Arnold Gehlen, Cristianità n. 279-280 (1998)
[…] un sociologo non può scrollarsi di dosso la convinzione che le idee lasciate a se stesse abbiano poche possibilità. Le idee hanno bisogno di esseri umani che si impegnino per la loro diffusione, che le aiutino a imporsi, che addirittura coordinino di nuovo fra loro la loro efficacia. Lo scambio meramente letterario della scrittura e della lettura ha in questo una rilevanza soltanto secondaria. Concezioni come quella che “le idee di Rousseau e di Voltaire si sarebbero diffuse in Francia e avrebbero alla fine condotto alla Rivoluzione” sono fuori dal mondo, sostengono l’errore secondo il quale le forze propriamente in movimento nella storia sarebbero gli scrittori. Bisogna invece andare alla ricerca dei raggruppamenti concreti che avevano eretto a proprio scopo la diffusione di idee, la loro affermazione e dimostrazione; nel caso rappresentato dal nostro esempio questi erano i clubs di attivisti borghesi radicali diffusi in tutta la Francia e ben coordinati, dei quali in alcuni casi, come in quello di Digione, conosciamo anche i nomi, le professioni e i regolamenti. Le idee non si diffondono, ma vengono propagate, operano solo quando si opera per loro, mettono in movimento gli esseri umani quando altri esseri umani vi contribuiscono, e nel caso concreto si tratta di circoli che possono venire indicati. Non vi è dottrina più sbagliata e foriera di errori della dottrina hegeliana del movimento autonomo dell’idea, e certamente essa ha notevolmente favorito la tendenza del tedesco a collegare idealismo ed esser fuori dal mondo. Una filosofia empirica […] giunge quindi — se prende la parola esperienza in un senso interessante — proprio anche a conseguenze pratiche, e quindi in ultima istanza etiche, per esempio alla seguente: non ha tanta importanza discutere idee, quanto contribuire a dare loro una giusta e durevole realtà.
………. Sull’accenno ai “clubs ben coordinati di attivisti borghesi radicali” che promuovono la diffusione di idee progressiste cfr. A. Cochin, Les sociétés de pensée et la democratie moderne, Paris, Plon, 1921 [trad. it., Lo spirito del giacobinismo, le società di pensiero e la democrazia: una interpretazione sociologica della Rivoluzione francese, Bompiani, Milano 1981].
Arnold Gehlen
(1904-1976)
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Uomo e istituzioni, conferenza tenuta allo Studium Generale dell’Università di Friburgo in Brisgovia, in Germania, il 27-6-1960, in Idem, Prospettive antropologiche. Per l’incontro con se stesso e la scoperta di sé da parte dell’uomo, trad. it., Il Mulino, Bologna 1987, pp. 95-106 (pp. 105-106). Titolo redazionale.