• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
    • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno – Don Piero
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Via Pulchritudinis / Garabandal – Solo Dio lo sa

Garabandal – Solo Dio lo sa

7 Ottobre 2020 - Autore: Cristina Cappellini

Su Youtube viaggia un piccolo capolavoro cinematografico, che descrive la vicenda delle presunte apparizioni di San Sebastián de Garabandal (1961-65).


di Cristina Cappellini

«Garabandal – Solo Dio lo sa»: così recita il titolo di un film, uscito sulla piattaforma YouTube lo scorso 15 agosto – solennità dell’Assunzione di Maria -, che racconta le presunte apparizioni mariane avvenute in un comune del nord della Spagna a partire dal 1961.

Tra il 1961 e il 1965, infatti, presso San Sebastián de Garabandal, un piccolo paese della Cantabria subito ribattezzato la “Fatima spagnola”, sarebbero apparsi a quattro bambine, tra gli undici e i dodici anni,  l’arcangelo san Gabriele e la Madonna. Uso il condizionale perché tali apparizioni non sono ancora state ufficialmente riconosciute dalla Chiesa.

Il film non solo si ispira a questi eventi, ma li rappresenta con una freschezza e un’armonia degne di nota, merito anche dei bravissimi interpreti. Sono tre, in particolare, i personaggi chiave che lasciano il segno nello spettatore: Conchita Gonzales, la protagonista, don Valentín, il parroco del paese, e Juan Álvarez Seco, il brigadiere della Guardia Civile. Tre personaggi e tre personalità completamente diversi, ma ritratti in maniera molto genuina e piacevole. Indipendentemente dal riconoscimento ufficiale delle apparizioni di Garabandal (una questione ancora aperta, come spiegano anche le scritte che appaiono al termine della pellicola), ritengo che il film meriti di essere visto soprattutto per tre motivi.

Il primo è il più semplice: perché è un bel film, con una bella regia e una bella sceneggiatura, che avvincono e tengono lo spettatore attaccato allo schermo, poco importa che si tratti di un PC o persino di uno smartphone. Se lo spettatore è credente, la trama risulta ancora più coinvolgente e appassionante. Restare incollati a uno smartphone, magari di notte come nel mio caso, per seguire ogni scena dal primo all’ultimo minuto, rappresenta già una vittoria per chi ha voluto e realizzato questo film. A prescindere dal successo che un film può vantare in termini di critica o di premi.

Secondo motivo: il film è piacevole perché tratta con la necessaria sensibilità e il giusto tatto argomenti delicati, senza eccessi, senza sbavature, senza finzione verrebbe da dire, a parte i necessari accorgimenti cinematografici. La semplicità della vita di campagna in un contesto come quello della Spagna nei primi anni ’60 è ben ricostruita, così come la vita normale di un villaggio come tanti, che viene sconvolta dalle apparizioni, le quali finiscono per trascinare, in un crescendo di devozione e di mistero, i suoi abitanti. La naturalezza dei personaggi fa da pendant allo splendore del paesaggio e al senso religioso che si esprime nella devozione popolare. Ecco, si potrebbe dire che il film apra uno straordinario spaccato sulla devozione popolare, che si manifesta e cresce di giorno in giorno e, nel film, giunge a sfidare la prudenza delle autorità ecclesiastiche e le obiezioni degli scienziati chiamati ad indagare sulle apparizioni di Garabandal.

Terzo motivo: è un film che fa bene all’anima, emoziona, come un raggio di luce che dapprima fa capolino da una finestra e nel giro di poco tempo finisce per rischiarare tutta la stanza.

Spiace che di questo semplice, ma intenso film si sia finora parlato poco, anche se non stupisce il silenzio dei media e della critica cinematografica internazionale quando si trattano temi legati alla spiritualità e alla fede: non sia mai che qualcuno si possa convertire!

Mercoledì, 7 ottobre 2020

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Cinema, In evidenza, Via Pulchritudinis

Info Cristina Cappellini

Nata a Brescia il 28 maggio 1978, risiede a Soncino (CR).
Nel 2002 si è laureata in Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Brescia, con una tesi in diritto pubblico comparato avente ad oggetto “Il ruolo dei partiti politici europei nella crisi dello Stato nazionale”.
Dal 2002 al 2004 ha svolto il praticantato forense, approfondendo al contempo la materia del diritto costituzionale.
Dal 2004 al 2013 ha maturato una serie di esperienze lavorative nel settore legislativo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le riforme istituzionali) e la Camera dei deputati, occupandosi prevalentemente di riforme costituzionali, di monitoraggio dell’attività di governo e parlamentare, di studio e ricerca in diritto pubblico.
Dal 2005 al 2009 ha ricoperto il ruolo di componente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto per gli Affari Sociali (IAS) - in precedenza Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS).
Dal 2013 al 2018 ha ricoperto il ruolo di Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, con le seguenti deleghe: Patrimonio culturale; Servizi e attività culturali; Autonomie.
Dal 2015 al 2018 è stata membro del Consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro-Teatro d’Europa di Milano e dal 2016 al 2018 del Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala di Milano.
Con una spiccata passione per la cultura, in particolare per l’attività letteraria, è autrice di testi poetici e di narrativa. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari a livello nazionale. Nel 2011 ha pubblicato la raccolta di racconti “Di sole non ce n’è mai abbastanza”, edito da Aletti Editore.
Attualmente è impegnata in nuove opere letterarie e in diverse iniziative culturali.

Facebook - Instangram - Twitter

Footer

Alleanza Cattolica

via del Teatro Valle 51, 00186 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2021 Alleanza Cattolica · Accedi