Sono circa 70mila i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina che vivono in Italia e appartengono all’Esarcato apostolico d’Italia, eretto nel 2019 da Papa Francesco.
Poco conosciuta è la loro storia di cristiani orientali di rito bizantino in comunione con il Vescovo di Roma. È la storia di una Chiesa che in seguito allo scisma del 1054 – che segnò la divisione fra le Chiese orientali e Roma – dopo diversi tentativi mai andati in porto di ripristinare l’unità con Roma, decise autonomamente, in Ucraina e in particolare nella Galizia, la parte ucraina più occidentale attorno alla città di Leopoli, di ritornare alla comunione con la sede di Pietro, mantenendo il rito orientale e le caratteristiche principali della Chiesa bizantina. Fu un atto coraggioso, avvenuto con l’Unione di Brest nel 1595 e confermato fino ai nostri giorni.
Il Metropolita più conosciuto in Occidente di questa Chiesa è stato senz’altro il cardinale Josyp Slipyj (1892-1984), soprattutto grazie alla sua eroica testimonianza di fede e di resistenza di fronte alla persecuzione dell’Unione Sovietica.
Il Metropolita di cui narra la vita questo libro è invece il predecessore di Slipyj, Andrea Szeptckyj. Il libro racconta la sua vita alla luce del processo canonico per il riconoscimento della santità, sboccatosi finalmente nel 2015 con la proclamazione dell’eroicità delle virtù, così che l’arcivescovo può essere pregato come Venerabile. Di famiglia cattolica di rito latino, nato in Galizia, l’attuale Ucraina occidentale, risponde alla vocazione che lo chiama fra i monaci che seguono la Regola di san Basilio e approda così alla Chiesa greco-cattolica, di cui diventerà il Pastore per 45 anni, dal 1899 al 1945. La sua è stata una vita esemplare dal punto di vista delle virtù cristiane, sia quelle teologali che quelle cardinali, che il libro descrive in modo preciso e circostanziato. È stata ancora di più una vita esemplare per le sofferenze che ha dovuto patire a causa delle diverse ideologie che si sono alternate al potere nel territorio della sua Chiesa. Il primo grande problema politico che deve affrontare è rappresentato dal nazionalismo polacco all’indomani della fine della Prima Guerra mondiale, quando la disgregazione dell’impero asburgico segna l’inizio di conflitti locali fra popolazioni diverse. Poi, nell’avvicinarsi della Seconda guerra mondiale, il Metropolita dovrà affrontare le due ideologie che sfideranno il liberalismo per la conquista del potere nel XX secolo, il socialcomunismo e il nazionalsocialismo, prima alleati fra il 1939 e il 1941 nel Patto Molotov-Ribbentrop, poi nemici mortali dopo l’invasione tedesca della Russia. Il capo della Chiesa greco-cattolica dovrà mantenere salda la sua Chiesa di fronte ai due regimi che si alterneranno, quello filonazista e quello esplicitamente comunista, entrambi profondamente ostili al cristianesimo e alla Chiesa greco-cattolica in particolare. Non sarà facile, anche per l’ostilità di diversi ecclesiastici polacchi per ragioni legate al nazionalismo, ma svolgerà egregiamente il suo compito pastorale fino alla morte del 1944. L’iter per il riconoscimento della santità, dopo tanti ostacoli e traversie, sembra avere superato le difficoltà nel 2015 e così avviarsi verso il compimento. Si attendono i miracoli per beatificazione e canonizzazione.
Un testo ricavato dalla Positio per l’iter relativo al riconoscimento della santità, scientifico ma leggibile da chiunque sia interessato a conoscere la vita del Servo di Dio e anche le radici culturali ucraine e quindi alcune delle motivazioni alla base dell’attuale conflitto russo-ucraino.
Categoria: Saggio
Autore: Augustyn Babiak, presentazione di Giovanni Codevilla
Pagine: 384 pp
Prezzo: € 35,00
Anno: 2023
Editore: Il pozzo di Giacobbe – Trapani
ISBN: 9788892870376