Pio XII, Cristianità n. 418 (2022)
Nel 65° anniversario pubblichiamo la preghiera composta dal venerabile Pio XII (1939-1958) (Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, 20 voll., Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1939-1958, vol. XIX, Diciannovesimo anno di pontificato. 2 marzo 1957-1° marzo 1958, 1959, pp. 902-903).
O sacra Famiglia, Trinità della terra, o Gesù, Maria e Giuseppe, sublimi modelli e tutori delle famiglie cristiane, a voi ricorriamo, non solo per confortarci con la soave contemplazione dei vostri amabili esempi, ma anche per implorare la vostra protezione e promettervi costante fedeltà nel sentiero che c’indicate.
La vostra pace, la vostra inalterabile serenità ristorano i nostri travagliati spiriti tra le angustie di una vita sempre più complicata e difficile, mostrandoci eloquentemente che soltanto in un focolare adorno e arricchito con le virtù domestiche che voi c’insegnaste, i nostri cuori potranno trovare il riposo e la felicità, cui tanto anelano.
Però, come potrà la tenera pianta della famiglia difendersi contro l’ardore delle passioni sfrenate, i moti insidiosi della ribellione, che quasi in ogni luogo serpeggiano, l’uragano della vita odierna, che si direbbe voglia tutto sconvolgere? Come, se non facendo noi che le sue radici penetrino profondamente nella terra generosa della pietà cristiana; implorando per essa l’irrigamento abbondante della divina grazia, specialmente con la partecipazione comune ai santi Sacramenti; animandola con un vero spirito di fede, che c’induca a superare la concezione materialistica della vita; unendo tutti i suoi rami con lo stretto vincolo di un amore, che, se non fosse anche soprannaturale, passerebbe come tutte le cose di quaggiù; consolidandola nel suo proprio essere mediante il fermo proposito di adempire ognuno di noi i nostri doveri in tutto ciò che ci impone il giusto ordine familiare; sostenendola nelle asprezze di questo terreno esilio, in cui talvolta manca anche una onesta dimora e fa difetto un sufficiente sostentamento.
Nel disordine delle idee che spesso turba le menti, noi proclamiamo altamente la santità, l’unità e la missione divina della famiglia cristiana, cellula della società e della Chiesa, e ciascuno al suo posto — genitori e figli —, con modestia ma con fermezza, c’impegniamo di fare quanto è in nostro potere, affinché così santi ideali siano nel mondo una realtà.
Aiutaci tu, o Giuseppe, specchio della più ammirabile paternità nella cura assidua che sapesti prestare al Salvatore e alla Vergine, seguendo fedelmente le ispirazioni divine; vieni in nostro soccorso, o Maria, la più amante, la più fida e la più pura di tutte le spose e di tutte le madri; assistici tu, o Gesù, che per esserci in ogni cosa di fulgida norma volesti farti il più sottomesso dei figli. Siate tutti e tre sempre a noi vicini, nelle ore liete e nelle tristi, nei nostri lavori e nel nostro riposo, nelle nostre ansie e nelle nostre speranze, vicini a quelli che nascono e a quelli che muoiono.
E otteneteci che tutti i focolari, santi a imitazione del vostro, siano per tutti i loro membri scuole di virtù, asili di santità, cammino sicuro verso quella eterna beatitudine che per vostra intercessione fiduciosamente speriamo. Così sia!
Die 30 Decembris 1957
Ssmus D. N. Pius Div. Prov. Pp. XII familiae christianae membris, supra relatam orationem saltem corde contrito ac devote recitantibus, partialem mille dierum Indulgentiam benigne tribuere dignatus est. Contrariis quibuslibet minime obstantibus.
N. Card. CANALI, Paenitentiarius Maior
S. Luzio, Regens