• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Santità
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Interviste / Una riflessione sul governo della Lombardia

Una riflessione sul governo della Lombardia

23 Novembre 2017 - Autore: Michelangelo Longo

Assessore, in questa legislatura Lei si è distinta in molti campi. Identità, cultura e tradizione sono stati i suoi cavalli di battaglia. Come giudica il cammino di questi anni?

Sono molto soddisfatta. Abbiamo assunto la guida di una Regione che già primeggiava a livello nazionale e siamo riusciti a darle una spinta in più attraverso una visione identitaria delle nostre politiche, valorizzando i diversi territori e le loro specificità. E sono molto contenta del fatto che il mio assessorato abbia fatta da motore a questo slancio ulteriore verso l’eccellenza, anche nei diversi ambiti culturali, riuscendo ad approvare una riforma importante in materia di politiche culturali che si attendeva da anni e che ci ha consentito di inserire tra le priorità, per esempio, il riconoscimento delle radici cristiane dei nostri territori, la valorizzazione degli itinerari religiosi, la tutela del patrimonio linguistico locale e, più in generale, la promozione del patrimonio immateriale, ossia degli usi, dei costumi e dei saper fare di cui è intessuta la nostra tradizione. E tenendo sempre alta la guardia, con iniziative di sensibilizzazione, su un tema che pur non essendo di competenza regionale ci sta molto a cuore: il dramma dei cristiani perseguitati nel mondo.

 

Un altro tema dove la Giunta Regionale uscente, e in particolare Lei, si è distinta è la difesa e la tutela della famiglia. Se guardiamo un po’ indietro nel tempo, il tema famiglia era sparito dalle agende politiche nazionali e locali per essere sostituito con “l’urgenza” omofobia (rivelatasi inesistente) e con i temi dell’agenda LGBT. La Regione Lombardia si è subito chiamata fuori. Con l’approvazione della mozione sull’istituzione della giornata della famiglia tradizionale ha dato inizio a un percorso di lotta, difesa e promozione che per molto tempo è stata un’eccezione. Alla vigilia di Expo, il presidente Roberto Maroni e Lei avete sfidato il politicamente corretto invitando diversi esponenti del mondo pro-family al convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”. Tra un evento istituzionale e l’altro, troviamo l’assessore a parlare di famiglia e poi le politiche concrete…

Consideriamo la famiglia la colonna portante della comunità e lo abbiamo dimostrato come forse mai nessuna istituzione aveva fatto prima, facendola entrare anche in ambito politico-culturale oltre che sociale e avendo il coraggio di far scendere direttamente in campo l’istituzione Regione nel momento in cui il valore famiglia era maggiormente sotto attacco da parte chi vuole smantellarlo. Non solo organizzando convegni e promuovendo iniziative di sensibilizzazione, ma anche attivando strumenti di sostegno concreto, in aggiunta alle nuove misure introdotte in questa legislatura nell’ambito delle politiche sociali e famigliari (bonus famiglia, asili nido gratis e molte altre), come per esempio lo sportello famiglia che proprio in questi giorni i detrattori hanno nuovamente preso di mira perché in controtendenza con ciò che viene imposto a livello nazionale ed europeo. Ne approfitto per ribadire che lo sportello famiglia, strumento dimostratosi utile alle famiglie lombarde, sarà attivato anche nel 2018, nonostante qualcuno poco informato si ostini a dire il contrario.

 

Malgrado tutto questo, in questi giorni, alcune testate giornalistiche hanno fantasticato su accordi sottobanco: in sostanza la tesi sarebbe quella di uno scambio tra il sostegno della Regione Puglia alla richiesta di maggiore autonomia della Regione Lombardia e l’approvazione di una legge regionale sull’omofobia. Un suo commento?

Ci stiamo avvicinando alle elezioni nazionali e regionali, così molti si risvegliano e avviano strategie di competizione per l’acquisizione del consenso, sgomitando nell’arena politica con strumentalizzazioni di notizie e dichiarazioni. Con Maroni, in Regione Lombardia abbiamo dimostrato un coraggio, una determinazione e una concretezza nella difesa della famiglia che purtroppo altri ‒ che per anni sul tema della famiglia hanno parlato e chiesto consenso – non hanno avuto. Anzi. Dunque è comprensibile che oggi qualcuno ci attacchi strumentalmente perché un esempio di azione reale e forte in favore della famiglia ostacola i piani di chi magari sperava di poter guadagnare consenso da questa battaglia con una mera azione di propaganda. In questo senso, non mi stupisce la manipolazione che taluni hanno fatto di una risposta del presidente Maroni al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal significato politico lapalissiano: il secondo ha tentato di far cadere il primo nella trappola dell’accusa di omofobia e il primo, dall’alto della propria esperienza e lungimiranza, ha disinnescato la trappola dicendo una cosa che qualsiasi politico dovrebbe dire, ossia “se c’è da discutere su un tema, sono disponibile a farlo”. Il che non significa assolutamente aderire acriticamente a un progetto, ma rendersi disponibili per un confronto su un tema. Del resto, la stessa Lega ha discusso in parlamento il tema delle unioni civili e altre leggi, non certo sostenendole, come tutti sanno, ma confrontandosi nel merito delle questioni.

 

Il progetto federalista e identitario sembra attecchire con sempre maggior forza in Lombardia e non solo. Anche se in politica non si può mai sapere, è plausibile che l’attuale maggioranza politica venga riconfermata. Cosa dobbiamo aspettarci?

La Lombardia di Maroni, così come il Veneto di Luca Zaia e la Liguria di Giovanni Toti, ha dato ampia dimostrazione di quanto sia importante avere un’amministrazione di Centrodestra con una reale vocazione identitaria. E Matteo Salvini, a dispetto delle pulci che qualche purista continua a fargli, ha dimostrato grande coraggio e saggezza politica nel far compiere una svolta epocale alla Lega, proiettandola verso un ruolo da protagonista nella politica italiana grazie a un progetto che guarda a tutto il territorio nazionale, per dare a essa finalmente un’ossatura basata sul principio dell’autonomia e della responsabilizzazione dei territori, ma anche sulla valorizzazione delle specificità di questi. Oggi, per chi crede in questi princìpi, non è il tempo di “aspettarsi”, ma è il tempo di tirar fuori il coraggio di supportarci, per fare in modo che in Lombardia si possa continuare con la nostra azione e che l’Italia possa finalmente avere un governo come quello della Lombardia.

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:In evidenza, Interviste

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi