Plinio Corrêa de Oliveira, Cristianità n. 3 (1974)
Traduzione degli articoli Peron com a foice e a martelo e Peron na trilha de Salvador Allende, comparsi sulla Folha de S. Paolo, rispettivamente il 4-11-1973 e l’11-11-1973. Il titolo comune è redazionale.
Un mito della falsa destra
PERON CON LA FALCE E IL MARTELLO
Quando si scriverà la storia di questa non limpida e confusa fine di secolo, una visione retrospettiva porrà in evidenza una velata e sottile manovra comunista, che – per quanto sappia io – sta sfuggendo, fino a questo momento, agli osservatori della politica mondiale.
Per capire tale manovra è necessario avere presente la reale funzione del terrorismo nel quadro generale della strategia comunista.
Nei paesi in cui il proselitismo del PC, per anni, non conquista un numero considerevole di adepti, come far progredire la rivoluzione sociale? In tesi, se il numero dei comunisti non aumenta, la vittoria del comunismo può derivare soltanto dall’indebolimento degli ostacoli che si oppongono a esso. Se una determinata massa di acqua non arriva a superare un’alta barriera, è necessario abbassare la barriera a un livello inferiore a quello dell’acqua.
Il processo di demolizione delle attuali strutture si svolge in varie fasi.
Per debilitare l’avversario, i comunisti – in una prima tappa – si dividono in due. Sul piano strettamente ideologico e politico, rimane il PC (legale o clandestino), a svolgere, come può, la sua opera di proselitismo. Ma una parte di comunisti, insofferenti della marcia lenta del partito, rompe con esso e dà inizio al Terrore. Per evitare che il pubblico si renda conto del carattere artificiale di questa scissione, di quando in quando, le due parti si insultano abbondantemente.
Il processo entra, allora, nella seconda fase. Mentre il PC resta nella penombra, il terrorismo – svolto generalmente soltanto da un manipolo di agitatori – si pone al centro della scena politica, assaltando, derubando, distruggendo, sequestrando, torturando e uccidendo quanto può.
Questo genere di azione, inusitato e aggressivo, incute il panico nella classe borghese. E dà ai “rospi” (1), al clero di sinistra e ai democristiani la possibilità di inculcare nella borghesia la supposta necessità delle famose “riforme di base”, come il mezzo migliore per placare il terrorismo. Con questa prospettiva concordano gradualmente, nelle file della maggioranza anticomunista, tutte le persone di vista corta per le quali la formula “cedere per non perdere” è il massimo della sapienza. Si è preparato l’ambiente per la demolizione della classe dei proprietari.
Il processo entra così nella sua terza fase.
Infatti, dopo che il terrorismo ha svolto ampiamente la sua azione psicologica sui timidi borghesi, si fa andare al potere (preferibilmente attraverso elezioni) un governo che operi con energia lo smantellamento del movimento terrorista. Tutta la popolazione comincia a respirare sollevata. E apre un illimitato credito di fiducia al governo, nel quale crede di vedere la difesa ideale contro il comunismo.
Fondandosi su questa fiducia generale, i governanti – brandendo sempre la prospettiva del Terrore – cominciano allora ad assumere atteggiamenti che valgono loro il plauso categorico, anche se discreto, del PC (che, come abbiamo visto, era rimasto nell’ombra). A esso si dà la libertà politica perduta. Alcuni suoi esponenti assumono importanti cariche amministrative o anche politiche. Fanno la loro comparsa, di quando in quando, dichiarazioni governative di simpatia verso questo o quell’aspetto del socialismo e persino del comunismo. E, contemporaneamente, incomincia l’alluvione di leggi che istituzionalizzano l’intrusione dello Stato nel settore economico privato, ed estinguono gradatamente la proprietà individuale.
Senza dubbio i giornali continuano a vantare l’azione antiterroristica del governo. E i proprietari, un poco fiduciosi, un poco storditi e un poco messi con le spalle al muro, cedono. Il governo “anticomunista” avrà abbassato la barriera a un livello che il PC può superare.
* * *
Descrivo questo processo con gli occhi rivolti all’Argentina, dove esso si sta svolgendo con una chiarezza impressionante, anche se con un ordine cronologico un poco particolare.
Nel paese il PC non ha mai ottenuto progressi elettorali importanti. Quindi è esploso il Terrore. Subito entra in scena Peron, che fa la parte del grande protettore delle classi conservatrici, spaventate. Allora il vecchio capo si mette a distruggere le organizzazioni terroristiche. La destra e il centro applaudono enfaticamente. Nel frattempo, però, Peron non dimentica di rivolgere sguardi dolci e parole soavi verso il PC. E l’alluvione delle leggi statalistiche e confiscatorie si distende sul paese. Tuttavia i giornali continuano a proclamare Peron anticomunista per eccellenza.
A titolo di esempio, pubblico adesso alcune dichiarazioni del vecchio capo a favore del comunismo. Nel prossimo articolo, è mia intenzione scrivere sulle leggi o progetti di legge confiscatorie e dirigiste ispirate dai peronismo.
Tutta questa politica è ancora in nuce nelle seguenti discrete dichiarazioni di Peron:
“Noi [peronisti] costituiamo un movimento di sinistra. Ma […] anzitutto una sinistra giustizialista; non una sinistra comunista e neppure anarchica […] “. “Siamo rivoluzionari perché avanziamo verso riforme strutturali che rendano più felici gli argentini […]” (2).
Ma, rivolgendosi poco dopo alle donne peroniste, questo “sinistro non comunista” scopre il gioco. Parlando della Cina rossa proclama:
“Vi è un esempio evidente e vivo: la Cina. Era un paese in cui ogni anno morivano di fame da dodici a quindici milioni di abitanti perché la produzione alimentare, in rapporto al consumo, non bastava per tutti. La saggezza del sistema instaurato nella Repubblica Democratica Cinese ha dato spazio alla donna, e oggi essa produce come l’uomo. Questo paese, dove annualmente moriva di fame una notevole parte della popolazione, non solo soddisfa le sue necessità, ma è riuscito a svilupparsi in tutti i settori, e oggigiorno si prende il lusso di esportare cibo” (3).
In consonanza con queste parole, il ministro del Benessere Sociale, Lopez Rega, ha annunciato che vi sarà uno “scambio di visite di bambini” tra l’Argentina e la Cina comunista, e ha elogiato il “funzionamento in tale paese delle gendarmerie infantili, che i bambini argentini potranno conoscere quando cominceranno i viaggi” (4). Bambini-gendarmi: cosa c’è di più caratteristico del totalitarismo poliziesco?
Anche poco tempo dopo, Peron manifesta un evoluzionismo storico di sapore tutto marxista:
L’uomo interviene soltanto sussidiariamente nella evoluzione [storica]. L’evoluzione è opera del determinismo e talora del fatalismo storico […]. Così, siamo stati feudali, demoliberali, oggi socialisti: perché il mondo va indubbiamente in questa direzione, e non sappiamo che cosa saremo nella tappa universalista, forse più vicina di quanto noi tutti immaginiamo” (5).
In questa linea di pensiero, è chiaro che la tappa posteriore al socialismo è il comunismo …
A tutto questo si aggiunge un gesto inspiegabile e persino scandaloso per un paese in evidente crisi economica: l’Argentina si è impegnata a prestare a Cuba fino a un miliardo di dollari, a duecento milioni all’anno!
Il Partito Comunista argentino sapeva bene che cosa poteva aspettarsi dall’antiterrorista Peron. Ha tenuto un congresso del quale è stato nominato presidente onorario Leonid Breznev. Vi hanno partecipato delegati del Soviet Supremo russo. Alla fine del congresso, il Partito Comunista argentino ha deciso di appoggiare la candidatura di Peron, perché “grandi masse del peronismo stanno facendo una ampia svolta a sinistra” e perché devono essere sottolineate tutte le concordanze esistenti tra il peronismo e il comunismo (6).
In un discorso, il segretario del PC aveva elogiato le leggi riformiste presentate dal governo al parlamento, la restituzione della libertà al PC, la promessa di abolizione delle discriminazioni ideologiche, il riconoscimento dei governi di Cuba, del Vietnam del Nord, della Corea del Nord, come pure della Repubblica Democratica Tedesca (7).
I delegati del PC russo fecero visita a Peron. Rimasero con lui un’ora. E a sua volta la Russia dichiarò che avrebbe appoggiato i “paesi di democrazia popolare, tra i quali, a suo giudizio, si sarebbe trovata l’Argentina” (8).
Così, mentre con il martello Peron demolisce il Terrore, con la falce raccoglie i vantaggi politici che gli offrono il PC e la Russia …
PERON SULLE ORME DI SALVADOR ALLENDE
Concludo oggi le mie considerazioni a proposito della ispirazione chiaramente di estrema sinistra che sta rivelando il governo di Peron.
José Ber Gelbard, ministro dell’Economia dell’effimero governo Cámpora, ha presentato al parlamento venti progetti di legge, buona parte dei quali sono già stati approvati, e altri sono in attesa di essere approvati dal parlamento stesso. Ciascuno di questi progetti è più di sinistra dell’altro. La loro applicazione, fatta insieme, metterà l’Argentina in una situazione molto simile a quella del Cile di Allende. Ben inteso, con il seguito di crisi economiche che la socializzazione porta con sé, in Cile come in ogni altro paese.
Per mancanza di spazio, non commento questi progetti. D’altra parte, parlano da soli a chiunque conosca un poco la materia su cui vertono.
Mi limito, quindi, a fare una rassegna molto sommaria di diversi tra essi.
La solidarietà del governo Peron con questa legislazione di malaugurio, già approvata o in via di approvazione, creatrice di ingiustizie e di miseria, si manifesta attraverso due fatti inoppugnabili. José Ber Gelbard continua a essere ministro anche con Peron. E, parlando al parlamento argentino il 30 agosto scorso, il vecchio capo ha esortato i suoi componenti ad approvare il più rapidamente possibile tutte le leggi presentate dal governo durante il periodo presidenziale di Cámpora.
Legge sulla nazionalizzazione dei depositi bancari. È stata approvata dal parlamento il 1º agosto scorso ed è già stata regolamentata dal Banco Central. In questo modo le banche private sono diventate semplici agenti della banca ufficiale e ricevono una provvigione per i servizi che svolgono. Possono soltanto fare prestiti a chi, e nel modo in cui il Banco Central le autorizzi. Le operazioni speciali sono soggette, in ogni caso, alla consultazione del Banco Central.
Legge sull’imposta di rendita potenziale della terra. Il parlamento l’ha approvata l’11 settembre scorso. Istituisce un catasto di tutti gli immobili rurali, nel quale dovrà essere indicato il valore di ciascuno. Ogni proprietario dovrà presentare una dichiarazione giurata circa il valore della sua proprietà. Se dichiarerà un valore inferiore al reale si esporrà a un esproprio. Se, al contrario, dichiarerà un valore troppo alto, sarà rovinato da una imposta annuale che giunge fino al 4% del valore della terra. In Argentina la rendita normale di una proprietà agricola non è molto superiore. Così, se vi è un errore qualsiasi nella dichiarazione, il proprietario sarà rovinato con estrema facilità.
Proroga degli affitti urbani. Sono sospesi gli sfratti dei locatari di immobili urbani. Così il proprietario urbano si trova assolutamente disarmato di fronte all’inquilino.
Proroga delle esecuzioni ipotecarie. È stato approvato dal Senato un progetto di legge che sospende fino al 31 luglio 1974 gli atti esecutivi di ipoteche, anche di quelle che derivino da una sentenza già passata in giudicato.
Censimento della proprietà urbana. Il giorno 23 agosto è stato convertito in legge un progetto che ordina al governo di iniziare entro 90 giorni e di terminare entro 180 un censimento delle proprietà urbane, dal quale constino il numero di inquilini per unità abitazionale; l’età e lo stato civile di ciascuno; la data di costruzione dell’edificio; il numero di servizi disponibili, ecc.
Allo stesso modo saranno censite le residenze disabitate, chiarendo se sono o no in vendita.
Si capisce facilmente che questo censimento prepara la ridistribuzione coatta delle abitazioni, secondo il più genuino stile comunista.
Legge sul monopolio del commercio della carne. La Camera dei deputati ha approvato il progetto di riforma dello statuto della Junta Nacional de Carnes, mediante il quale lo Stato è autorizzato ad avocare a sé il monopolio del commercio della carne, e a nominare commissari governativi nelle cooperative di macellai. Manca ora l’approvazione del Senato. Con il decreto n. 597/73 del 20 agosto scorso il governo ha fatto cessare l’attività della tradizionale corporazione dei matarifes, cioè dei piccoli magazzini frigoriferi e mattatoi che servivano per l’approvvigionamento dei macellai di Buenos Aires e della Grande Buenos Aires. Questi piccoli magazzini frigoriferi sono stati sostituiti dai grandi magazzini frigoriferi e da due enti statali, FERCAM e CIFEN. Contemporaneamente, il 21 agosto, il governo ha decretato la nomina di un commissario governativo all’Associazione dei Produttori di Carne (CAP), proprietaria di diversi magazzini frigoriferi, che forniscono carne per il consumo interno e anche per l’esportazione. La CAP appartiene ai produttori del settore agricolo e dell’allevamento.
Queste misure, aggiunte alla fissazione dei prezzi massimi, già in vigore per le vendite di bestiame, conferiscono allo Stato un crescente monopolio del commercio della carne.
Fallimento del gruppo DELTEC. La Corte Suprema ha confermato la sentenza di un giudice di sinistra che decretava il fallimento del magazzino frigorifero Swift. Inoltre, ha esteso il fallimento ad altre compagnie appartenenti al gruppo internazionale DELTEC. Tra queste imprese si trovano la Provita S.A., il complesso Avicola Ibri S.A. e altre. Il 5 settembre il governo ha deciso di nominare un commissario in tutte queste imprese e di metterle nell’”area sociale”, – per usare la terminologia utilizzata da Unidad Popular in Cile. Tali aziende non erano però, in condizioni tali da esigere il fallimento.
Monopolio del commercio dei cereali. Il 25 agosto il Senato ha dato la sua approvazione a un progetto di legge che autorizza lo Stato a monopolizzare tutto il commercio dei cereali. Se la legge sarà approvata anche dalla Camera, soltanto lo Stato potrà comprare cereali, immagazzinarli, venderli o esportarli, Nessuna azienda privata, nazionale o straniera, potrà svolgere tale commercio. Potranno essere autorizzate soltanto delle cooperative.
Ente Nazionale Aziende. È stato approvato dal Senato anche il progetto di legge relativo all’Ente Nazionale Aziende. Questo ente sarà destinato ad amministrare tutte le aziende che appartengono o verranno ad appartenere allo Stato, funzione analoga a quella che ebbe la CORFO nel Cile di Allende. Si tratta di uno strumento necessario per manovrare l’ampia gamma di aziende trasferite dall’”area sociale”, come ad esempio la Swift.
Altri progetti di legge presentati dal governo, in attesa di essere approvati dal parlamento:
– Legge sulle terre non lavorate. Autorizza lo Stato a dare terre private in affitto coattivo. Il prezzo dell’affitto è fissato dallo Stato e può valere anche per vent’anni.
– Legge di istituzione della Confederazione della piccola industria. Permette di centralizzare e controllare le piccole industrie, e di provocare la fusione di aziende, quando siano state giudicate superflue, o in ragione di una migliore conduzione. Favorirà la cogestione e la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese.
– Legge sulle imprese straniere. Stabilisce un regime grandemente ristretto per le imprese straniere e ne dispone, a lungo termine, la graduale statalizzazione.
Il lettore immagini un povero paese sottoposto simultaneamente alla pressione e alla distorsione di tutte queste leggi ferree: la fine sarà una catastrofe come quella del Cile …
PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA
Note:
(1) Con un uso simile a quello che fa indicare come “falchi” i sostenitori della maniera forte e come “colombe” i partigiani della pace a ogni costo e della resa, l’Autore chiama “rospi” un certo tipo di borghesi non comunisti, danarosi e con una buona posizione sociale che si presentano come progressisti o democristiani e sono entusiasti della “apertura sinistra”. I “rospi” sognano un mondo nel quale viga la democrazia politica liberale insieme a un ferreo dirigismo e interventismo statale in campo economico-sociale, e auspicano ogni genere di concessioni al comunismo. Si agitano ed emettono suoni sgraziati solo quando qualcuno ricorda loro i doveri di stato o di categoria, disturbandoli nel pantano nel quale sono beatamente immersi (N. d. R.).
(2) La Nación, 3-8-1973.
(3) Ibidem, 28-8-1973.
(4) La Prensa, 8-8-1973.
(5) La Nación, 1-9-1973.
(6) Cfr. La Nación, 24-8-1973.
(7) Ibidem, 21-8-1973.
(8) Ibidem, 29-8-1973.