Un incontro sull’identità cattolica del paese centroamericano e sui pericoli cui è esposta, organizzato dall’associazione civica Fé y Patria, con la partecipazione di un esponente e di un collaboratore di Alleanza Cattolica.
Monterrey, in Messico, nei giorni dal 15 al 17 marzo 1991, si è svolto un “primo incontro cattolico” — destinato, nelle intenzioni degli organizzatori, a essere presto seguito da altri — dal titolo México en su fé, promosso dall’associazione civica Fé y Patria con la collaborazione di numerosi movimenti e associazioni cattoliche del paese centroamericano. Al convegno — che ha avuto un’eco molto ampia sui mezzi di comunicazione sociale messicani, suscitando unanime ammirazione anche per la qualità del lavoro organizzativo svolto da Fé y Patria — hanno partecipato oltre milletrecento persone, che hanno seguito nove relazioni tenute nell’Auditorio San Pedro nell’arco di tre giorni, e hanno potuto partecipare a celebrazioni liturgiche quotidiane nella parrocchia della Madonna di Fatima nonché a una fiesta messicana nel Cortijo San Félipe. L’incontro è stato dedicato soprattutto ai problemi dell’identità cattolica del Messico e alla necessità della sua difesa in un contesto segnato da una presenza sempre più massiccia di “sette” di origine cristiana e di nuovi culti e dal numero crescente di cattolici che passano a denominazioni protestanti e neo-protestanti. Questa problematica è stata messa in evidenza dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II nel corso del suo viaggio in Messico nel maggio del 1990 e raccomandata all’attenzione degli organizzatori dell’incontro di Monterrey dallo stesso Santo Padre in un’udienza privata loro accordata agli inizi del mese di febbraio del 1991.
Dopo una presentazione da parte dell’avvocato Bruno Ferrari García de Alba, segretario di Fé y Patria, il convegno si è aperto con una relazione del dottor Massimo Introvigne, di Alleanza Cattolica nonché direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, sul tema Las Sectas: un desafío al Cristianismo, nella quale l’oratore ha tracciato un quadro dei problemi che la “nuova religiosità” contemporanea e le nuove forme del protestantesimo pongono alla Chiesa cattolica. Quindi don Michael Fuss — professore nella Pontificia Università Gregoriana e direttore del progetto di ricerca della FIUC, la Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, su Nuovi Movimenti Religiosi — ha trattato, tradotto simultaneamente dall’italiano, il tema Le attività della Santa Sede in relazione al problema delle sette e nuove religioni. Nella seconda giornata sono state svolte relazioni sulla situazione della fede in Messico e su esperienze pastorali nello stesso paese e in Spagna; quindi S. Em. il card. Alfonso López Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, è intervenuto sul tema La Familia, Sectas y Nueva Evangelización, e don Ernesto Zucchini, del clero di Massa Carrara-Pontremoli — presentato anche come collaboratore di Alleanza Cattolica — ha parlato su I Testimoni di Geova. Nella terza giornata padre Flaviano Amatulli, direttore dell’istituto Apostoles de la Palabra, ha presentato una relazione sul tema Defiende tu Fé, e il cardinale ha presieduto una solenne concelebrazione conclusiva presso la parrocchia della Madonna di Fatima. Sempre domenica 17 marzo lo stesso porporato, il dottor Massimo Introvigne e l’avvocato Bruno Ferrari García de Alba sono stati lungamente intervistati in un programma della rete televisiva più seguita del Messico Settentrionale.
I lavori sono stati seguiti quasi ininterrottamente da S. E. mons. Adolfo Antonio Suárez Rivera, arcivescovo di Monterrey e presidente della Conferenza dell’Episcopato Messicano, e il Santo Padre Giovanni Paolo II ha fatto pervenire ai relatori e ai partecipanti all’incontro la benedizione apostolica.