Guardare il mondo dall’alto, questo lo scopo della filosofia. Riporta la questione alle sue origini il nuovo “manuale-non manuale” di Marcello Croce, Il pensiero meraviglioso, un testo che parla di filosofia antica, soprattutto greca, ma come fondamento per comprendere il nostro mondo, sempre più confuso, che scambia soluzioni tecniche per risposte sull’esistenza dell’uomo e sull’essere del mondo.
Noto intellettuale torinese, da sempre impegnato nel mondo cattolico, professore di filosofia, scrittore e poeta, Marcello Croce propone una sintesi del pensiero antico prendendo come spunto la prima carta terrestre che potrebbe essere attribuita ad Anassimandro di Mileto (VII-VI sec. a.C.).
Anassimandro in questa carta volle rappresentare tutto il mondo, non solo quella parte di terra allora conosciuta, e lo fece sviluppando una “visione mentale” svincolata dai sensi, proponendo una “pretesa di totalità del sapere, che comporta il distacco del pensiero razionale dalla dipendenza dai sensi” (p. 5).
Il grande salto operato dai pensatori greci (che poi non erano ovunque nel bacino mediterraneo tranne che in Grecia dove approdarono solo nel V sec.) è quindi stato aprire la strada all’idea “che la verità non consista solo nel carattere contingente dell’esperienza sensibile, necessariamente condizionata dallo spazio e dal tempo, e comunque relative a un punto di vista individuale, ma che faccia la sua apparizione l’unità di una visione che si dà alla mente e che comprende tutto. Si affaccia, cioè, la condizione teorica che partorisce la scienza: non più con l’immaginazione ma col pensiero l’uomo può sottrarsi al qui e ora, […] egli, dunque, può staccarsi da questo limite, riflettendo così il profondo senso di unità che lo comprende nel cosmo” (pp. 6-7).
Il percorso dell’autore segue la classica scansione del manuale liceale che partendo dai filosofi concentrati sulla natura passa ai sofisti e a Socrate per aprire la strada ai grandi del IV secolo, Platone e Aristotele, e quindi approdare ad Agostino, che chiude la porta del mondo antico e apre il portone del pensiero cristiano.
La bellezza di questo testo è l’offerta di un percorso “scolastico” con la scioltezza di un discorso che si dipana da un tema all’altro, da una riflessione all’altra, come se si fosse in un salotto. Come un filo di seta purissima lavorato su un telaio antico, il discorso si dipana da una citazione ad un’altra con continui richiami ad autori precedenti e successivi come ad evidenziare che l’uomo è sempre uguale, sempre alla ricerca di un Tutto, perché intuisce, sospetta, afferma esserci un “Altro” da sé, un “Oltre” che unisce, guida, permea l’esistenza che con Agostino si chiarirà essere Dio.
Ho definito in esordio il testo “manuale-non manuale” perché Croce ci offre un fluire dello scritto a cui ormai non siamo più abituati, ci permette di leggere sottraendoci all’invasiva mania degli schemi, dei box esplicativi, delle sintesi, dei colori sulla pagina. E’ un testo da leggere per il piacere di imparare e di pensare leggendo.
Categoria: Saggio
Autore: Marcello Croce
Pagine: 410 pp
Prezzo: € 25,00
Anno: 2022
Editore: Marcovalerio edizioni, Cercenasco (TO)
ISBN-10: 889224163X