Adesso che è stato canonizzato, saranno in molti a cercare di capire chi sia stato, cosa abbia fatto, perché venga riconosciuto come santo. Questo libro può aiutare a ricostruire la figura di questo gentleman inglese, nato e cresciuto nella Chiesa anglicana e diventato cardinale cattolico.
Lina Callegari, docente di Filosofia a Fidenza (Parma), ne ricostruisce la vita, attingendo sovente e a lungo a citazioni dalle opere. Newman nasce nel 1801 e muore nel 1890, dopo avere attraversato un secolo segnato dal diffondersi dell’ideologia liberale nella vita politica delle nazioni europee, ma soprattutto nella cultura e all’interno delle stesse Chiese, compresa quella anglicana. Di sé Newman disse di avere sempre combattuto il liberalismo, una ideologia molto simile al relativismo odierno.
Fin dalla giovinezza, il futuro santo mette la ricerca di Dio al centro di ogni cosa. Nel 1825 diventa presbitero anglicano, propendendo fortemente per le idee protestanti. A Oxford comincia poi il distacco da quel retaggio quando Newman contribuisce alla nascita di un movimento interno all’anglicanesimo che cerca una “via media” fra la Chiesa d’Inghilterra e la Chiesa Cattolica nel superamento dell’antipapismo diffuso fra molti anglicani. La “via media” lo conduce così a un progressivo avvicinamento al cattolicesimo, che nel 1845 sfocia nella conversione formale.
Newman inizia così una seconda vita caratterizzata dagli studi a Roma (1845-1847) e poi dal ritorno in Inghilterra, a Edgbaston, vicino a Birmingham, alla guida di un gruppo di oratoriani, la congregazione religiosa fondata da san Filippo Neri (1515-1595) cui aveva scelto di appartenere. La sua presenza in Inghilterra incontra subito ostacoli anche da parte degli old catholic, i cattolici che avevano vissuto in semiclandestinità durante l’epoca della persecuzione e che erano ostili alla pastorale di Newman mirante a un cattolicesimo impegnato nella vita sociale. Incontra anche il dissenso di altri cattolici neoconvertiti, come il cardinale Henry Edward Manning (1808-1892), che sarà il primate della Chiesa cattolica in Inghilterra dal 1862, contrari al fatto che Newman preparasse i laici a testimoniare pubblicamente la fede. In questo periodo, dopo il Concilio Vaticano I (1870), Newman scrive, in una lettera indirizzata al duca di Norfolk, il leader politico dei cattolici inglesi, un commento al dogma dell’infallibilità pontificia lontano dalle esagerazioni infallibiliste di alcuni inglesi, ma pure da ogni forma di riduzionismo.
Creato cardinale nel 1879, Newman è autore di numerose opere, la principale delle quali, e comunque la più rappresentativa del suo pensiero, è Lo sviluppo della dottrina cristiana. Qui il porporato spiega come i dogmi della fede cattolica conoscano uno sviluppo coerente dovuto sia alla miglior comprensione del loro contenuto da parte del soggetto che accoglie e approfondisce i contenuti della Rivelazione, sia per gli sforzi profusi dal Magistero per rendere il deposito della fede sempre più comprensibile agli uomini di ogni tempo, onde favorirne la conversione e la sempre maggiore comprensione della fede.
Categoria:Biografia
Autore:Lina Callegari
Pagine: 432
Prezzo: € 20,00
Anno: 2010
Editore:Ares – Milano
ISBN: 9788881555147