La provocazione di un sindacato di polizia, le prevaricazioni degli studenti islamici in Germania, gli USA che lasciano il Ciad
di Luca Bucca
– Dopo gli scontri tra manifestanti e polizia verificatisi in varie città italiane nelle ultime settimane e le successive accuse mosse contro le forze dell’ordine da parte di ambienti organici o contigui ai manifestanti, la Federazione Sindacale di Polizia il 24 aprile ha diffuso un comunicato con il quale chiede che gli agenti siano privati «di sfollagente, scudi, caschi e protezioni, nonché di qualsiasi arma individuale al seguito, purchè ogni singolo operatore sia tutelato nella massima espressione legislativa con norme severe e certe per chi lo aggredisca». Si tratta evidentemente di una provocazione, ma la questione è seria e non va sottovalutata. Per un approccio corretto al tema si legga il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2265: «La difesa del bene comune esige che si ponga l’ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell’autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità».
– Il giornale tedesco Bild ha riportato pochi giorni fa la notizia secondo la quale in Germania gli studenti musulmani ghettizzano i compagni non musulmani e assumono nei loro confronti comportamenti prevaricatori, fino ad indurre un numero sempre più significativo di non islamici a prendere in considerazione l’idea di convertirsi all’Islam per evitare di continuare a subire questi abusi. Se questi sono i frutti dell’integrazione, qualcosa evidentemente non sta andando per il verso giusto.
– Continua la “ritirata” degli Stati Uniti dall’Africa. Dopo avere lasciato il Niger, qualche settimana fa, in questi giorni è stato annunciato che i militari statunitensi, su richiesta del governo locale, andranno via anche dal Ciad, dove erano impegnati nell’addestramento delle unità combattenti contro il gruppo jihadista Boko Haram. Come già accaduto altrove, anche in questo Stato africano diminuisce la presenza occidentale (rimangono adesso circa 1500 soldati francesi) e aumenta l’influenza della Russia (con la quale il governo ciadiano negli ultimi mesi ha instaurato relazioni sempre più strette).
Mercoledì, 1 maggio 2024