Frammento 30
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Da cattolico propongo di coniugare conservatorismo e tradizionalismo ‒ “conservatorismo tradizionalista”? ‒ trattandoli sia come affiancati e aggiogati a un unico carro, in staff, cioè coordinati, sia come in rapporto sequenziale, in line, cioè in una relazione di dipendenza, comunque sempre interagenti: il primo, il conservatorismo, attento al e rispettoso del reale anche storico, come premessa del secondo, il tradizionalismo, che, soprattutto attraverso il Magistero della Chiesa cattolica, offre «[…] princìpi di riflessione, criteri di giudizio e direttive di azione» (1) per l’indispensabile, inevitabile e costante riforma dell’esistente (2).
NOTE
(15) Beato Papa PAOLO VI (1897-1978), Lettera Apostolica Octogesima adveniens nell’80° anniversario della Enciclica Rerum novarum, del 14-5-1971, n. 4.
(16) Sul rapporto dinamico fra conservazione e tradizione, cfr. PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA (1908-1995), Rivoluzione e Contro-Rivoluzione. Edizione del cinquantenario (1959-2009) con materiali della «fabbrica» del testo e documenti integrativi, a mia cura e con mia Presentazione, Sugarco, Milano 2009, parte II, La Contro-Rivoluzione, cap. III, La Contro-Rivoluzione e la brama di novità, pp. 105-108.
Per un conservatorismo tradizionalista, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XXVI, n. 273-274, Piacenza gennaio-febbraio 1998, p. 22, articolo anticipato, senza note e fino al primo distanziatore, in Percorsi di politica, cultura, economia, anno II, n. 2, Roma gennaio 1998, pp. 11-12. In questo estratto la numerazione (1) e (2) delle note nel corpo del testo costituisce adeguamento redazionale delle note a piè di pagina originariamente numerate (15) e (16) nel corpo del testo. Il testo delle note è stato adeguato redazionalmente e aggiornato. Anche l’omissis nel corpo del testo è opera di adeguamento redazionale.