“Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”
di Mario Vitali
L’opera realizzata da Piero della Francesca (1412? – 1492) raffigurante il “Battesimo di Gesù”, secondo il racconto del vangelo di San Matteo (3,13-17), e realizzata con tempera su tavola probabilmente tra il 1448 e il 1450, per l’abbazia camaldolese di Sansepolcro, oggi custodita presso la National Gallery di Londra, è una delle più famose e celebrate opere del Rinascimento italiano.
Armoniosi e complessi schemi geometrico-matematici, una complessa simbologia e una luce molto intensa guidano la composizione della scena che celebra la bellezza di un mondo rinnovato dalla Grazia a cui partecipa l’intera natura rinnovata da Cristo.
Cristo, frontale, occupa alla perfezione l’asse centrale dell’opera, lungo il quale sono allineati più in alto l’ampolla del Battista e la Colomba che scende dal cielo. Attorno a questo asse sta in equilibrio tutta la composizione, perfettamente bilanciata. Il tronco dell’albero compensa la figura del Battista mentre ai tre angeli corrispondono il battezzando che si spoglia delle vesti e le figure in abiti orientali sullo sfondo a destra.
Il paesaggio ricorda quello umbro-toscano descritto nei molti particolari. Alla destra di Gesù, sullo sfondo, si vede un piccolo centro abitato che sembra essere il luogo dove nacque Piero ovvero Borgo Sansepolcro. Sebbene il paesaggio sia terreno ha in se un tono paradisiaco tanto è pura l’aria, l’acqua, la terra. L’abilità dell’artista sta nel combinare realtà e astrazione, vita e contemplazione, attraverso la prospettiva, la proporzione, l’estensione dei colori, la purezza della luce.
L’artista usa espedienti geometrici e prospettici per dare risalto alla sacralità del tema religioso. Il Volto di Cristo è il centro focale di tutta l’opera
A sinistra si vedono tre angeli che rappresentano la Trinità ma indicano anche le virtù teologali, la fede, la speranza e la carità e che, con la posizione dello sguardo, sembrano voler invitare ad entrare nel mistero rappresentato. L’angelo che indossa la veste rossa e blu, rispettivamente i colori che rappresentano la natura umana e quella divina, sembra volere indicare la doppia natura di Gesù, e che, con un gesto discreto della mano, invita a contemplare il Mistero. Alla sinistra di Gesù, Giovanni Battista vestito con abito di pelle lacerata, risponde all’invito dell’angelo indicando anch’egli Gesù con la mano.
Affiancato a Gesù l’albero con la chioma che sale al cielo, richiama l’albero della conoscenza del bene e del male; il suo tronco è bianco a voler significare il recupero della bellezza e della purezza originali tramite il battesimo.
La colomba, al centro di un grande cerchio, rappresenta lo Spirito Santo che indica Gesù come Figlio di Dio; “E Gesù appena fu battezzato uscì fuori dall’acqua: ad ecco i cieli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di Lui” (Matteo 3,16). Il Volto del Signore è perfettamente al centro di tutta la scena. IL Battista versa l’acqua sul suo Capo e nello stesso tempo piega la gamba in segno di adorazione.
Gesù, con le mani giunte e gli occhi abbassati assume l’atteggiamento della preghiera mentre i cieli si aprono e lo Spirito Santo in forma corporea, come di colomba, scende su di lui.
Giovanni compie su di Lui, inviato dal cielo, un gesto simile a una incoronazione. Gesù viene così battezzato nel segno dell’acqua, versata sul suo capo, mentre dal cielo la voce del Padre conferma che quel Figlio è venuto a rivelare il volto di Dio, a dare voce all’Invisibile e a diffonde nel mondo la lieta notizia, diventando la luce del mondo.
Sabato, 12 maggio 2024