Frammento 7
[…] non si tratta di auspicare la nascita, o la rinascita, di un’ideologia, di una prospettiva che assuma una pars pro toto, una “parte per il tutto”, di operare per l’intronizzazione di un’“idea fissa”, ma di chiedere, di pretendere, l’esistenza di una “visione del mondo”, di una patente che autorizzi alla guida dello Stato. E non si può, quindi non si deve, escludere che questa “visione del mondo” possa nascere o si costruisca a partire da un problema concreto, da una prospettiva concreta — per esempio, il regionalismo o, più latamente, il federalismo —, ma si può, quindi si deve, escludere che possa ridursi a essa, pena la trasformazione di un orizzonte a tutto tondo, qual è quello politico, in un orizzonte amministrativo, settoriale.
A proposito di “libertà di coscienza” e di “politeismo”, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XXXV, n. 340, Piacenza marzo-aprile 2007, p. 4.