Un nuovo report sulla persecuzione in Nicaragua, una nota dell’Associazione Internazionale Esorcisti, la provocazione di un neonazista, il pellegrinaggio LGBT a Roma
di Luca Bucca
– L’avvocato nicaraguense Martha Patricia Molina Montenegro, esule negli Stati Uniti, ha recentemente pubblicato il settimo rapporto, aggiornato a luglio 2025, sulla persecuzione della Chiesa cattolica in Nicaragua sotto il regime di Daniel Ortega. Dall’aprile 2018 si sono verificate 1.010 aggressioni e sono state vietate 16.500 processioni, gli arresti e la scomparsa di sacerdoti sono una costante, le comunità parrocchiali sono tenute sotto stretta sorveglianza, le proprietà ecclesiali confiscate, i conti bancari congelati, i mass media censurati, l’attività di scuole e congregazioni può essere svolta solo secondo le indicazioni imposte dallo stato. Si tratta di un vero e proprio martirio, che la Chiesa sta attraversando nel silenzio e nell’indifferenza di troppi.
– La notizia degli esorcismi a pagamento, con cifre anche piuttosto elevate, gira sul web già dal 2017 e periodicamente viene ripresa dai media, facendo scientemente confusione tra pratiche pseudo-religiose e ministero cattolico. Per fare chiarezza è intervenuta con una nota dell’1 settembre l’Associazione Internazionale Esorcisti, precisando che i sacerdoti cattolici, autorizzati dai rispettivi vescovi a norma del Codice di Diritto Canonico a svolgere questo servizio, lo fanno sempre gratuitamente. La nota, al di là della specifica questione, è utile per rammentare che il diavolo esiste e agisce, ordinariamente attraverso le tentazioni, delle quali tutti facciamo esperienza, in alcuni casi attraverso fenomeni straordinari, come appunto la possessione. Non bisogna dunque cadere nell’errore di non tenere in considerazione questa realtà o addirittura negarla, ma bisogna operare un opportuno discernimento, con l’aiuto di sacerdoti e senza cadere nelle trappole di santoni e millantatori. Occorre quindi affrontare con fede l’azione del demonio, ordinaria o straordinaria che sia.
– A fine agosto il neonazista tedesco Sven Liebich, condannato per reati d’odio, avrebbe dovuto iniziare la propria detenzione, ma ha fatto perdere le proprie tracce, non prima di avere mandato in tilt l’ideologia gender. Infatti, sfruttando una legge entrata in vigore in Germania nel novembre 2024, secondo la quale è possibile cambiare l’indicazione di genere e il nome sui documenti attraverso una semplice autocertificazione, si è dichiarato donna, oltre che ebreo, cambiando anche il proprio nome in Marla-Svenja e ottenendo di scontare la pena in un carcere femminile. Si tratta con molta probabilità dell’ultima provocazione di un personaggio a dir poco controverso, ma mette in evidenza che, quando l’ideologia nega la realtà, presto o tardi si finisce all’interno di paradossi che, se non si trattasse di questioni decisamente serie, sarebbero davvero comici.
– Sabato scorso si è tenuto a Roma il pellegrinaggio giubilare organizzato dall’Associazione La Tenda di Gionata e altre associazioni non meglio specificate. L’associazione promotrice cerca di fatto di coniugare omosessualità e cristianesimo (con tesi a dire il vero, e il meno, spesso ambigue) e l’evento è stato veicolato mediaticamente, per superficialità o malizia non è dato sapersi, come il “giubileo LGBT”. Ovviamente non si tratta di un evento organizzato dal Vaticano, ma semplicemente, appunto, di un pellegrinaggio, come tanti se ne sono tenuti e se ne terranno durante l’Anno Santo in corso. Curiosamente a sminuire la portata dell’appuntamento, lamentando anzi poca “apertura” da parte della Chiesa, è stato il sito gay.it, uno dei portali online più importanti della realtà LGBT. Ad ogni modo, indipendentemente da ogni polemica pro e contro che l’iniziativa ha suscitato, resta il fatto che tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, siamo invitati in questo particolare anno di grazia alla conversione e ad accogliere la misericordia di Dio che ci viene offerta. Per il resto, onde evitare inutili confusioni, ricordiamo il puntuale insegnamento della Chiesa sull’argomento: «L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati. Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione. Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2357-2359).
Mercoledì 10 settembre 2025
