• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Santità
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Dalla stampa / Mastrocola: “Il patriarcato? Si rischia il femminismo-marketing”

Mastrocola: “Il patriarcato? Si rischia il femminismo-marketing”

1 Dicembre 2024 - Autore: Alleanza Cattolica

Il Foglio - testata

Di Ginevra Leganza da Il Foglio del 28/11/2024

Roma. “Discutere l’esistenza del patriarcato si può. A volte si deve. E poi sa cosa penso?”. Cosa? “Penso che negare il patriarcato sia una cosa un po’ diversa dal negare la Shoah. Anzi, è molto diverso, a dispetto di chi reagisce come se i termini di paragone fossero equivalenti”. Parallelo imprudente, questo della scrittrice torinese Paola Mastrocola, eppure efficace. “La verità è che dietro questo mantra – dice Mastrocola al Foglio – cioè dietro il patriarcato, non ci sono padri violenti. Ma solo superficialità. Banalità. Indifferenza per i significati delle parole”. Parole che si ripetono. “Che si ripetono e che si scrivono. Perché il guaio, oltre alle giovani in piazza, sono gli intellettuali gregari. I maschi, ridicoli, che fanno professione di virtù astratta”.Ed ecco. Secondo la scrittrice si scrive “femminismo”. Ma, poi, alla prova dei fatti, si legge “conformismo”. Romanziera Einaudi, saggista per La Nave di Teseo ed ex professoressa di lettere nei licei torinesi, Paola Mastrocola spiega che il patriarcato, semmai, èstrutturale “altrove”. Ma di preciso, dove? “Direi che pertiene macroscopicamente all’Islam. Ossia alla forza che, come nei romanzi di Houellebecq, preme l’Europa dall’interno. Ma si sa che per le donne islamiche residenti in Italia non si scende in piazza”. A proposito di religioni, culture, etnie, la giornalista Rai Sara Mariani, intervistando lunedì scorso Gino Cecchettin, diceva che tocca lottare, piuttosto, acciocché di “maschi-bianchi” non ce ne siano più. “Quindi dovremmo migrare noi”, ironizza Mastrocola, e poi chiosa: “Siamo alle soglie di un autogenocidio: ci vergogniamo della cristianità, della mascolinità, dell’eterosessualità. Di tutto questo la gaffe di Sara Mariani è solo un effetto”.Maschio-bianco a parte, davvero tutte le proteste non hanno ragion d’essere? “Ce l’hanno. Hanno senso se penso ai problemi che ancor oggi scontano le donne, legati soprattutto alla maternità. Detto questo, però, il 25 Novembre è una brutta giornata”. Addirittura. “E’ un amalgama di antifascismo e pacifismo. E’una protesta multitasking che, affermando la lotta al patriarcato, nega qualsiasi espressione individuale della donna. Ridotta a vittima”. Che non è. “Non esiste la violenza maschile di massa. Mi stupisco sempre di una cosa…”. Di cosa si stupisce? “Mi stupisco delle donne che, dotate di cospicua bellezza, se ne servono per ambizione professionale. Di queste ragazze il femminismo non parla. Eppure non mi paiono vittime. Né nobili”. Non paiono vittime ma forse neppure carnefici. Forse se ne servono, dell’avvenenza, per innocente ricerca di attenzioni. O magari, come si dice, per istinto a conservare la specie. Non trova? “Questo è vero. La negazione della biologia è un altro grande tema. Anche se io non ho mai pensato di ‘essere prima di tutto una donna’. Prima di tutto sono una persona”. Un’altra sfumatura del femminismo, oggi, è una certa vocazione ultrà. Laura Boldrini, da sinistra, “fa rumore” alla Camera dei deputati, fintanto che la premier Giorgia Meloni, da destra, concede un’intervista sul tema a Donna Moderna. Sentendosi forse pungolata dalle chiavi agitate in piazza. “Che dire? È il femminismo formato derby”. Femminismo formato derby, in politica. Mentre nel mondo culturale siamo quasi nell’ambito del marketing. La scrittrice Chiara Valerio ha dedicato “Più libri più liberi”– fiera della media e piccola editoria a Roma – a Giulia Cecchettin. Una vittima che quasi-quasi diventa brand. “L’unico scopo della letteratura è agire in libertà. Senza piegarsi a scopi moralistici come accade nell’ambito di questi festival”. A tal proposito, decine di attori, registi, cantanti – da Paola Cortellesi ad Amadeus – hanno spiegato su Instagram l’importanza del consenso. Un tema che a cadenza variabile si pensa d’insegnare a scuola. “Non me ne parli.”. Perché? “Perché da docente lo trovo ridicolo. Non si educa il maschio al rispetto della femmina insegnando l’accoppiamento ammodo”. E come si educa (se si educa)? “L’educazione è sempre indiretta. Confido nella lettura di Leopardi o di Goethe più che nell’ora di educazione sessuale”.

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:Dalla stampa

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi