Da Avvenire del 29/12/2022
Non è Batman e neanche Super Mario alla ricerca della Stella del Potere, ma è Super Bigote, nientemeno che Super Baffo, l’eroe che ci salverà nel nuovo anno. Ispirato al presidente del Venezuela Nicolás Maduro – figura potente in sé, se non altro perché riuscito a rifarsi una reputazione grazie alla fame globale di idrocarburi – è il giocattolo che, assieme a Super Cilita, che fa il paio con la primera dama Cilia Flores, i bambini venezuelani riceveranno in regalo fra Natale e Capodanno. Oltre 12 milioni di Ken e Barbie versione boliviana sono stati distribuiti da Palazzo Miraflores in tutto il Paese, come ha annunciato la vicepresidente Delcy Rodriguez in Twitter. Assicura sul social che «i bambini sono veramente molto contenti e compiaciuti», fra cinguettii e video di ringraziamenti dei regali e invettive e accuse di manipolazione dell’infanzia. La chiamano «pedagogia politica ». In effetti, quale miglior modello di un supereroe in tuta e casco rosso e manto azzurro, con una “SB” stampata in petto, per accorrere in soccorso. Mentre entra in azione con Super Cilita in rosso fiamma integrale, e l’immancabile montatura bianca degli occhiali, removibili.
Supereroi coi quali i bambini possono identificarsi e vedere anche in carne ed ossa ogni giorno alla tv di Stato VTV, sebbene sia necessario uno sforzo supplementare si immaginazione per associare i due leader sovrappeso alle scattanti silhouette di plastica. Nelle 20 comunità di Las Tejerías, nello stato di Aragua, dove a ottobre 54 persone morirono e 756 case furono travolte dalle piogge torrenziali, le prime dove sono stati distribuiti i polemici bambolotti, hanno pensato a uno scherzo di cattivo gusto. Sarà che la penuria spegne l’ironia. Il 2022 si chiude con una crescita economica del 18% dopo il crollo lungo un decennio, che ha aggravato le profonde disuguaglianze. Per la prima volta dal 2015 solo il 50% della popolazione è sotto il livello di povertà. Ma durante la pandemia, il latte è sparito dalla dieta del 74% dei venezuelani e la carne da quella del 45%.
Mentre quasi il 40% delle famiglie più ricche si concentra a Caracas, dove vive appena il 16% della popolazione, stando all’ultimo rilevamento dell’Università Andrés Bello. Solo quest’anno 190.000 bambini hanno lasciato la scuola. E il livello di scolarizzazione è sceso dal 73% al 63%. «Regalano giocattoli ideologici ai bambini, ma gli negano il diritto a un’educazione di qualità», denuncia la Federazione venezuelana dei maestri elementari.