Marco è un operaio sulla sessantina, in oltre quarant’anni di lavoro ha accumulato solo una dozzina di giorni di malattia, andando al lavoro con febbre e influenza. Ci tiene assai a lavorare e a farlo bene e ignora i medici che gli consigliano cure e riposo. Per questo da diversi anni soffre di molti problemi fisici che gli tolgono il sonno. Gli stessi sintomi li vive Paolo, marketing manager, poco più che trentenne. Entra alle nove in ufficio, rincasa appena in tempo per dare la buona notte al figlio e vive in simbiosi con il suo smartphone aziendale. Per questo ha sospeso l’attività sportiva, quasi non vede più i suoi amici e spesso è assente anche quando è fisicamente presente in famiglia. Per Luigi, impiegato da anni nel medesimo ufficio, ogni impegno è tedioso. Cerca di spezzare la routine del suo lavoro con frequenti pause caffè, prendendo ogni scusa per stare a casa e pensando alla prossima vacanza invece di concentrarsi sul lavoro. Il suo malumore e la tendenza a lamentarsi stanno contagiando anche i suoi rapporti in famiglia e con gli amici.
Questi e molti altri casi reali di vita concreta sono la trama su cui Stefano Parenti, psicologo e psicoterapeuta, ha imbastitito il suo nuovo libro intitolato “Il tuo lavoro ha un senso?”
Una domanda molto semplice, la cui risposta è in realtà molto complessa, in quanto richiede al lettore di scendere in profondità dentro di sé e chiedersi quali sono i veri motivi che lo spingono ad alzarsi la mattina per andare a lavorare. Lavoro solo per ricevere lo stipendio il 27 del mese? Il lavoro è il fine della mia vita? Oppure è un mezzo per raggiungere altri fini? Questi fino sono adeguati o inadeguati? Quanto tempo dedico al mio lavoro e quali sono le priorità della mia vita?
L’autore definisce il lavoro come mezzo voluto dalla natura per la soddisfazione dei bisogni umani, non riducendolo quindi all’attività retribuita; il libro è quindi rivolto a chi desidera riflettere su come vivere al meglio il proprio lavoro includendo anche chi lavora senza ricevere compensi monetari: una madre che cresce i figli o un volontario ad esempio.
Partendo dal senso del lavoro, il libro porta ad interrogarci sul senso della vita e su quella dimensione più ampia chiamata Vocazione, che vuole rispondere alla domanda: qual è il mio posto nel mondo?
Categoria: Saggio
Autore: Stefano Parenti
Pagine: 111 pp
Prezzo: € 14,00
Anno: 2020
Editore: Sugarco Edizioni, Milano
EAN: 9788871987682