Sinistra contro sinistra per Tony Effe, nuovi film tratti dal Signore degli Anelli, anche i francesi lasciano il Ciad
di Luca Bucca
– Il caso del rapper Tony Effe, invitato al concerto di fine anno di Roma, organizzato dal comune capitolino a guida centro-sinistra e poi escluso, su pressione di ambienti femministi, per i contenuti misogini e violenti di alcune sue canzoni, mostra ancora una volta il volto ipocrita e incoerente del mondo politico e culturale progressista, oggi diviso tra chi continua a criticare il cantante e chi solidarizza gridando alla censura. In realtà l’unica soluzione coerente sarebbe fare autocritica e andare al fondo della questione. Fenomeni come Tony Effe sono generati dall’humus rivoluzionario di quella sinistra che adesso si lacera davanti a ciò che ha generato. La rappresentazione plastica di tutto ciò è il video dell’ultimo Gay Pride di Milano, durante il quale la segretaria del PD Elly Schlein sfila ballando sulle note di Sesso e samba, hit estiva proprio “dell’artista della discordia” Tony Effe (che comunque ascolteremo il prossimo anno al Festival di Sanremo 2025).
– L’opera di John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli, continua a ispirare produzioni cinematografiche come poche altre. Il 13 dicembre è uscito negli Stati Uniti La Guerra dei Rohirrim (tra i produttori esecutivi anche Peter Jackson), film d’animazione in stile anime ambientato 183 anni prima rispetto ai fatti raccontati nella trilogia de Il Signore degli Anelli, diretta dallo stesso Jackson nei primi anni 2000. Inoltre, sempre Jackson sarà coinvolto nelle riprese di un altro film, incentrato sul personaggio di Gollum, che sarà girato nel 2025 e uscirà nelle sale nel 2026. Come già per altre opere in passato, i “puristi tolkieniani” troveranno fin troppe divergenze rispetto al testo, ma resta il fatto che si tratta di occasioni utili per scoprire, o riscoprire, un autore che merita di essere letto e riletto.
– Continua la smobilitazione occidentale in Africa. Nel maggio scorso abbiamo riferito, in questa rubrica, dell’allontanamento dal Ciad dei militari statunitensi impegnati nel contrastare i jihadisti di Boko Haram, venendo soppiantati dai russi. Restavano solo 1500 soldati francesi, che proprio in questi giorni stanno lasciando il Paese centroafricano, dal quale giungono segnali di maggiore instabilità.
Giovedì, 26 dicembre 2024