Categoria:Saggi
Autore:Marta Dell’Asta
Pagine: 240
Prezzo: € 13,00
Anno: 2003
Editore:La Casa di Matriona, Milano
ISBN: 9788887240474
Per comprendere uno degli eventi storici più importanti del Novecento, questo libro è fondamentale. Aiuta a capire come sia avvenuto il crollo dell’Unione Sovietica attraverso il punto di osservazione del dissenso cresciuto al suo interno.
L’autrice ‒ da decenni studiosa del fenomeno per la Fondazione Russia Cristiana di Seriate (Bergamo) ‒ racconta, nei primi due capitoli, come, dopo l’esito della Guerra civile fra Rossi e Bianchi in Russia (1917-1922) seguita alla Rivoluzione bolscevica del 1917, il regime comunista sia riuscito a imporre la “normalizzazione” a tutta la popolazione. Pochi in questo frangente riuscirono a resistere, spesso solo con la propria coscienza.
Le “prime voci clandestine” cominciarono a manifestarsi dopo la morte di Stalin (1953), uscendo allo scoperto con piccole manifestazioni, con le prime riviste clandestine e con quello straordinario fenomeno editoriale fai-da-te che si chiamerà samizdat. Il fenomeno venne represso con violenza dallo Stato, ma non sconfitto, tanto da riuscire ad assumere un profilo internazionale, soprattutto attorno alle figure che saranno i principali leader del dissenso negli anni 1970 e 1980: Andrej D. Sacharov (1921-1989) e Aleksandr I. Solženicyn (1918-2008).
Il libro racconta poi l’epilogo felice di questa storia importante ed edificante con la perestrojka di Michail Gorbacev e la fine dell’URSS nel 1991: un libro ricco di informazioni importanti e di una passione per la verità non comune, oltre che di una grande simpateticità verso questi uomini che, senza alcuna violenza, seppero dare origine alla profonda trasformazione culturale del Paese più totalitario del mondo.
Da tenere in biblioteca per consultazione, adatto a chi vuole capire quel fenomeno importante e ancora poco studiato che è il dissenso interno all’URSS