Compare qui nella prima traduzione italiana la biografia del filosofo tedesco Dietrich von Hildebrand (Firenze 1889-New York 1977), scritta dalla moglie a partire da tremila pagine di appunti lasciate dall’interessato. Il risultato è la ricostruzione avvincente di una vita che ha una notevole rilevanza storica e filosofica. Figlio del noto scultore Adolf von Hildebrand, Hildebrand è una figura di grande spicco nella storia del Novecento, sia come filosofo, sia come intellettuale cattolico, sia per il suo ruolo di oppositore al nazismo.
Egli infatti fu allievo di Edmund Husserl e fece parte dei primi circoli di fenomenologi, createsi a Monaco e Gottinga appena dopo la pubblicazione delle Ricerche Logiche di Husserl stesso (1900-1901).
Ben presto, però, si distanziò da quella che i membri di quei circoli interpretarono come una svolta di Husserl verso il trascendentalismo e contribuì, con Scheler, Reinach e altri, a delineare la versione realista della fenomenologia. Per questi pensatori, la fenomenologia doveva riportare a conoscere le cose stesse.
Nella sua lunga attività di ricerca si occupò di teoria della conoscenza, antropologia, filosofia della religione, filosofia del linguaggio, filosofia delle relazioni, estetica e, soprattutto, di filosofia morale. La biografia scritta da Alice von Hildebrand ricostruisce la prima metà della vita di Hildebrand, dalla nascita al trasferimento negli Stati Uniti, nel 1940. Nei primi anni, oltre alla formazione filosofica e all’inizio della carriera accademica, fu centrale la conversione di Hildebrand al cattolicesimo, avvenuta nel 1914, fatto che Hildebrand considerò sempre come il più decisivo della sua vita e che lo spinse a intraprendere un’intensa attività di formazione spirituale e intellettuale, attraverso scritti, l’organizzazione di incontri con intellettuali di spicco e un’intensa attività di conferenziere. Infine, questo volume testimonia anche la lotta di Hildebrand contro il nazionalsocialismo, che egli iniziò ben prima della presa del potere di Hitler, che lo indussero a fondare una rivista di opposizione a ogni forma di totalitarismo a Vienna e che gli fece guadagnare un posto di rilevo nella lista nera di Hitler, tanto che fu costretto a lasciare l’Europa inseguito dalla Gestapo, appena dopo l’annessione dell’Austria da parte della Germania.
La lettura di questo testo è interessante per diversi aspetti. Così come l’autobiografia di Edith Stein, permette di rivivere, alla luce dell’esperienza di un filosofo, ma anche di una vittima diretta di quei tragici eventi, gli anni dell’ascesa del nazismo in Germania. Inoltre, Hildebrand fa parte dei numerosi membri della fenomenologia che si convertirono al cattolicesimo e la sua biografia permette di scorgere come la ricerca intellettuale autentica può aprire la strada alle domande esistenziali più radicali e quindi all’esperienza religiosa. Infine, questo volume riporta nella quotidianità le relazioni interpersonali che caratterizzarono un periodo unico nella storia del pensiero filosofico, perché resero possibile la formazione di autentiche comunità di ricerca, nelle quali i filosofi cercavano insieme la verità, in uno spirito di vera collaborazione, oltre che di amicizia sincera e sostegno umano che si fece presente sia nelle normali vicende personali, sia nella persecuzione che molti di loro subirono a causa del nazismo.
L’augurio è che l’incontro con questa personalità straordinaria, che è descritta efficacemente con la scelta del titolo “l’anima di un leone”, possa incoraggiare il lettore a cercare il contatto diretto con le sue opere, delle quali alcune sono state di recente pubblicate o ripubblicate in italiano, come l’Etica (Morcelliana, Brescia 2021), Il cuore (Fondazione Campostrini, Verona 2022), La trasformazione in Cristo (Fondazione Campostrini, Verona 2024) e l’arte di vivere (Morcelliana, Brescia 2023).
Categoria: Biografia
Autore: Alice von Hildebrand, traduzione a cura di E. Grimi
Pagine: 400 pp
Prezzo: € 28,50
Anno: 2023
Editore: Castelvecchi, Roma
EAN: 9788868268244