Tutte le notti dopo Compieta i preti e i chierici devono andare in processione al palazzo dei Malati e il “seneschal” del palazzo o un altro frate deve dire questa preghiera:
Signori malati, pregate per la pace, che Dio la mandi a noi dal Cielo alla terra.
Signori malati, pregate per i frutti della terra, che Dio li moltiplichi in modo da esserne servito e la Cristianità sostenuta.
Signori malati, pregate per l’Apostolo [il Pontefice] e per i Cardinali di Roma e per il Patriarca di Gerusalemme e per i Legati e per gli Arcivescovi e per i Vescovi e per tutti gli Ordini della Santa Chiesa: che Dio e la Santa Chiesa consentano che essi compiano il loro dovere in modo che torni ad onore di Dio, a salvezza delle loro anime e a profitto della Cristianità.
Signori malati, pregate per il Maestro dell’Ospedale e per la “franche terre”: che Dio la tenga nel suo “servise” che sia ad onore di Dio, a salvezza delle anime e a vantaggio dei corpi. Per tutti coloro che portano l’abito della Religione: che Dio consenta loro di portarlo in modo che sia ad onore di Dio, a salvezza delle loro anime e che il popolo possa prendere da essi buon esempio.
Signori malati, pregate per il Re di Francia, per il Re di Inghilterra, per i cinque Regni di Spagna e per il Re di Ungheria e per il Re di Boemia e per il Re di Danimarca e per il Re di Scozia e per la regina Berengaria e per la Contessa di Fiandra e per tutti i Re di Oltre Mare e per tutti i Conti e Baroni cristiani ricchi e poveri che stanno Oltre Mare: che Nostro Signore dia loro forza e potere e buona volontà di venire a soccorrere la Santa Terra di Gerusalemme. Per il Re di Cipro e per il Re di Armenia e per tutti i Baroni e per i Cavalieri cristiani ricchi e poveri che stanno di qua dal Mare: che Nostro Signore dia loro forza e potere contro il Paganesimo.
E pregate per i pellegrini cristiani che sono naviganti per mare e per terra: che Dio li conduca e li riconduca a salvezza dei corpi e delle anime.
Per tutti coloro che ci mandano elemosine.
Per tutti i cristiani che sono nelle mani dei Saracini: che Nostro Signore li liberi mercé le nostre preghiere.
Signori malati, per voi stessi e per tutti i cristiani malati che sono nel mondo: che Nostro Signore dia loro quella salute che è opportuna ai corpi e alle anime.
Signori malati, pregate per i confratelli dell’Ospedale e per le consorelle e per coloro che servono alla carità nella Santa Casa dell’Ospedale: che Nostro Signore dia loro la ricompensa.
Signori malati, pregate per il Maestro dell’Ospedale, per i frati che sono guardiani della Santa Casa dell’Ospedale: che Nostro Signore consenta che essi operino in modo da esserne servito e che sia ad onore di Dio, a salvezza delle loro anime e a vantaggio dei malati.
Signori malati, pregate per coloro che fondarono la Santa Casa dell’Ospedale e che l’hanno mantenuta e che la mantengono e la manterranno con elemosine, orazioni e benefici spirituali per il servizio di Dio e per il sostegno delle anime: che Dio dia loro la vita eterna.
Signori malati, pregate per il Re Filippo di Francia: che Dio gli renda il bene che egli ha fatto alla Santa Casa dell’Ospedale.
Pregate per Donna Urraca di Spagna: che Dio le renda il bene che ha fatto alla Santa Casa dell’Ospedale.
Pregate per tutti i frati dell’Ospedale che sono di qua e di là dal Mare, al Crat e al Margat e in altre parti: che Dio dia loro forza e potere contro il Paganesimo affinché la Cristianità sia esaudita e il Paganesimo abbassato.
Pregate per il Re Riccardo d’Inghilterra: che Dio gli renda il bene che egli ha fatto alla Santa Casa dell’Ospedale.
Pregate per il Re Riccardo di Alemagna: che Dio gli renda il bene che egli ha fatto in questa Santa Terra.
Signori malati, pregate per le anime dei vostri padri e delle vostre madri e di tutti i cristiani che sono passati da questo secolo nell’altro: che Dio doni loro requiem sempiternam. Amen (Pater noster).
Nota
(*) Cfr. la preghiera, risalente al secolo XIII, in Emilio Nasalli Rocca (1901-1972), La preghiera collettiva dei malati negli Ospedali Medioevali e particolarmente negli Ospedali Gerosolimitani, estratto da Atti e Memorie dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, appendice a La Rassegna di Clinica, Terapia e Scienze Affini, anno XL, fasc. III, Roma maggio-giugno 1941, pp. 4-5. “[…] per rendere più accessibile ed agevole la lettura di essa anche ai lettori che non fanno professione di eruditi e a coloro che si volessero accingere ad un adattamento moderno di un analogo testo da ripristinare nell’uso ospedaliero, ho ritenuto opportuno — avverte l’editore — curare una versione letterale italiana, il più strettamente possibile aderente e fedele al testo della Preghiera più antica di Acri” (ibid., p. 4). Redazionali titolo e ritocchi alla punteggiatura.