
Odio anticattolico di ieri e di oggi, in aumento i crimini anticristiani in Germania, tanti modi di comprimere la libertà di religione
di Luca Bucca
– È il 23 luglio 1936. Siamo a Cerro de Los Angeles, a sud di Madrid, nel comune di Getafe. In Spagna si combatte la guerra civile. Quel giorno cinque giovani, postisi a difesa della statua del Sacro Cuore di Gesù che sovrasta la collina, vengono uccisi dai miliziani repubblicani. Cinque giorni dopo i comunisti organizzano un plotone di esecuzione e fucilano la statua, dopo la fanno esplodere con la dinamite. 4 giugno 2025: ancora in Spagna, il gruppo di lavoro sulla simbologia del Consiglio della Memoria Storica del Comune di San Sebastiàn, con il sostegno dei locali partiti di sinistra, ha richiesto all’Amministrazione Generale dei Paesi Baschi la rimozione della statua del Sacro Cuore sul Monte Urgull, in quanto rientrerebbe tra i «simboli ed elementi contrari alla memoria democratica». Quasi novant’anni tra i due eventi, ma è lo stesso odio, al quale opporre l’amore ardente del Cuore di Cristo.
– Secondo i dati recentemente diffusi dal Ministero degli Interni tedesco e dall’Ufficio federale di polizia criminale, nel 2024 sono stati registrati 111 attacchi contro le chiese (in aumento del 20,65% rispetto al 2023) e 337 crimini d’odio anticristiano (tra i quali anche un omicidio) motivati politicamente, il 21,66% in più rispetto al 2023 (277 casi), durante il quale si era già verificato un aumento del 100% rispetto all’anno precedente. Il rapporto è tra l’altro sottostimato, dal momento che, riferendosi ai soli crimini con motivazioni politiche, non tiene conto di tutti quegli atti, pure accaduti, come la Bibbia bruciata sull’altare di una chiesa in Sassonia nel 2023, la profanazione di chiese imbrattate con simboli satanici o il lancio di uova contro edifici sacri. Si tratta di fatti allarmanti e in costante crescita, nel cuore di un’Europa che sembra ormai incapace di difendersi.
– Nel 2023, durante l’amministrazione Biden, l’FBI diramò un memorandum contenente indicazioni sul monitoraggio di gruppi cattolici definiti “tradizionalisti radicali” e ritenuti assimilabili per pericolosità alla “teologia islamista”. Pochi giorni fa il senatore Chuck Grassley, presidente della commissione giustizia, nel richiedere maggiori chiarimenti al riguardo da parte dell’agenzia governativa, ha diffuso nuovi documenti, che rivelerebbero ulteriori dettagli e responsabilità su modalità operative di fatto arbitrariamente lesive della libertà religiosa. Più o meno negli stessi giorni, il 4 giugno scorso, Samuel Dale Brownback, già Ambasciatore Generale per la Libertà Religiosa Internazionale statunitense dal 2018 al 2021, intervistato dall’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa, ha dichiarato che in Occidente la persecuzione contro i cristiani è attuata con la strategia del “soffocare la religione” attraverso atti amministrativi che ne limitino, ad esempio, l’accesso ai sistemi bancari, assicurativi o ai social media. Si tratta di dinamiche in atto delle quali è bene avere consapevolezza per difendere la libertà religiosa, prima che venga superato il livello di guardia.
Mercoledì 11 giugno 2025