di Marco Invernizzi
Quale può essere il bene comune da perseguire da parte delle forze politiche coinvolte in questa strana e drammatica situazione italiana?
Non ho intenzione di dare consigli non richiesti, ma solo di favorire una riflessione che riguardi soprattutto i partiti di Centrodestra e le scelte che devono compiere nei prossimi giorni in vista del governo guidato da Carlo Cottarelli, quindi delle elezioni politiche, quando si terranno.
Quello che è accaduto intorno al possibile governo guidato da Giuseppe Conte, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, ma non accettato dal presidente della repubblica Sergio Mattarella per la presenza, nella lista dei ministri, di Paolo Savona, inviso alla Germania, ancora deve essere compreso fino in fondo e sarà spiegato nei particolari più avanti, quando la cronaca comincerà lentamente a diventare storia. Quello che conta adesso, appunto per il bene comune degli italiani, è il “che fare” delle forze politiche.
Credo che la logica della “piazza” contro Mattarella non risponda alla domanda e rischi di confondere ulteriormente gli italiani.
Viviamo in un mondo sempre più in frantumi, coriandolizzato e arrabbiato, dove i frantumi/coriandoli si sono specializzati nel litigare fra loro, su tutto, tranne che sulle cose importanti. Alle elezioni del 4 marzo ha vinto la coalizione di Centrodestra, faticosamente riunitasi dopo anni di lontananza e litigi. La stessa coalizione guida le Regioni Lombardia, Veneto, Liguria e Sicilia, e adesso anche Friuli Venezia Giulia e Molise. L’esperienza ha dimostrato che gli elettori premiano queste forze quando si uniscono e pure che sono capaci di governare bene, se è vero che spesso vengono confermate al governo dal voto popolare.
Mi sembra evidente che la prima preoccupazione di chi vuole il bene comune degli italiani sia quello di auspicare e operare affinché questa alleanza elettorale venga confermata anche alle prossime elezioni. Mattarella si è assunto la responsabilità d’impedire la nascita del governo voluto dalle forze politiche più votate dagli italiani e adesso sta diventando l’icona elettorale delle forze sconfitte, in primis il Partito Democratico.
La seconda preoccupazione riguarda i contenuti dell’alleanza di Centrodestra. La prossima campagna elettorale si focalizzerà verosimilmente sul tema dell’Europa, su come stare nell’Unione Europa, se da servi o da protagonisti che vogliono tutelare gli interessi degli italiani. Il tema è importante, ma non è l’unico. I leader del Centrodestra, durante la precedente campagna elettorale, a Roma durante il convegno sull’inverno demografico organizzato da Alleanza Cattolica e dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli, si erano impegnati a tenere vivo il tema, sia prima in campagna elettorale, sia dopo nelle trattative per formare il governo. Purtroppo non si è visto molto. Capisco le difficoltà, ma parlare di Europa è credibile se si considera che una delle ragioni fondamentali della crisi in Europa è che gli italiani sono sempre di meno.
Martedì, 29 maggio 2018
Sant’Esichio