
Attività economiche da evitare, 72esimo miracolo a Lourdes, chi è donna
di Luca Bucca
– Da inizio aprile la classificazione ISTAT delle attività economiche ATECO 2025, allineandosi alla classificazione europea, comprende tra i vari codici anche uno relativo a “servizi di incontro” che, come dettagliato nelle note esplicative, riguarda anche attività di prostituzione e simili. Il tema si presta a considerazioni di varia natura: giuridiche, morali, culturali, sociali. In questa sede, riservando al futuro eventuali maggiori approfondimenti, si ritiene utile proporre intanto alla riflessione di tutti quanto insegna la Chiesa sull’argomento: «La prostituzione offende la dignità della persona che si prostituisce, ridotta al piacere venereo che procura. Colui che paga pecca gravemente contro se stesso: viola la castità, alla quale lo impegna il Battesimo e macchia il suo corpo, tempio dello Spirito Santo. La prostituzione costituisce una piaga sociale. Normalmente colpisce donne, ma anche uomini, bambini o adolescenti (in questi due ultimi casi il peccato è, al tempo stesso, anche uno scandalo). Il darsi alla prostituzione è sempre gravemente peccaminoso, tuttavia l’imputabilità della colpa può essere attenuata dalla miseria, dal ricatto e dalla pressione sociale» (CCC n. 2355).
– Mercoledì 16 aprile è stato proclamato il settantaduesimo miracolo avvenuto a Lourdes. Dopo la consueta indagine da parte della commissione medica è stata riconosciuta come miracolosa la guarigione, nel 2009, di una signora italiana affetta da una malattia neurodegenerativa. Intervistata in questi giorni da vari quotidiani, ne cogliamo due risposte che sembrano particolarmente significative. Una, più intima, legata alla sua fede semplice e riservata: «Io ero già credente, la mia fede è stata solo rafforzata» e ancora «la nostra fede non si basa su fatti da esibire». L’altra sulle motivazioni altruistiche e anche sociali che la portarono a Lourdes: «Pregavo per una bambina malata di Sla. In quanto a me, chiedevo la pace nell’affrontare la malattia. All’epoca fui impressionata dalle vicende di alcuni pazienti incurabili ai quali tolsero i sostegni vitali».
– Pochi giorni fa una sentenza della Corte Suprema del Regno Unito ha dichiarato che la definizione legale di donna si basa sul sesso biologico e che il concetto di sesso è binario. La pronuncia pone fine al procedimento giudiziario promosso nel 2018 dalle femministe di For Women Scotland per impugnare la legge scozzese, che estendeva i diritti riconosciuti alle donne dall’Equality act anche agli uomini in possesso di un Certificato di Riconoscimento di Genere. Meglio non cedere a facili entusiasmi per una decisione che potrebbe essere solo episodica e non rappresentare un cambio di orientamento generale su questo e altri temi eticamente sensibili. Davanti alla necessità di una sentenza per ribadire l’ovvio viene però alla mente quanto scriveva, oltre un secolo fa, lo scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton: «Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate».
Mercoledì, 23 aprile 2025