
Riprendiamo l’articolo pubblicato oggi sul sito del Centro Studi Livatino.
I signori Maria Letizia Russo, Dario Mongiano, Lorenzo Moscon e P.F. manifestano piena soddisfazione per la decisione assunta all’udienza pubblica del 26 marzo 2025 dalla Corte costituzionale con cui sono stati ammessi al giudizio di costituzionalità promosso dal Tribunale di Milano sull’aiuto al suicidio.
I signori Russo, Mongiano, Moscon e P.F. sono malati affetti da patologie irreversibili non sottoposti a trattamento di sostegno vitale. Contrari alla pratica del suicidio assistito e, a maggior ragione, al suo ampliamento, sono intervenuti nell’odierno giudizio, assistiti dagli avvocati Mario Esposito e Carmelo Leotta, al fine di sostenere le ragioni a sostegno di una sentenza di inammissibilità o di infondatezza della questione di legittimità costituzionale. L’accoglimento della questione, infatti, comporterebbe un estensione dell’accesso al suicidio assistito e una diminuzione del loro diritto alla vita e del loro diritto alla dignità personale. Gli intervenuti manifestano altresì apprezzamento perché nel corso dell’udienza la loro richiesta di intervento è stata sostenuta dall’Avvocatura dello Stato; parimenti manifestano apprezzamento per la scelta della difesa dell’indagato M.C. che non si è opposta all’intervento dei malati contrari al suicidio assistito. L’ordinanza ammissiva della Corte Costituzionale, al di là di quella che sarà la decisione sulla questione di legittimità costituzionale, rappresenta un segnale di lodevole attenzione da parte della Corte nella rappresentazione in giudizio degli interessi dei malati contrari al suicidio assistito, ai fini della decisione sulla costituzionalità dell’articolo 580 del codice penale.
Roma, 26 marzo 2025.
Prof. Avv. Carmelo Leotta, associato di diritto penale, Università Europea di Roma;
Prof. avv. Mario Esposito, ordinario di diritto costituzionale, Università del Salento
Mercoledì, 26 aprile 2025