Papa Francesco descrive la GMG di Lisbona come il luogo in cui si è reso evidente che la pace tra i popoli è possibile. Invita ancora a pregare la Madonna per l’Ucraina e rivela di aver rinnovato a Fatima la consacrazione al Cuore immacolato di Maria
di Michele Brambilla
Il 9 agosto Papa Francesco presiede la prima udienza generale dopo la pausa estiva. E si ricomincia ricordando che «nei giorni scorsi sono andato in Portogallo per la 37ª Giornata Mondiale della Gioventù. Questa GMG di Lisbona, venuta dopo la pandemia, è stata sentita da tutti come dono di Dio che ha rimesso in movimento i cuori e i passi dei giovani, tanti giovani da tutte le parti del mondo – tanti! – per andare a incontrarsi e incontrare Gesù». Come dice il Pontefice, «essa ha segnato un nuovo inizio del grande pellegrinaggio dei giovani attraverso i continenti, nel nome di Gesù Cristo. E non è un caso che sia accaduto a Lisbona, una città affacciata sull’oceano, città-simbolo delle grandi esplorazioni via mare», puntualizza alludendo indirettamente alla grande stagione evangelizzatrice iniziata con la scoperta dell’America.
«Ed ecco che alla Giornata Mondiale della Gioventù il Vangelo ha proposto ai giovani il modello della Vergine Maria. Nel momento per lei più critico, [Maria] va a visitare sua cugina Elisabetta. Dice il Vangelo: “Si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). A me piace tanto invocare la Madonna sotto questo aspetto: la Madonna “in fretta”, che sempre fa le cose in fretta, mai ci fa aspettare, perché Lei è la mamma di tutti. Così Maria oggi, nel terzo millennio, guida il pellegrinaggio dei giovani alla sequela di Gesù. Come aveva fatto già un secolo fa in Portogallo, a Fatima, quando si era rivolta a tre bambini affidando loro un messaggio di fede e di speranza per la Chiesa e il mondo», aggiunge, ed è la prima citazione significativa, in questo discorso, delle apparizioni di Fatima.
Ci si ricorderà certamente che il 25 marzo 2022 il Papa ha consacrato Russia e Ucraina al Cuore immacolato di Maria, ottemperando proprio alle richieste della Vergine nella Cova da Iria. Il Santo Padre cita espressamente un incontro privato, avuto a Lisbona, con un gruppo di pellegrini ucraini, i quali «portavano storie che erano dolorose». «Mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra – è brutto questo, si pianifica la guerra! –, la GMG ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all’altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi», argomenta il Pontefice.
«Per questo, nella GMG, sono ritornato a Fatima, al luogo dell’apparizione, e insieme ad alcuni giovani malati ho pregato Dio perché guarisca il mondo dalle malattie dell’anima: la superbia, la menzogna, l’inimicizia, la violenza – sono malattie dell’anima e il mondo è ammalato di queste malattie. E abbiamo rinnovato la consacrazione nostra, dell’Europa, del mondo al Cuore di Maria, al Cuore Immacolato di Maria», precisa il Santo Padre.
Il messaggio che i giovani cattolici di tutto il mondo hanno trasmesso a Lisbona è inequivocabile: il Papa spera che gli adulti siano capaci di ascoltarlo. In ogni caso, abbiamo dalla nostra parte proprio lei, la Madonna, come ripete ai pellegrini polacchi, dato che «questo mese molti di voi sono in pellegrinaggio a Jasna Góra e ad altri santuari mariani, per questo vi affido un desiderio che ho nel cuore: il desiderio della pace nel mondo. Presentatelo a Colei che è la Regina della Pace. Chiedete questo dono inestimabile, specialmente per la cara e martoriata Ucraina».
Giovedì, 10 agosto 223