Riflessioni di Marco Invernizzi di lunedì 5 aprile 2021
Gli Atti rappresentano la storia degli Apostoli che vincono la loro paura e il loro senso di inadeguatezza per portare al mondo la salvezza di Cristo. Sotto la guida di Pietro, tenuti insieme da Maria e spinti dallo Spirito Santo acquistano un coraggio senza limiti. Infatti, non sono dei superuomini che in pochi anni portano la fede in tanta parte del mondo, ma sono letteralmente dei poveri uomini che hanno il grande merito di affidarsi a Gesù lasciandosi guidare dal Suo Spirito, dopo avere chiesto perdono per il loro tradimento, per la fuga e l’assenza sotto la croce. Che cosa possono insegnare a noi, uomini del terzo millennio, quegli uomini semplici e santi che erano gli apostoli di Gesù? Se gli uomini della Chiesa, noi tutti, non ritorniamo su quella piccola montagna della Palestina a contemplare la croce, trovando il coraggio di pronunciare quelle parole che il mondo non vuole sentirsi dire, allora il sacrificio di Cristo resta come inutilizzato. Soprattutto nel mondo di oggi, dilaniato dal virus e da un’altra malattia ben peggiore: la pretesa di fare a meno di Dio.
Lunedì, 5 aprile 2021