di Silvia Scaranari
«Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto» (Col 3,12-14). Nell’udienza generale del 16 maggio, dedicata alla catechesi sul Battesimo, il Santo Padre pone l’accento proprio sulla definizione del cristiano data da san Paolo. Il battezzato è una persona scelta da Dio, colma dell’amore dello Spirito Santo e resa pura dall’immersione nel sangue di Cristo perché, come dice sempre l’Apostolo, «[…] non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? » (Rm 6, 3).
Già nell’udienza generale del 9 maggio il Papa ha precisato che «il fonte battesimale è il luogo in cui si fa Pasqua con Cristo! Viene sepolto l’uomo vecchio, con le sue passioni ingannevoli (cfr Ef 4,22), perché rinasca una nuova creatura; davvero le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove». Dall’acqua del Battesimo rinasciamo uomini nuovo e donne nuove, «[…] su ciascuno di noi, rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, il Padre celeste fa risuonare con infinito amore la sua voce che dice: “Tu sei il mio figlio amato” (cfr Mt 3,17). Questa voce paterna, impercettibile all’orecchio ma ben udibile dal cuore di chi crede, ci accompagna per tutta la vita, senza mai abbandonarci. Durante tutta la vita il Padre ci dice: “Tu sei il mio figlio amato, tu sei la mia figlia amata”».
Con il sacramento battesimale cambia la nostra natura di semplici creature e gli uomini sono trasformati in figli di Dio; come precisa sempre il Pontefice, «rinati figli di Dio, lo siamo per sempre! Il Battesimo infatti non si ripete, perché imprime un sigillo spirituale indelebile: “Questo sigillo non viene cancellato da alcun peccato, sebbene il peccato impedisca al Battesimo di portare frutti di salvezza” (CCC, 1272)».
Il sigillo battesimale è un dato di fatto che nessun delitto per quanto efferato, nessun tradimento può cancellare. L’uomo si unisce a Cristo e riceve «[…] l’unzione crismale, “che è segno del sacerdozio regale del battezzato e della sua aggregazione alla comunità del popolo di Dio” (Rito del Battesimo dei Bambini, Introduzione, n. 18, 3)».
E il rito del Battesimo si conclude con la consegna di una veste bianca e di una candela accesa, oggetti simbolici della grandezza del sacramento appena ricevuto. «La veste bianca, mentre esprime simbolicamente ciò che è accaduto nel sacramento, annuncia la condizione dei trasfigurati nella gloria divina», ha spiegato il Pontefice il 16 maggio, ma soprattutto la luce indica che d’ora in poi si è uomini e donne nuovi perché rivestiti della luce di Cristo. «“Ricevete la luce di Cristo”, dice il sacerdote. Queste parole ricordano che non siamo noi la luce, ma la luce è Gesù Cristo (Gv 1,9; 12,46), il quale, risorto dai morti, ha vinto le tenebre del male. Noi siamo chiamati a ricevere il suo splendore! Come la fiamma del cero pasquale dà luce a singole candele, così la carità del Signore Risorto infiamma i cuori dei battezzati, colmandoli di luce e calore».
Più volte durante queste catechesi il Santo Padre è tornato ad ammonire i genitori affinché siano vere guide dei figli. Anche il 18 maggio il Papa ha preso spunto dalla necessità di camminare nella luce del Signore per ricordare il dovere genitoriale di condurre per mano i bambini alla scoperta della bellezza, della grandezza e della profondità della verità cristiana: «L’educazione cristiana è un diritto dei bambini; essa tende a guidarli gradualmente a conoscere il disegno di Dio in Cristo: così potranno ratificare personalmente la fede nella quale sono stati battezzati» (Rito del Battesimo dei Bambini, Introduzione, n. 3). Fede che rende idonei a recitare insieme il Padre nostro, la preghiera più completa e più vera perché insegnata direttamente da Cristo, la preghiera della comunità dei cristiani che solo con il Battesimo hanno ottenuto la dignità veri figli di Dio. E allora, come insegna l’esortazione apostolica Gaudete et exsultate (n. 15): «Lascia che la grazia del tuo Battesimo fruttifichi in un cammino di santità. Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui, scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita (cfr Gal 5,22-23)».