1917. I primi accertamenti di quanto accaduto a Fatima vengono condotti dal canonico della cattedrale di Lisbona Manuel Nunes Formigão (1883-1954), che insegna al seminario patriarcale di Santarém. Sarà lui a interrogare Giacinta sul terzo segreto, che risponderà dicendo di non poterlo rivelare per ordine della Signora. Il patriarca di Lisbona, card. Antonio Mendes Belo (1842-1929), sotto la cui giurisdizione in quegli anni dipendono sia Leiria che Fatima, si trova in esilio per volontà del governo anticlericale. Quando rientra in sede, decide di non occuparsi di quanto accaduto a Fatima per non urtare il governo. Arriva anche a proibire i pellegrinaggi di sacerdoti.
Tuttavia, il 3 novembre, il vicario generale di Lisbona e arcivescovo titolare di Mitilene, mons. Jão Evangelista de Lima Vidal (1874-1958), in assenza del cardinale, ancora in esilio, ordina una prima inchiesta provvisoria.
28 aprile 1919. Inizio della costruzione della Cappella delle Apparizioni.
5 agosto 1920. Papa Benedetto XV (1914-1922) restaura la diocesi di Leiria e ne nomina vescovo mons. José Alves Correia da Silva (1872-1957), che la reggerà fino alla morte.
13 ottobre 1921. Viene permessa per la prima volta la celebrazione della Messa nella Cappella delle Apparizioni.
3 maggio 1922. Con un decreto, il vescovo di Leiria apre ufficialmente il processo canonico sugli avvenimenti di Fatima.
26 giugno 1927. Prima cerimonia ufficiale alla Cova da Iria alla presenza del vescovo di Leiria, che inaugura la Via Crucis.
13 ottobre 1930. Il vescovo di Leiria, approva le apparizioni, che definisce “degne di fede” nella lettera pastorale A Providência Divina (Carta Pastoral sobre o culto de Nossa Senhora da Fátima, del 13-10-1930, in Documentação Critíca de Fátima, vol. II, Processo Canónico Diocesano (1922-1930), Santuário de Fátima, Fatima 1999, pp. 261-276 [p. 275]). Il documento viene promulgato alla Cova da Iria davanti a centomila pellegrini.
13 ottobre 1931. Prima consacrazione del Portogallo al Cuore Immacolato di Maria fatta dall’Episcopato portoghese secondo il messaggio di Fatima.
1936. I vescovi portoghesi fanno voto alla Madonna di Fatima di andare in pellegrinaggio nazionale al Santuario di Fatima qualora avesse preservato il paese dal comunismo sino a tutto il 1937.
1938. La promessa viene mantenuta. Il Portogallo è preservato dall’instaurazione di un regime comunista o comunque alleato ai comunisti, come invece accade alla vicina Spagna, e l’Episcopato scioglie il voto con un pellegrinaggio che rimarrà memorabile nella storia portoghese, con la partecipazione di venti fra vescovi e arcivescovi, di mille sacerdoti e di mezzo milione di fedeli.
1942. Suor Lucia rivela il segreto, che consiste di tre parti, delle quali solo le prime due possono essere rese pubbliche immediatamente.
18 aprile 1942. Lettera pastorale nel venticinquesimo anniversario delle apparizioni di Fatima dell’arcivescovo di Milano, beato card. Alfredo Ildefonso Schuster O.S.B. (1880-1954) (cfr. Rivista diocesana milanese, anno XXXI, n. 6, Milano giugno 1942, pp. 143-146).
13 maggio 1942. Grande pellegrinaggio della Chiesa portoghese in occasione del venticinquesimo anniversario delle apparizioni.
31 ottobre 1942. Papa Pio XII (1939-1958) consacra la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria con un radiomessaggio al Portogallo.
13 maggio 1946. La statua della Madonna viene incoronata Regina mundi dal legato pontificio card. Benedetto Aloisi-Masella (1879-1970).
13 ottobre 1951. Il legato pontificio card. Federico Todeschini (1873-1959) chiude a Fatima l’anno santo universale e rivela che Papa Pio XII, nel 1950, aveva visto nei giardini vaticani il prodigio del sole che si era verificato a Fatima il 13 ottobre 1917.
7 luglio 1952. Papa Pio XII consacra i popoli della Russia al Cuore Purissimo di Maria, con la lettera apostolica Sacro vergente anno.
13 maggio 1956. Il card. Angelo Roncalli (1881-1963), patriarca di Venezia e futuro Papa beato Giovanni XXIII (1958-1963), presiede le cerimonie dell’anniversario delle apparizioni.
21 novembre 1964. Alla chiusura della III sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965), Papa Paolo VI (1963-1978) annuncia, davanti a duemilacinquecento padri conciliari, la concessione al Santuario di Fatima della Rosa d’Oro.
13 maggio 1965. Il legato pontificio card. Fernando Cento (1883-1973) consegna la Rosa d’Oro a Fatima.
13 maggio 1967. Papa Paolo VI compie un pellegrinaggio a Fatima in occasione del cinquantesimo anniversario delle apparizioni.
10 luglio 1977. Pellegrinaggio a Fatima del patriarca di Venezia, card. Albino Luciani (1912-1978), futuro Papa Giovanni Paolo I (1978).
13 maggio 1981. Papa Giovanni Paolo II subisce un attentato in Piazza San Pietro, a Roma.
13 maggio 1982. A Fatima, Papa Giovanni Paolo II consacra e affida a Maria il mondo e in particolare “[…] quegli uomini e quelle nazioni che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno” (Atto di affidamento e di consacrazione alla Vergine a Fatima, del 13-5-1982, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. V, 2, pp. 1590-1593 [p. 1591]).
Al vescovo di Leiria, mons. Alberto Cosme do Amaral, dice: “Era già molto tempo che avevo intenzione di venire a Fatima, […] ma, da quando avvenne il noto attentato nella piazza di San Pietro, un anno fa, al riprendere conoscenza, il mio pensiero si rivolse immediatamente a questo Santuario, per deporre nel cuore della Madre celeste il mio ringraziamento per avermi salvato dal pericolo. Ho visto in tutto ciò che stava succedendo — non mi stanco di ripeterlo — una speciale protezione materna della Madonna. E nella coincidenza — non ci sono semplici coincidenze nei disegni della divina Provvidenza — ho visto anche un appello e, chissà, un richiamo all’attenzione verso il messaggio che da qui partì, 65 anni or sono, tramite tre fanciulli, figli di umile gente di campagna, i pastorelli di Fatima, come sono universalmente conosciuti” (Discorso davanti alla Cappella delle Apparizioni, a Fatima, del 12-5-1982, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. V, 2, pp. 1543-1548 [p. 1544]).
25 marzo 1984. Nell’Anno Santo della Redenzione, in Piazza San Pietro, davanti all’Immagine della Cappella delle Apparizioni, Papa Giovanni Paolo II ripete l’Atto di affidamento a Maria del mondo con la stessa formula del 1982: “[…] quegli uomini e quelle nazioni che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno” (Atto di affidamento alla Madonna, del 25-3-1984, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. VII, 1, pp. 774-777 [p. 775]). Il gesto viene compiuto in comunione con tutti i vescovi del mondo: “Ci troviamo uniti con tutti i Pastori della Chiesa, in un particolare vincolo, costituendo un corpo e un collegio, così come per volontà di Cristo gli Apostoli costituivano un corpo e un collegio con Pietro.
“Nel vincolo di tale unità, pronunziamo le parole del presente Atto, in cui desideriamo racchiudere, ancora una volta, le speranze e le angosce della Chiesa per il mondo contemporaneo” (ibid., pp. 774-775).
12-13 maggio 1991. Papa Giovanni Paolo II ritorna a Fatima dieci anni dopo l’attentato per ripetere l’Atto di affidamento a Maria in comunione con tutti i vescovi del mondo. In esso ricorda le novità intervenute sulla scena del mondo: “Le nuove situazioni dei popoli e della Chiesa, sono ancora precarie ed instabili.
“Esiste il pericolo di sostituire il marxismo con un’altra forma di ateismo, che adulando la libertà tenda a distruggere le radici dell’umana e cristiana morale” (Atto di Affidamento alla Vergine di Fatima, del 13-5-1991, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. XIV, 1, pp. 1235-1238 [p. 1236]).
13 agosto 1994. Viene inaugurato un monumento, situato all’entrata del Santuario dal lato sud della Rettoria, costituito da un elemento prefabbricato in calcestruzzo che faceva parte del Muro di Berlino. I lavori per la costruzione del monumento sono cominciati nella notte fra il 12 e il 13 agosto del 1989, anno appunto della caduta del Muro. Questo elemento è stato offerto da un portoghese emigrato in Germania, Virgilio Casimiro Ferreira, e qui collocato come grato ricordo dell’intervento di Dio, promesso a Fatima, per la caduta del comunismo. Il monumento è stato inaugurato il 13 agosto 1994.
12-13 maggio 2000. A Fatima vengono beatificati due dei veggenti Francesco Marto (1908-1919) e Giacinta Marto (1910-1920). Al termine della celebrazione eucaristica, presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II, il segretario di Stato, card. Angelo Sodano, rivela che il Papa ha affidato alla Congregazione per la Dottrina della Fede il compito di rendere pubblica la terza parte del segreto di Fatima, con un opportuno commento, al fine di permettere ai fedeli una migliore comprensione del messaggio della Vergine.
26 giugno 2000. A Roma, con una conferenza stampa svoltasi nella Sala Stampa della Santa Sede, il card. Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, presenta il documento Il Messaggio di Fatima, in cui, dopo un’introduzione di mons. Tarcisio Bertone S.D. B., segretario della Congregazione, vengono pubblicati i testi originali delle tre parti del cosiddetto “segreto”, quindi due contributi documentali all’interpretazione dei testi e un commento teologico redatto dallo stesso card. Ratzinger.
8 ottobre 2000. In occasione del Giubileo dei Vescovi, Papa Giovanni Paolo II celebra a Roma l’Atto di affidamento alla Beata Vergine Maria del Terzo Millennio, davanti alla statua della Cappella delle Apparizioni e alla presenza di circa milleseicento fra cardinali e vescovi.