Avete voglia di leggere romanzi fantasy o racconti fantasiosi dove aleggia il soffio dello Spirito? Leggete gli Inkiostri!
di Luca Finatti
“Domani, se Dio vuole, atterreremo a Bajkonur. Dal cosmodromo, con due diversi voli interni, raggiungeremo le nostre destinazioni. La comunità di padre Giovanni si stabilirà a Roma, la comunità di padre Ives a Gerusalemme. Continuiamo a chiamare quelle città col loro antico nome, oggi sostituito dalle loro coordinate. Del resto di quanto caratterizzava quei luoghi non è rimasto quasi nulla. Della grande basilica di San Pietro non c’è più traccia. Solo qualche colonna della piazza è ancora in piedi. Lo stesso vale per Gerusalemme dove, a costo di immensi sacrifici, i cristiani sono riusciti a conservare una parte della Basilica del Santo Sepolcro. Nient’altro.
Non facciamo programmi. Ci lasceremo guidare dal Vangelo e dallo Spirito Santo […]
Fratel Clive Staples”
Termina così Cronache missionarie, uno dei racconti de La Compagnia dell’Oste, originale e godibilissima raccolta di un gruppo, anzi, di una poliedrica Compagnia di giovani e diversamente giovani scrittori e scrittrici: tra loro troviamo infatti musicisti, informatici, fisici teorici, medievalisti, filosofi, giornalisti, teologi, professori … tutti riuniti attorno ai numi tutelari di J.R.R. Tolkien (1892-1973), C.S. Lewis (1898-1963), G.K.K. Chesterton (1874-1936) e, in onore degli Inklings[i], denominatisi Inkiostri.
Nata da legami amicali via via allargatisi per contatto diretto, la Compagnia, tendenzialmente anarchica, ha come centro di gravità permanente Patrizio Righero, direttore di Vita diocesana pinerolese e fine scrittore di testi di spiritualità cristiana oltre che di narrativa fantascientifica e fantareligiosa (come il testo in esergo).
Ogni Inkiostro ha al suo attivo pubblicazioni o attività culturali di vario genere; si ritrovano, periodicamente in videochiamata, saltuariamente di persona in caso di eventi come l’annuale ritrovo fantasy Sentieri tolkeniani nelle lande attorno a Pinerolo, per chiacchierare di letteratura, anzitutto, proponendo concorsi autogestiti di scrittura in cui ci si legge a vicenda, ci si valuta e poi, se il materiale è buono, si prova a pubblicare.
Sono nati in questo modo già due libri, La Compagnia dell’Oste appunto e il più recente I sentieri del Nizhar, romanzo fantasy scritto a 22 mani … Sì proprio 11 scrittori (Daniele Barale, Filippo Bergonzoni, Chiara Bertoglio, Giovanni Bertoglio, Ives Coassolo, Andrea Donna, Maria Finello, Chiara Nejrotti, Luisa Paglieri, Patrizio Righero, Giovanni Soppelsa) per 22 capitoli, due a testa, un esperimento davvero interessante: il capitolo scritto da un autore passava al successivo che avrebbe potuto modificare a piacimento la trama fin lì costruita, senza una traccia preordinata.
Una sorta di staffetta narratologica che presuppone la totale fiducia verso chi ha ricevuto il dono, certo che proseguirà in un accordo sostanziale, anzi spirituale.
E infatti il romanzo mantiene un’omogeneità di stile mirabile, una trama classica intrigante, un finale metafisico commovente.
Proprio quest’ultimo è l’aspetto più affascinante del progetto: il desiderio di esprimere in forme narrative attuali e coinvolgenti la propria esperienza di fede, con una spiccata propensione a suscitare, in chi legge, il risveglio dell’innato senso del Sacro, seppellito chissà dove, alla ricerca di quei valori universali di Vero, Bello e Bene che tanta Arte del passato ha sempre cercato di perseguire.
La Compagnia degli Inkiostri non è un gruppo rivoluzionario stile Wu Ming, dove si coltivano progetti epocali e snobismi intellettuali, è invece un luogo aperto a chiunque abbia interessi letterari, soprattutto nell’ambito del fantastico, e propone, per chi vuole, occasioni di preghiera comune o di lectio divina, affinché l’ispirazione artistica possa essere nutrita dalla sua origine, lo Spirito Santo.
Arricchiscono il progetto un canale youtube, con alcuni racconti letti ad alta voce, e la pagina Facebook, nella speranza che il potere del Nizhar, cercato e temuto come il famigerato anello del potere, attragga persone amanti di un’arte attraversata dallo splendore della Verità:
“D’improvviso, Loren fu presa da una compassione profonda, intima, squarciante. Compassione per i suoi amici lontani; compassione per chi aveva dato la vita per lei e per i suoi amici, come Troghan, Senma e lo stesso Tew. Compassione persino per la Dea.
Dagli occhi di Loren sgorgarono calde lacrime. Si sentiva solidale con tutti coloro che soffrono e provò tenerezza per quella Dea che poco prima avrebbe voluto distruggere.
Pianse anche per lei, per quella Dea i cui occhi senza palpebre non potevano mai chiudersi, non potevano riposare, ma non potevano nemmeno piangere.
«Abbi pace, o Dea. Abbi pace. Non sono venuta a distruggerti, ma a piangere per te[ii]».
Sabato, 28 ottobre 2023
[i] “Nonostante chiunque conosca C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien, Charles Williams o Owen Barfield sa dell’esistenza degli Inklings, il gruppo rimane quasi impossibile da definire. Persino i suoi membri potevano non essere in grado di identificare esattamente cosa fosse o significasse. A metà degli anni ’40, Lewis lo definì una congrega di «amici letterari», che leggevano, «fumavano, parlavano, discutevano e bevevano assieme», e che tra loro si presentavano le proprie opere con «estremo criticismo». Nelle sue lettere alla moglie, Charles Williams descriveva il gruppo semplicemente come «Magdalen» facendo riferimento all’università in cui Lewis aveva i propri alloggi. Nel 1955, Lord David Cecil lo definì un «circolo di scrittori di Oxford fiorito attorno al 1939, o poco dopo. Forse non si dovrebbe chiamarlo circolo… il quale suona troppo formale. Semplicemente pochi amici con gusti e interessi comuni, tutti impegnati nell’attività letteraria, erano soliti incontrarsi al Magdalen di tanto in tanto, e condividevano i loro scritti»” in Chi erano gli Inklings? Si può anche leggere il classico Humphrey Carpenter, Gli Inklings. C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien, Charles Williams e i loro amici, Marietti1820, Bologna, 2011.
[ii] Inkiostri, I sentieri del Nizhar, Marcovalerio Vita Editore, Cercenasco TO, 2022, 236 pagg. più una mappa a colori delle Terre dell’Antico Ovest.