Una guida per attraversare il deserto della postmodernità.
Quello scritto dal cardinale Robert Sarah è un catechismo assai particolare. Come egli stesso avverte, non è “un riassunto della fede cristiana”. Piuttosto, precisa il porporato africano, è una guida pratica: “intende indicare gli strumenti pratici per penetrare nella vita interiore”. Non c’era bisogno, d’altronde, di un nuovo catechismo; ed è sempre l’Autore che lo precisa. San Giovanni Paolo II ne ha curato uno che rimane una pietra miliare del suo pontificato, anche se tuttora poco conosciuto da molti cattolici.
Perché, allora, una guida che intende insegnare non tanto una dottrina (anche se quest’ultima è costantemente evocata come bussola insostituibile) ma un percorso, un cammino?
Perché la postmodernità ha talmente offuscato i valori umani e morali fondamentali, anche all’interno della Chiesa, da rendere necessario un accompagnamento che aiuti, chiunque non intenda rassegnarsi alla vuota superficialità di questo tempo, a intraprendere un viaggio dentro sé stessi, alla riscoperta della scintilla divina che è in noi.
Si tratta, pertanto, di un percorso adatto non solo ai cristiani e ai credenti, ma a tutti coloro che percepiscono la radicale insensatezza del pensiero dominante e la sua incapacità a rispondere alle domande proprie dell’uomo. Indubbiamente, l’attenzione ai sacramenti come strada privilegiata per rimettersi sulla stessa lunghezza d’onda di Dio è il terreno sul quale Sarah chiama i cristiani ad essere autenticamente tali, senza mezze misure.
E tuttavia, nel momento in cui descrive l’importanza e l’insostituibilità del supporto divino che, grazie ai sacramenti ed alla preghiera, ci viene in aiuto nella battaglia contro il nichilismo disumanizzante del mondo moderno, egli suscita in chiunque avverta l’infelicità di una vita a cielo chiuso la curiosità per una via d’uscita, per un’ascesi. Il catechismo del cardinale Sarah è un atto di accusa verso un mondo costruito sull’estromissione di Dio e del sacro dall’orizzonte umano, ma non ha nulla a che fare con un’invettiva amara ed acrimoniosa, piuttosto con una diagnosi che prelude ad una salutare terapia.
“Dio è stato escluso dalla coscienza pubblica, poiché la sua esistenza è considerata come non dimostrabile e, dunque, incerta, appartenente all’ambito delle scelte soggettive e insignificanti per la vita pubblica. L’esclusione di Dio porta con sé il rifiuto di ogni autorità, la ribellione contro ogni costrizione, contro ogni valore morale universale e contro il fondamento stesso di tali valori, ossia l’idea di natura umana”.
La diagnosi dell’infelicità dell’uomo e l’individuazione dei responsabili è la premessa per mostrare l’inevitabilità della conversione, ovverosia di un radicale cambio di direzione. Non è una fuga dal mondo, ma l’invito a guardare il mondo con occhi diversi, gli occhi dell’anima. Non è semplice, soprattutto per un uomo diseducato al rapporto con la propria dimensione interiore, avere a che fare con le cose dello spirito e, conseguentemente, con le cose di lassù; bisogna prepararsi ad attraversare il deserto, non solo della postmodernità, ma, soprattutto, della nostra finitezza, abbandonando orgoglio e vanagloria.
Il Catechismo del cardinale Sarah ci istruisce a recuperare una parte di noi che va ben al di là della mera emotività e che ci mette in contatto con le verità ultime, quelle che non passano e che non piacciono a questo mondo e, purtroppo, anche ad una parte della Chiesa che vuole piacere a questo mondo.
“Il mondo non ha bisogno di approvazione, ma di una trasformazione”, ammonisce il cardinale Sarah; e di uomini disposti a trasformarsi da comparse a protagonisti: credenti e non credenti.
Categoria: Saggio
Autore: Robert Sarah
Pagine: 336 pp
Prezzo: € 25,00
Anno: 2023
Editore: Cantagalli
EAN: 9791259622815