Frammento 4
Una parte di umanità, un mondo umano di rilevanza mondiale, perché autore di missione e di civilizzazione, d’imperialismo e di colonialismo nel mondo intero, conosce non la fine della storia ma la fine della propria storia (1). […] Questa comporta una conflittualità panica, non solo e certo non principalmente militare, esterna all’uomo, ma prossima all’uomo stesso singolarmente considerato, quando non addirittura a lui interna quale ‒ per esempio ‒ quella che oppone nel divorzio i coniugi che pur si sono liberamente scelti, o la madre al figlio nell’aborto oppure l’uomo a sé stesso nell’uso della droga e nel suicidio.
NOTE
(1) Cfr. Francis Fukuyama, La fine della storia e l’ultimo uomo, trad. it., Rizzoli, Milano 1996.
«Cum Petro», «Sub Petro», verso la civiltà cristiana nel terzo millennio, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XVIII, n. 300, Piacenza luglio-agosto 2000, p. 3, ora in Giovanni Cantoni, Per una civiltà cristiana nel terzo millennio. La coscienza della Magna Europa e il quinto viaggio di Colombo, Sugarco, Milano 2008, p. 52. In questo estratto la numerazione (1) della nota nel corpo del testo costituisce adeguamento redazionale della nota a piè di pagina originariamente numerata (4) nel corpo del testo.