• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Via Pulchritudinis / Informali e anticonformisti: più liberi o più conformi?

Informali e anticonformisti: più liberi o più conformi?

19 Febbraio 2022 - Autore: Stefano Chiappalone

Conformismo

Ci riteniamo tutti spontanei, liberi, anticonformisti e alieni dai formalismi: atteggiamenti così diffusi da diventare un nuovo conformismo.

di Stefano Chiappalone

A guardarsi e a sentire in giro, non possiamo non dirci anticonformisti: nessuno ama sottostare a vincoli, direttive e imposizioni, preferiamo sentirci tutti liberi e spontanei. Tuttavia, è il prefisso «anti» che non torna: «anti» significa «contro», ma contro cosa? Quale sarebbe oggi il conformismo opprimente da cui liberarsi? Anticonformista, stando alla vulgata, è colui che sfida i dogmi o almeno l’opinione dominante in ambito sociale, culturale e religioso, chi non pensa come la maggioranza, chi predica e pratica la libertà totale, chi si compiace di lanciare strali contro il sistema, il potere, la casta, a rischio di…  Attualmente a rischio di nulla, essendo esattamente gli stessi slogan che si possono udire in una qualsiasi cena di un qualsiasi gruppo di persone, pressoché ovunque e in qualsiasi compagnia vi troviate. È così diffuso questo anticonformismo, da chiedersi dove si sia nascosto il pericoloso e dominante conformismo contro cui ci si scaglia. In effetti, con una delle sue preziose giaculatorie del pensiero, Nicolá Gómez Dávila (1913-1994) osserva che «L’anticonformista si caratterizza per la docilità con cui osserva le mode anticonformiste» (Escolios a un texto implícito. Voll. I e II, Gog Edizioni, Roma 2020, p. 449).

Ora, tale anticonformismo a ogni costo si riflette in tutto ciò che attiene alla dimensione – anche latu sensu – estetica, con quel «disprezzo verso i “formalismi”» che il maestro colombiano fa oggetto di un altro impietoso aforisma (Ibid., p. 148).

È infatti altrettanto diffuso e à la page disprezzare le forme di cortesia, le divise, i rituali, un certo tipo di vestiario o un certo modo di parlare etichettando tutto questo, appunto, come «formalismi», alla stregua di anticaglie di cui liberarsi in fretta, e neanche per depositarle pietosamente in un museo (almeno) ma da gettare direttamente in discarica. Forse soprattutto verso sé stessi o la propria categoria vige una sorta di autocensura dei propri presunti formalismi. C’è il docente universitario che gioca a fare il simpatico e si compiace di scendere dalla cattedra o di sedersi su di essa come se invece di una lezione stesse facendo una chiacchierata informale (salvo mostrarsi con tutt’altro atteggiamento in sede d’esame). Le divise dei controllori ferroviari, almeno sui treni regionali, assumono un aspetto sempre più smart e sempre meno distinguibile. Sui social, ma ne ho già fatto cenno altrove, l’uso del lei è praticamente abolito in base a una legge non scritta, a prescindere dalla differenza di età e di gerarchia degli interlocutori. Vorrei tacere del clero, ma come non vedere quanto è diffusa l’allergia per l’abito talare o almeno per quella versione semplificata chiamata clergyman e quanto è estesa l’abitudine di vestire in borghese (spesso e volentieri anche un borghese di pessimo gusto)? Le forme di cortesia verso le donne sembrano, poi, un vero campo minato, non sia mai che aprire la portiera o pagare la cena a una gentil donzella venga scambiato per sessismo. Persino cedere il posto in autobus è estremamente pericoloso: la signora potrebbe offendersi, perché le stai implicitamente dando della «vecchia». Andò ben peggio a un caro amico che nella sala d’attesa di un medico si alzò prontamente per lasciare la sua sedia a una donna, stupita del gesto. «Ma ci mancherebbe», rispose il galantuomo, «che io non ceda il posto a una donna in stato interessante». Ahi lui, la signora non era «in stato interessante», ma soltanto in sovrappeso.

Un rapido cenno all’abito elegante, relegato a ben poche occasioni, se non direttamente a quella estrema: una volta distesi nella bara, di sicuro il nodo alla cravatta non stringe. Via i formalismi, in nome di una maggiore libertà? No, via i formalismi in nome del nuovo implacabile formalismo dell’informale a ogni costo.

Sabato, 19 febbraio 2022

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Click to share on Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Costume, Via Pulchritudinis

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi