Frammento 29
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La vita politica internazionale ‒ soprattutto relativamente all’impero socialcomunista ‒ ha assunto negli ultimi anni e, ancor più, negli ultimi mesi ‒ ma, ormai, si devono includere in questa formula sia gli ultimi giorni che le ultime ore ‒, un’accelerazione straordinaria, nella quale mi sarebbe particolarmente gradito poter scorgere la verifica del classico motus infine velocior, con riferimento almeno alla fine dell’impero socialcomunista stesso se non, addirittura, della “civiltà moderna” o “mondo moderno”. E non si tratta di un desiderio d’apocalisse, dal momento che “civiltà modema” o “mondo moderno” non coincide assolutamente con “civiltà contemporanea” o “mondo contemporaneo”, cioè con la condizione attuale della civiltà o del mondo umano, ma rappresenta l’esito di un processo plurisecolare di rifiuto di Dio e della sua legge, che il pensiero cattolico contro-rivoluzionario indica con il termine “Rivoluzione”.
L’impero socialcomunista fra crisi e “ristrutturazione”, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XVIII, n. 177, Piacenza gennaio 1990, p. 3.