Saggio tratto da: CESNUR. CENTRO STUDI SULLE NUOVE RELIGIONI, Massoneria e religioni, a cura di Massimo Introvigne, Elle Di Ci, Leumann (Torino) 1994, (pubblicato per gentile concessione dell’Editore).
Mons. Giuseppe Casale
L’11 dicembre 1993 il CESNUR tenne a Foggia una giornata di studio sul tema La Massoneria, la Chiesa, le nuove religioni. Intendevamo così ricordare il decennale di un importante documento del magistero cattolico, la Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la dottrina della fede, del 26 novembre 1983. Questo volume – come è tradizione del CESNUR – raccoglie gli interventi di quella giornata, rielaborati e coordinati per potere offrire un quadro organico e, per quanto possibile, completo a proposito di un argomento complesso e difficile.
La massoneria – o meglio le massonerie, giacché esistono diverse obbedienze massoniche non sempre concordi fra loro – insistono nel non volere essere considerate “religioni”. Qualunque cosa si pensi della questione, la storia e le attività delle massonerie non possono essere considerate estranee agli interessi del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni. Uno degli sforzi del CESNUR consiste infatti nel far passare le analisi – in particolare (ma non solo) sulla situazione italiana – dai nuovi movimenti religiosi alle nuove credenze e allambito più vasto della nuova religiosità, di cui sia i movimenti che le credenze fanno parte. Ho sottolineato il rilievo anche teologico e pastorale di questo passaggio nella mia lettera pastorale Nuova religiosità e nuova evangelizzazione del 6 marzo 1993. In Italia se gli appartenenti ai nuovi movimenti religiosi sono meno delluno per cento della popolazione, le persone che condividono la credenza più tipica della nuova religiosità – la credenza nella reincarnazione, a cui il CESNUR dedicò la sua giornata di studio del 1991 – sono un quarto degli adulti e, se dobbiamo credere a uninchiesta realizzata nelle scuole superiori di Foggia, un terzo dei giovani. E larea della nuova religiosità e delle nuove spiritualità è un insieme fluido di credenze, idee, stili di pensiero, influenze, esperienze di cui possono fare certamente parte, per coloro che aderiscono alle massonerie, elementi tratti dallesperienza della partecipazione ai “lavori” massonici, a prescindere dalla questione se si tratti o meno di una esperienza propriamente religiosa.
Alla natura dellesperienza massonica è dedicata la prima parte di questo volume, che si apre con un saggio di Massimo Introvigne, direttore del CESNUR. Egli esplora il difficile problema delle origini della massoneria, e da questa esplorazione trae gli elementi relativi alle origini del problema massonico, rispondendo al quesito sul perché la massoneria “fa problema” per la Chiesa cattolica così come per altre Chiese e comunità cristiane. Completa la discussione del problema delle origini massoniche il contributo di Marco Tangheroni, ordinario di Storia Medioevale presso l’Università di Pisa e uno dei più noti medioevisti italiani, che ristabilisce – oltre le leggende utilizzate da diverse massonerie – la realtà storica in tema di templari.
La seconda e la terza parte del volume sono dedicate al rapporto – evocato dal titolo – fra massoneria e religioni. La seconda parte esamina anzitutto i rapporti fra la massoneria e due nuovi movimenti religiosi così strutturati e articolati da meritare la definizione di nuove religioni: i mormoni e i testimoni di Geova. Si parla spesso di uninfluenza massonica sulle origini di questi due movimenti, quasi sempre in chiave polemica. Abbiamo chiesto a due specialisti – Michael W. Homer, storico e giurista di Salt Lake City, nello Utah, per i mormoni e don Ernesto Zucchini di Massa per i testimoni di Geova – di illustrarci quanto cè di vero e quanto di mitologico in questi riferimenti. Il contributo del professor Ermanno Pavesi, psichiatra e vice-primario della Clinica Universitaria di Zurigo, nonché segretario della Federazione Europea dei Medici Cattolici, presenta con la figura di Franz Anton Mesmer un caso paradigmatico delle relazioni fra la massoneria e il complesso milieu che è alle origini dei nuovi movimenti magici.
La terza parte del volume si occupa specificamente delle relazioni fra massonerie e Chiesa cattolica. Giovanni Cantoni, responsabile nazionale di Alleanza Cattolica e direttore della rivista Cristianità di Piacenza, ripercorre la storia del magistero cattolico in tema di massoneria dal Settecento al documento del 1983. Il documento più recente – quello del 1983, appunto – viene illustrato da monsignor Josef Stimpfle, arcivescovo emerito di Augusta e protagonista dello studio e del dialogo che portarono al documento sulla massoneria della Conferenza episcopale tedesca del 28 aprile 1980, che come è noto ha costituito in un certo senso la premessa al documento vaticano del 1983. Nel corso della giornata di studio del 1993 il professor don Achille Triacca, S.D.B., ci propose anche un lavoro di comparazione fra rituali massonici ed elementi di liturgia cattolica che venne a confermare le analisi di monsignor Stimpfle. Il professor Triacca non ha potuto offrirci una redazione scritta del suo lavoro, di cui desidero in questa sede ringraziarlo. Il volume si chiude con un mio contributo che fa il punto sulla distinzione fra dialogo e “doppia appartenenza”, cruciale per i rapporti attuali fra le massonerie e la Chiesa.
Come è evidente, i contributi apportano ciascuno non solo diverse informazioni ma anche uno stile diverso, come diverse sono le esperienze e le discipline di cui ogni autore è specialista. Mi auguro tuttavia che i lettori – quali che siano le loro opinioni su questo argomento controverso – sappiano apprezzare la qualità dei contributi e degli stili, che – come è doveroso in un’opera di carattere scientifico – cercano, al di là di ogni polemica, anzitutto di chiarire e di spiegare.