
Un medievale moderno, il buon senso di Houellebecq, cattolici da record, a cinquant’anni dalla guerra civile libanese
di Luca Bucca
– Probabilmente uno dei più fulgidi esempi di uomo vissuto nella modernità mantenendo uno spirito medievale è stato l’architetto Antoni Gaudí, che il 14 aprile è stato dichiarato venerabile da Papa Francesco. Solo uno spirito medievale, infatti, in un’epoca a cavallo tra Ottocento e Novecento, già dominata dal “tutto e subito”, avrebbe potuto animare la scelta di avventurarsi nell’edificazione di un’opera, la Sagrada Familia, della quale certamente non avrebbe potuto vedere il compimento. Si tratta dello stesso spirito che dovrebbe animare oggi ogni cattolico nell’edificazione di una nuova civiltà cristiana, della quale certamente non vedrà ultimate le guglie, ma potrà contribuire a porne le fondamenta.
– Mentre il parlamento francese discute in queste settimane la proposta di legge sull’eutanasia, il 3 aprile Le Figaro TV ha trasmesso il documentario Ensemble, dedicato alle cure palliative. Nel dibattito che ne è seguito è stato significativo il commento commosso dello scrittore Michel Houellebecq, non certo un “cattolico intransigente” o un “pro-vita sfegatato”, ma che gia più volte ha mostrato, anche su altri temi, una profondità di analisi condivisibile e di buon senso: «Onestamente non credo nel desiderio di morire. Esiste il desiderio di non soffrire. Ecco perché considero l’eutanasia una regressione della civiltà. Conosco quella sensazione fin dalla mia giovinezza: non è il desiderio di morire, ma il desiderio di smettere di essere un peso. E il messaggio delle cure palliative è: non sei mai un peso».
– Cattolici da record al di qua e al di là della Manica. In Francia quest’anno nella notte di Pasqua saranno battezzati 10.300 adulti e 7.400 adolescenti, rispettivamente il 45% e il 33% in più rispetto alla Pasqua 2024, confermando un trend in continua crescita nell’ultimo quinquennio. Sempre in Francia la Domenica delle Palme si è tenuto il pellegrinaggio FRAT a Lourdes, con la partecipazione di 13.500 adolescenti, il 55% in più rispetto all’edizione precedente del 2023. A Londra invece il 25 marzo si sono radunati 10.800 giovani per il sesto incontro Flame, organizzato ogni due anni dalla Catholic Youth Ministry Federation. Anche in questo caso numeri in aumento, che hanno reso l’edizione 2025 la più partecipata tra quelle fino a oggi organizzate. Inoltre anche in Gran Bretagna, come attestato dal sondaggio The Quiet Revival, commissionato dall’anglicana Bible Society, aumenta il numero di persone che si riavvicinano al cristianesimo nella fascia di età 18-45 anni, con i cattolici che sono passati dal 23% del 2018 al 31% del 2024, anche grazie alla presenza delle minoranze indiane e nigeriane. Si tratta di un fenomeno particolarmente significativo, perché si sta verificando in due stati fortemente scristianizzati.
– Cinquant’anni fa, il 13 aprile 1975, iniziava la guerra civile libanese, terminata ufficialmente nel 1990, ma con pesanti strascichi che condizionano ancora oggi il Paese dei Cedri. San Giovanni Paolo II lo definì un “paese-messaggio” per il tentativo, sempre attuale, di convivenza tra religioni e culture diverse. L’unico stato del medio-oriente dove le comunità cristiane (e in particolare la Chiesa cattolica maronita) hanno resistito all’islamizzazione forzata. Oggi il Libano è ancora attraversato da violenza e povertà, ma nonostante tutto non mancano segnali di speranza per una rinascita di quello che fu uno stato fiorente, esempio di una possibile convivenza pacifica tra i popoli.
Mercoledì, 16 aprile 2025