• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Temi etici / Lei da sola e l’utero in affitto

Lei da sola e l’utero in affitto

26 Aprile 2022 - Autore: Chiara Mantovani

Pillola

La pillola EllaOne e l’utero in affitto vogliono, per l’ennesima volta, la libertà senza responsabilità, frantumare ogni legame umano. Almeno nel secondo caso l’opposizione è più evidente, ma la battaglia sarà comunque difficile

di Chiara Mantovani

È confermato dal Consiglio di Stato: una minorenne può comperare e assumere la pillola EllaOne da sola, senza ricetta. Per l’aspirina, invece, deve essere d’accordo almeno la mamma. La “pillola dei 5 giorni dopo” non serve a curare malattie (se così fosse, ci vorrebbe la ricetta!), ma serve solo ad abortire a casa propria. Pensare che l’aborto di una minorenne sia una faccenda alla quale nessuno deve partecipare – tranne, ‘ovviamente’, le sirene abortiste che strillano supposti diritti – offre una misura del percorso rivoluzionario. Nell’opera di eliminazione delle strutture protettive della persona umana, nulla è più vitale del rapporto tra genitori e figli, quel dialogo che, reso fisiologicamente difficoltoso quando l’adolescenza scardina le certezze identitarie dell’infanzia, custodisce il passaggio e la consegna di amore, di significato della vita, di fede e di cultura, di ascolto di nuove istanze e di equilibrio nel giudizio sul reale: in una parola, di una tradizione. Che, per essere autentica, passa attraverso un racconto e un ascolto, una bidirezionale disponibilità basata sulla fiducia e sulla verità. Da qui la necessità rivoluzionaria di minarne in ogni modo lo sviluppo e di porre ostacoli, facendo leva – come ab initio – sulla parola performativa di tutte le rivolte: libertà. Ogni ragazzina deve essere ‘libera’, senza scomodi difensori. Così sarà definitivamente prigioniera del ‘progresso’. Quello che, ormai, consente di ‘avere’ figli anche senza il necessario.

Eppure, misericordiosamente, ecco nello stesso giorno arrivare un’altra notizia: forse si riesce a vietare l’utero in affitto, anche per chi lo cerca all’estero. Con il disegno di legge a firma di Giorgia Meloni, si apre una speranza che almeno la mistificata “gravidanza solidale” si possa per legge chiamare con il suo nome: reato universale. Ovvero, che prestare il proprio utero per gestire la gestazione altrui, ovunque si corra per realizzarla, sia considerato illegale. Sembra piuttosto farisaico, oggi, sostenere che non ci sia bisogno di un tale provvedimento legislativo, dal momento che in Italia la pratica sarebbe vietata dalla legge 40/04, ma di fatto i tribunali sono da tempo alle prese con processi per il riconoscimento di bimbi concepiti in tal modo. L’ennesima beffa a danno di una legge abilmente manipolata.

Per convincere che sia anche una barbarie, contraria alla dignità del nascituro e della donna, occasione spesso di sopruso e di sfruttamento, ci vorrà – letteralmente – del bello e del buono, ma intanto si può iniziare con una legge; la quale non sarà una panacea, ma almeno solleverà il problema. Sarà davvero necessario mostrare il bello della gravidanza, come meraviglioso accudimento biologico di una nuova vita e presa in carico di un rapporto, quello tra madre e figlio, assolutamente unico e insostituibile, non surrogabile.

Poi bisognerà mostrare la bontà, oltre il bonton legale, di un divieto: proteggere ciò che è delicato e fragile resta un dovere anche quando richiede di vincere le scorciatoie e gli interessi personali, anche quando impedisce di accontentare un desiderio, pur legittimo in sé, ma non perseguibile a qualunque costo.

Il bello è visibile agli occhi, il buono (ovvero il giusto) alla ragione.

Non c’è legame tra le due notizie, ma c’è – eccome – nella logica che sottostà ad entrambe le pretese: disporre a piacimento – rifiutando o pretendendo – la genitorialità, così che essa diventi un’opzione sciolta da qualsiasi legame di responsabilità, di impegno, di consequenzialità degli atti che si sceglie di compiere. Ma, così, non si trattano nemmeno le cose, men che meno i nascituri.

Martedì, 26 aprile 2022

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Click to share on Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:In evidenza, Temi etici

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi