Con la locuzione “Dottrina sociale della Chiesa” suole indicarsi l’applicazione che si fa della teologia, in particolare di quella morale, alle questioni etiche sollevate dalle società umane. Il carattere che la Chiesa vuole imprimerle da sempre e che si evince con chiarezza dal nucleo contenutistico essenziale di tutti i documenti riconducibili a tale insegnamento, resta sempre pur sempre di natura kerigmatica, legato cioè all’annuncio della Buona novella che Cristo è venuto a portare all’umanità.
L’annuncio cristiano è, infatti, essenzialmente rivolto all’uomo, a tutto l’uomo, inteso non solo come individuo, ma nella sua integralità e, dunque, anche in naturale relazione con i suoi simili. E proprio partendo dalla domanda relativa al come organizzare la dimensione sociale dell’uomo, che si è sviluppato, a partire dagli ultimi due secoli, un Magistero ecclesiale espressamente dedicato a siffatte tematiche. Il documento che tradizionalmente segna l’avvio di tale elaborazione dottrinale è la Rerum Novarum di Leone XIII e nel solco segnato da tale documento, ogni Pontefice, praticamente fino ad oggi, ha offerto il proprio contributo ad una riflessione che così è stata sempre più approfondita ed arricchita.
Venerdì, 14 ottobre 2022