» nel corpo del testo, cfr., Valdo Spini, Intervento al congresso del Partito Socialista Italiano svoltosi a Verona dall’11 al 14 maggio 1984, in Avanti!, Roma 13/14-5-1984