di Pierfrancesco Ceccarelli
Tra i numerosi risultati positivi delle elezioni amministrative del 25 giugno c’è anche la vittoria di Michele Conti alla carica di sindaco a Pisa, nella fu Toscana rossa. Un risultato storico, visto che da 70 anni il sindaco è immancabilmente espresso dalla Sinistra, dal Partito Comunista Italiano prima e dalle formazioni che negli anni sono nate dalle sue trasformazioni.
Conti, appoggiato dalla coalizione di Centro-destra costituita da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, al secondo turno ha ottenuto il 52,29% delle preferenze sconfiggendo l’avversario Andrea Serfogli, candidato sostenuto dal Partito Democratico e da alcune liste civiche.
Le prime avvisaglie di questo cambiamento di rotta altamente significativo erano già state avvertite nel giugno 2016, quando Susanna Ceccardi, della Lega Nord, fu eletta sindaco nel “fortino rosso” di Cascina, nella provincia pisana, contro il candidato della Sinistra, Alessio Antonelli, del PD. E una conferma importante è venuta alle elezioni politiche del 4 marzo con la vittoria di Edoardo Ziello, della Lega, alla Camera, sostenuto da tutto il Centro-destra, e di Rosellina Sbrana, sempre Lega, sempre sostenuta da tutto il Centro-destra, al Senato. Domenica scorsa le prime parole del neo-sindaco Conti sono state ovviamente di ringraziamento per gli elettori, ma un elemento ha piacevolmente sorpreso tutti: il ricordo del professor Marco Tangheroni, socio fondatore di Alleanza Cattolica nelle cui fila ha militato sin dal 1970, divenendo, dal 1993, reggente della Regione Toscana e membro del Capitolo Nazionale. Infatti, in loco è proprio anche grazie a Tangheroni, al suo lungo lavoro lontano dalle luci della ribalta, e al suo amore vero per il prossimo e per il bene comune, che è stato possibile un cambiamento come questo. E questa si chiama speranza.
Martedì, 26 giugno 2018