• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
      • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
      • Ora di adorazione
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Cristianità / Senza precetti morali la società genera disperazione

Senza precetti morali la società genera disperazione

7 Aprile 1992 - Autore: Alleanza Cattolica

Giovanni Paolo II, Discorso ai Vescovi della Regione Apostolica del Centro-Est della Francia in visita ad limina Apostolorum, del 28-3-1992, n. 3, L’Osservatore Romano, 29-3-1992. Titolo e traduzione redazionali.

Cristianità n. 204 (1992)

La Chiesa vuole rivelare al mondo che la vita morale, appoggiandosi sulla pratica della legge, è un modo nuovo di vivere volgendosi risolutamente verso la salvezza, offerta dalla grazia. Perciò, l’insegnamento morale presuppone una catechesi sul senso dell’essere e dell’agire umani, sulla teologia della creazione e dei fini ultimi, del peccato e della grazia.

Senza incorrere nei rischi di una disperazione certa per i suoi membri, una società non si può costruire senza precetti morali e soprattutto senza riferimento a una visione dell’uomo come essere spirituale chiamato, per natura, alla perfezione, insomma, senza una sana antropologia. Cristo, nell’Incarnazione, ci ha svelato l’uomo perfetto. Nel mistero dell’Assunzione, contempliamo in Maria il dono che ci è riservato. La Scrittura ci rivela la natura dell’uomo creato a somiglianza di Dio, specchio dello splendore trinitario che non può essere completamente oscurato o alterato da nessuna debolezza, da nessun peccato, da nessuna minorazione. L’umanità dell’uomo è l’iconostasi di Dio. Perciò l’essere umano è un bene tanto prezioso che nessun altro può essere paragonato a esso al momento della decisione morale. Questo messaggio, iscritto nella Scrittura, dà all’uomo una grande speranza e una gioia intensa, che nessuno gli può rapire.

 

Il discernimento e l’agire morale retto sono le risposte dell’uomo che, esercitando le sue capacità le più elevate, il suo giudizio e la sua ragione, accetta di volgersi a Dio e di entrare nell’Alleanza definitiva suggellata in Cristo. Questa Alleanza comporta due aspetti congiunti, il decalogo presente nell’Antico e nel Nuovo Testamento, e la legge d’amore che lo porta a compimento. Sono i due polmoni della vita morale. Ogni gesto umano è esigente perché non ci si può lasciar guidare dal desiderio del momento, ma anzi bisogna unificare la propria vita e il proprio essere per orientarli al bene. La legge morale è un elemento necessario perché questo orientamento sia fonte di un’autentica libertà. Non si tratta di un fatto privato e puramente soggettivo, perché la grandezza della vocazione umana supera l’esistenza individuale. Inoltre, non deve sposare le idee del tempo perché è ordinata ai beni essenziali e quindi svolge un ruolo profetico. Infatti, apre l’uomo alla dimensione della speranza che esige da ciascuno un impegno radicale. Allora la legge d’amore si può dispiegare in verità; porta all’adesione a Cristo per essere, come Lui, al servizio dei nostri fratelli.

 

Le virtù teologali e morali sono la chiave di questo modo di vivere. Ricordate agli uomini che la gioia vera viene dall’ascesi, dall’essere esigenti e dalla lotta perché il peccato non abbia la meglio sul bene.

Giovanni Paolo II

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Cristianità, Magistero pontificio

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2023 Alleanza Cattolica · Accedi