Corriere della sera di ieri, pag. 26. Monica Ricci Sargentini, giornalista intelligente e coraggiosa, informa che per la 26^ edizione del premio Mtv movie awards, che si terrà a Los Angeles il 7 maggio, non ci saranno più le categorie “miglior attrice” e “miglior attore” nei film e negli spettacoli: il tutto sarà fuso in qualifiche neutre, “best actor in a movie” e “best actor in a show”. “La nostra audience – spiega il presidente di Mtv Chris McCarthy – non vede questi confini tra maschio e femmina”, in linea con una tendenza che già dal 2010 ha soppresso il termine “attrice” in favore di “attore donna”, di fatto così rimuovendo la specificità femminile.
Corriere della sera di ieri, pag. 19. Una egiziana di 15 anni viene data in sposa dalla sua famiglia a un uomo di 25: accade a Torino, non al Cairo, e per questo – su denuncia della stessa ragazza – il Tribunale per i minori la allontana da casa e la affida a una comunità protetta. In non poche comunità presenti in Italia vigono praticate normative familiari e giurisdizioni domestiche che neutralizzano la persona: di esse i media si preoccupano qualche minuto, giusto quando emerge il caso, per poi tornare a interessarsi del nulla.
L’ideologia mette da parte il buon senso in nome del gender, e impedisce di cogliere la sofferenza del reale, che invece esige concreta attenzione. Riusciamo a dire ai media che il loro mondo capovolto non ci piace?