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Per quale Europa?

27 Maggio 2024 - Autore: Marco Invernizzi

Unione Europea

Vale la pena andare a votare? E per chi? Ma soprattutto per quale ideale d’Europa?

di Marco Invernizzi

Si avvicinano le elezioni europee e quindi il tempo di decidere per chi votare in Europa. Le elezioni oggi non appassionano più come una volta, quando le ideologie infervoravano gli animi, ma capita ancora qualcuno che chiede un consiglio sul partito da votare e sulle preferenze da indicare. Questo vale a livello personale, ma vale anche per Alleanza Cattolica.

E allora vale la pena proporre una riflessione, a chi avesse un po’ di tempo e di voglia per ascoltare, perché la prima cosa da comunicare è che cosa si intende per Europa e quale sia attualmente la sua condizione. Cioè, qual è l’identità dell’Europa e come sta in salute l’Europa di oggi?

L’Europa è la sua cultura. Come tale essa è andata ben oltre i suoi confini naturali. Il fondatore di Alleanza Cattolica Giovanni Cantoni parlava di Magna Europa, cioè dell’Europa fuori dell’Europa, con le Americhe, l’Australia e l’Oceania, in un libro importante appunto intitolato Magna Europa. L’Europa fuori dall’Europa (D’Ettoris, 2006).

Ma chi conosce oggi la cultura europea? E chi conoscendola la ama ed è disposto a difenderla da chi la vuole annientare o sostituire?

Qui troviamo un primo problema. L’Europa è andata smarrita nei cuori degli europei ed è da qui che bisogna cominciare per ricostruirla. Questo è il senso della nuova evangelizzazione degli antichi paesi di cristianità che il Magistero della Chiesa propone da decenni almeno dal pontificato di Pio XII. Il problema prima delle banche, dell’euro, dei rapporti fra le istituzioni sono gli ideali.

Tuttavia, l’8 e il 9 giugno si dovrà andare a votare e sarebbe sbagliato non cogliere questa occasione. E’ vero che non può essere la politica a cambiare una società ma è anche vero che la politica può aiutare il cambiamento, sostenendo quei partiti che vogliono conservare i principi fondamentali dell’identità europea e riformare questa Unione Europea, che appare così lontana e ostile a quei principi.

Ma come può fare un povero elettore per scegliere per quale partito votare ed eventualmente per chi dare una preferenza? Quali sono i principi fondamentali cui fare riferimento?

I valori sono importanti anche se non se ne parla quasi mai. Dopo il 1945, quando si cominciò a parlare di Europa unita anche per scongiurare il ritorno della guerra dopo i due disastrosi conflitti mondiali, l’Europa di riferimento era quella di Carlo Magno, e già questo era un fatto indicativo. Oggi non è più così, ma noi non dobbiamo smettere di porre domande sui principi, perché senza ideali non si va da nessuna parte e l’Europa verrebbe ridotta alla burocrazia tecnocratica attuale dell’Unione Europea, senz’anima e quindi senza futuro.

Quindi nessuno pensi che chiedere ai candidati e ai partiti quali sono i loro valori di riferimento sia inutile. Facciamo emergere per quanto nelle nostre possibilità il tema degli ideali e poniamo domande: che cosa pensi delle radici cristiane d’Europa? Che cosa pensi della salvaguardia della vita dal concepimento alla morte naturale? E della famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna alla base del patto sociale? E che cosa pensi della sussidiarietà per cui i governanti devono essere democraticamente eletti e le scelte non possono essere fatte da una Commissione di nominati?

Tuttavia, l’Europa oggi non è attaccata soltanto dall’interno, come continua ad accadere con la cancel culture e con il progressismo dominante che nelle scorse legislature ha fatto di tutto per allontanarla dalle sue radici. Dopo l’inizio dell’aggressione militare della Federazione russa contro l’Ucraina nel febbraio 2022, la guerra è entrata in Europa anche dall’esterno. Il Capitolo nazionale di Alleanza Cattolica condannò immediatamente questa invasione proprio presentando la storia e i contenuti del Messaggio di Fatima, che dal 1917 sta accompagnando la storia europea verso la speranza della conversione della Russia e la nascita di un tempo di pace dopo la diffusione degli errori nel mondo da parte del “mondo russo” (cfr. La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria alla luce del Messaggio di Fatima. Testi e documenti, Cristianità, 2022). Oggi sappiamo, anche riprendendo quanto disse Benedetto XVI nel 2010, che il Messaggio di Fatima non riguarda soltanto il passato, ma anche il futuro del mondo e soprattutto dell’Europa.

Pertanto, sappiamo che la persecuzione della Chiesa e la guerra portata sul suolo europeo sono purtroppo una realtà che abbiamo di fronte, non alle spalle.

Teniamolo presente anche in queste elezioni e scegliamo quei partiti e quei governi, come quello italiano, che hanno compreso la posta in gioco, cioè la sopravvivenza della libertà, anche religiosa, dell’Europa, oggi minacciata dall’espansione della Cina, dall’imperialismo russo-ortodosso e dal fondamentalismo iraniano.

Lunedì, 27 maggio 2024

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