• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
      • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
      • Ora di adorazione
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Dalla stampa / In Spagna nasce la dittatura dell’aborto

In Spagna nasce la dittatura dell’aborto

17 Febbraio 2023 - Autore: Alleanza Cattolica

Di Marina Casini da Famigliacristiana.it del 17/02/2023

Il Parlamento di Madrid ha approvato una legge che consente l’interruzione di gravidanza anche per le minorenni senza il consenso dei genitori e una normativa che consente il cambio di sesso fin dall’adolescenza. Chi fa obiezione di coscienza o semplicemente manifesta contro rischia il carcere. Il commento del presidente del Movimento per la vita Marina Casini: “Una miscela di ideologia gender e abortismo radicale che soffoca la libertà di pensiero e di opinione”

La normativa approvata in questi giorni dal Parlamento spagnolo riguardante l’uguaglianza reale ed effettiva delle persone “trans” nonché la «salute sessuale e riproduttiva e l’interruzione volontaria di gravidanza» è un cumulo di aberrazioni antropologiche e giuridiche. Basta scorrere i punti principali per rendersene conto. Tutto ruota attorno al dogma laicista dell’autodeterminazione autoreferenziale e assolutizzata, una sorta di idolatria ideologica che calpesta l’umano e l’uomo e che non mancherà di manifestare gravi contraccolpi nella vita personale, nelle relazioni e nella società. Una miscela di ideologia gender e abortismo radicale che si trasforma in una dittatura arrogante che soffoca la libertà di pensiero e di opinione.Lo stravolgimento totale dei diritti e prima ancora della persona. Un attentato letale anche alla democrazia. Basta dare un’occhiata ai punti fondamentali. Facilitazioni per l’aborto anche per le minorenni, congedo pagato dallo Stato per “mestruazioni invalidanti” (un eufemismo per dire aborto), la transessualità come normalità e “diritto alla libera autodeterminazione di genere” per ragazze e ragazzi dai 16 anni in su, obiezione di coscienza calpestata, sanzioni per chi manifesta a favore del diritto a nascere e della rilevanza sociale della differenza sessuale maschile-femminile. «Un regime democratico può essere in netto declino morale a causa di molti fattori – si legge nel comunicato della Federazione europea One of Us ̶ ma forse non c’è niente di più grave della corruzione dei legislatori e dei giudici e in particolare di quanti hanno il potere di decidere in tema di diritti umani avendo dalla loro parte il potente sostegno dei media. Sono i nuovi moralisti, che chiamano bene il male e male il bene e che non tollerano che siano messi in discussione i loro “diktat”. Guai a cercare di scalfire la copertura di menzogna che riveste la pretesa di chiamare “diritto umano” la disumanizzazione».Parole del tutto condivisibili. È evidente che le aggressioni contro la vita umana e la famiglia sono divenute sempre più frequenti e sofisticate e che l’attacco ha come obiettivo quello di cambiare il modo di pensare dei popoli, cioè di cambiare i criteri del giudizio morale e giuridico. Le pretese e le rivendicazioni non solo non si fermano di fronte alla morte inflitta ai molti figli in viaggio verso la nascita o appena generati in provetta, né si fermano davanti alle possibili manipolazioni della dimensione sessuata dell’uomo e della donna, ma anzi ritengono che tutto questo diventi prassi normale soffocando anche il sussulto della coscienza e ignorando la delicatezza e la complessità dell’età evolutiva. Anche questa è una guerra, le cui armi sono l’inganno, la menzogna, la censura, la propaganda, l’intimidazione.Un assedio che sembra invincibile anche perché non riguarda solo la Spagna, ma è presente – dove più massicciamente, dove meno – in tutto il mondo. Che fare? Con la consapevolezza dei tempi lunghissimi che richiedono i processi storici, specialmente quelli legati alla cultura, alla mentalità, l’atteggiamento da tenere non dovrebbe essere quello della resistenza in trincea o della ritirata impaurita, ma quello dell’avanzata propositiva per costruire tenacemente, mattone dopo mattone, unendo le forze, una nuova cultura della vita. Non si tratta di fare scudo al passato, ma di edificare l’avvenire su un più alto livello di civiltà e di umanità. Il punto di partenza? Lo sguardo umile e penetrante sullo “scartato” per eccellenza: l’uomo appena concepito. Uno di noi, il simbolo di ogni emarginazione e di ogni rifiutato. Se una società, con la forza dispiegata delle sue leggi e delle sue istituzioni, permette che vengano uccisi ̶ usiamola questa parola, ogni tanto! ̶ i suoi figli più piccoli, se la maternità durante la gravidanza non è un valore da accogliere e custodire anche aiutando veramente le donne di fronte alle difficoltà, se ogni pretesa diventa “diritto” dimenticando che il fondamento dei diritti è l’inerente e uguale dignità di ogni vita umana, che cosa possiamo sperare?

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Dalla stampa

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2023 Alleanza Cattolica · Accedi