Padre Jean-Pierre de Caussade S.J., Cristianità n. 6 (1974)
L’abbandono alla divina Provvidenza, trad. it. ridotta e riveduta dal p. Enrico Ramière, Edizioni Paoline, 3ª ed., Milano 1955, pp. 181-144.
Se l’azione divina si nasconde quaggiù sotto apparenze di debolezza, è per alimentare il merito delle anime che le sono fedeli , ma il suo trionfo non è meno assicurato.
La storia del mondo non è che la storia della lotta che le potenze del mondo e dell’inferno ingaggiano sin dall’inizio, contro le anime umilmente devote all’azione divina. In questa lotta, tutti i vantaggi sembrano tendere dal lato dell’orgoglio; tuttavia è sempre l’umiltà che trionfa.
La figura del mondo ci è presentata sotto l’immagine di una statua d’oro, di rame, di ferro e di terra. Questo mistero d’iniquità, mostrato in sogno a Nabucodonosor, non è che la confusa riunione di tutte le azioni interne ed esterne dei figli delle tenebre.
Esse sono pure figurate dalla bestia uscita dall’abisso, dall’inizio dei secoli, per far guerra all’uomo interiore e spirituale.
Tutto ciò che accade anche ai nostri giorni non è che la continuazione di questa guerra. I mostri si succedono gli uni agli altri; l’abisso li ingoia e li respinge; esso emette continuamente nuovi vapori.
La lotta cominciata nel Cielo fra Lucifero e San Michele dura ancora. Il cuore di quell’angelo superbo e invidioso è diventato un abisso inesauribile di ogni sorta di male. Egli ha scatenato in Cielo un grande conflitto fra gli Angeli, ed ogni sua cura, sin dalla creazione del mondo, è quella di suscitare sempre fra gli uomini nuovi malvagi che prendano il posto di quelli che inghiottisce l’abisso.
Lucifero è il capo di coloro che non vogliono obbedire all’Onnipotente. Questo mistero d’iniquità non è che il capovolgimento dell’ordine di Dio; è l’ordine o piuttosto il disordine del diavolo.
Questo disordine è un mistero, poiché nasconde sotto belle apparenze mali irrimediabili e infiniti.
Tutti questi empi che, da Caino, a quelli che affliggono adesso l’universo, hanno dichiarato guerra a Dio, sono stati in apparenza dei grandi, dei potenti principi, che hanno fatto gran chiasso nel mondo e che gli uomini hanno adorato.
Ma quest’apparenza sfarzosa non è che un mistero. Essi sono bestie uscite successivamente dall’abisso per sconvolgere l’ordine di Dio.
E quest’ordine, che è un altro mistero, ha sempre opposto loro uomini veramente grandi e potenti che hanno inflitto il colpo mortale a questi mostri. Man mano che l’inferno ne ha vomitati di nuovi, il Cielo ha fatto nascere altrettanti eroi che li hanno combattuti.
La storia antica, sacra e profana, non è che la narrazione di questa guerra. L’ordine di Dio è sempre rimasto vittorioso; quelli che hanno militato dalla sua parte, hanno trionfato con lui e sono felici per l’eternità.
L’ingiustizia non ha mai potuto proteggere i disertori; essa non li ha ricompensati che con la morte e una morte eterna.
Si crede di essere sempre invincibili quando si ha l’empietà per capo. O Dio! Come si può resistere a Voi? Quand’anche una sola anima avesse l’Inferno e il mondo contro di sé, non avrebbe nulla da temere se si abbandonasse all’ordine di Dio.
Quell’apparenza mostruosa dell’empietà armata di tanta potenza, quel capo d’oro, quel corpo d’argento, di bronzo, di ferro, non è che un fantasma di polvere splendente. Una pietruzza ne fa lo zimbello dei venti.
* * *
Quanto è ammirabile lo Spirito Santo nel rappresentare tutti i secoli!
Le rivoluzioni che sorprendono sì fortemente gli uomini, gli eroi che compaiono con tanto strepito e sono come altrettanti astri che roteano sopra gli altri; tanti avvenimenti straordinari; tutto questo non è che un sogno che sfugge alla memoria di Nabucodonosor. Per quanto terribili siano state le impressioni scolpite nella sua mente, al suo risveglio tutto scompare.
Tutti questi mostri non vengono al mondo che per esercitare il coraggio dei figli di Dio. Quando essi sono abbastanza istruiti, Dio dona loro la gioia di uccidere il mostro; indi chiama nuovi atleti sul campo di battaglia.
Questa vita non è che un continuo spettacolo che forma la gioia del Cielo, l’esercizio dei Santi sulla terra e la confusione dell’Inferno.
Tutto ciò che si oppone all’ordine di Dio non serve che a renderlo più adorabile. Tutti i servi dell’iniquità sono schiavi della giustizia e l’azione divina edifica la celeste Gerusalemme con le rovine di Babilonia.
PADRE JEAN-PIERRE DE CAUSSADE S. J.