di Marco Invernizzi
In Venezuela Juan Guaidó è il giovane politico al centro dello scontro istituzionale con il presidente Nicolás Maduro Moros. Appartiene al partito Voluntad Popular, di centro-sinistra, ma è l’unica possibile via di uscita del Paese dalla violenza e dal dispotismo. Infatti Guaidó è stato eletto deputato nell’Assemblea Nazionale per lo Stato del Vargas, uno dei 23 che costituiscono la Repubblica federale del Venezuela. Quest’Assemblea Nazionale, l’ultimo organismo rappresentativo eletto democraticamente a essere rimasto nel Paese iberoamericano, lo ha nominato presidente il 5 gennaio e quindi il 23 Guaidò si è proclamato presidente della Repubblica pro tempore, subito riconosciuto dalla maggioranza degli Stati latinoamericani e dagli Stati Uniti d’America.
Si è arrivati così allo scontro istituzionale, che si spera porrà fine alla dittatura illegittima di Maduro e così potrà chiudere l’ultimo capitolo del chavismo venezuelano.
Hugo Chavez Frías (1954-2013) ha rappresentato l’ultimo tentativo di portare il socialismo in America Latina all’inizio del Terzo millennio. Testimoni hanno raccontato come sia riuscito a conquistare il consenso di una popolazione povera e stremata, portando medici nelle periferie e distribuendo un po’ di cibo e di medicine. Ma i medici erano cubani e imponevano l’ideologia castrista e la distribuzione è cessata con la diminuzione del prezzo del petrolio. Allora la popolazione ha cominciato a comprendere la strumentalizzazione della loro povertà allo scopo d’imporre un’ideologia violenta e di mantenere al potere una determinata classe dirigente. Si ripeteva quanto il padre tedesco del comunismo, Karl Marx (1818-1883), aveva fatto con il proletariato nell’Ottocento, sfruttando ai fini della lotta di classe l’egoismo di una parte dei detentori del capitale, così come è avvenuto prima di Chavez con le classi dirigenti liberali al potere in Venezuela.
Già come accadde a suo tempo con l’enciclica Rerum novarum promulgata da Papa Leone XIII (1810-1903) nel 1891, anche oggi soltanto la Chiesa Cattolica può indicare e rappresentare la via d’uscita dalle ideologie che per diversi motivi distruggono l’identità dei popoli e li mantengono nella povertà. Speriamo che si alzi una preghiera universale per il popolo del Venezuela, affinché possa ritrovare la libertà perduta e uscire dalla carestia nella quale è precipitato a causa di un regime disumano.
Venerdì, 25 gennaio 2019