La maldicenza corre sul web, richiesta la condanna della politica che sparò alla Madonna, la famiglia prima del successo
di Luca Bucca
– Si è da poco sopita l’ilarità mondiale per la coppia di amanti “beccati” al concerto dei Coldplay che subito tiene banco in Italia la diffusione di audio intimi dell’attore Raoul Bova. Sono solo due esempi recenti della versione, amplificata dai social network, del pettegolezzo, del peccato di maldicenza contro l’ottavo comandamento, che colpisce personaggi famosi come anche sconosciuti, con conseguenze spesso drammatiche, cui presta il fianco, in molti casi, la voglia di apparire delle stesse vittime, sulle quali si avventano, magari anche ipocritamente, in tanti. Viene in mente la penitenza inflitta in confessione da san Filippo Neri a una donna particolarmente pettegola: spennare un pollo spargendo le piume per le vie di Roma. Quando la penitente, adempiuto il tutto, tornò dal confessore, si sentì chiedere di raccogliere nuovamente tutte le piume. Ovviamente obiettò che era impossibile e san Filippo ribatté che era lo stesso per le maldicenze. Ancora più difficile è rimediare a quanto si sparge sul web per leggerezza o deliberata cattiveria.
– A settembre dello scorso anno Sanija Ameti, musulmana, co-presidente di Operation Libero e all’epoca dei fatti membro del direttivo dei Verdi Liberali Svizzeri, pubblicò sui social immagini che la ritraevano mentre sparava con una pistola contro un’effigie della Madonna con Gesù Bambino. Il gesto fu subito stigmatizzato ed ebbe per la protagonista conseguenze politiche e lavorative. Pochi giorni fa la procura di Zurigo ha chiesto la sua condanna a una pena pecuniaria per l’atto lesivo della libertà religiosa. Al di là degli aspetti giuridici, il gesto, condannato anche dalla Conferenza Episcopale Svizzera, trovò pure l’offerta di perdono da parte del vescovo di Coira, gesto rispetto al quale la Ameti avrebbe successivamente esternato riconoscenza. Sperando non si trattasse di semplici frasi di circostanza, ma dell’inizio di un sincero ravvedimento.
– Dopo che il golfista Scottie Scheffler ha vinto l’ultimo British Open, disputato dal 17 al 20 luglio, una noto marchio di abbigliamento ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria con l’immagine dello sportivo sul green con il figlio e il messaggio: «Hai già vinto». Accanto una seconda immagine, durante un putt, accompagnata dalla frase: «Ma un altro importante torneo non fa mai male». L’idea è nata da quanto dichiarato proprio da Scheffler nella conferenza stampa prima della competizione: «Sono fortunato a poter venire qui e giocare a golf. Ma se il golf dovesse mai influenzare la mia vita familiare o il rapporto che ho con mia moglie o con mio figlio, quello sarebbe l’ultimo giorno in cui giocherò. Preferisco di gran lunga essere un bravo padre che un bravo golfista». Bello e significativo lo spot, ma soprattutto il pensiero e il modello di marito e padre offerto dal campione.
Mercoledì 30 luglio 2025
