
Il 9 marzo 2017, a soli 70 anni, รจ morto lo psicologo e psicoterapeuta americano Joseph Nicolosi, fondatore della Thomas Aquinas Psychological Clinic di Encino, in California. La notizia della morte arriva dalla stessa clinica.
Le condoglianze vanno innanzitutto alla moglie Linda e al figlio Joseph Jr. che hanno sempre collaborato con passione e condiviso l’attivitร divulgativa sul tema dell’aiuto alle persone con pulsioni omosessuali indesiderate.
Per chi l’ha conosciuto, non รจ difficile riconoscere che รจ sempre stato serenamente fermo nel presentare e difendere le sue idee e la sua attivitร , oltre che profondamente legato alla sua famiglia, al suo lavoro, ai suoi pazienti e al magistero della Chiesa cattolica.
Nicolosi รจ stato il co-fondatore con Charles Socarides e Ben Kaufman della Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualitร (NARTH), nel 1992.
Egli aveva adottato concetti psicoanalitici e psicodinamici per promuovere un approccio terapeutico volto ad accompagnare e assecondare (mai indurre o forzare) quello che viene chiamato โtentativo di cambiamento dell’orientamento omosessualeโ (Sexual Orientation Change Effort), richiesto dal paziente perchรฉ percepito come indesiderato.
Tale disagio รจ ancora oggi annoverato come disturbo F66.01 dal manuale diagnostico dell’OMS (lโorganizzazione mondiale della sanitร ), nel pieno riconoscimento della soggettivitร e del benessere della persona.
L’interesse primario di Nicolosi era indirizzato alla costellazione dei fattori che conducono alla formazione dellโinclinazione omosessuale maschile. In particolare, egli aveva valorizzato l’idea che padri affettivamente inaccessibili e lontani e madri predominanti, nonchรฉ una relazione di coppia volta primariamente a soddisfare i bisogni della coppia stessa a discapito delle necessitร di espressione emotiva e temperamentale del figlio, sono fattori che tendono a creare una triade relazionale famigliare patologica, un ambiente che aumenta notevolmente le probabilitร che un figlio maschio possa sviluppare un orientamento omosessuale.
Nicolosi ha sempre sostenuto come l’omosessualitร rappresenti spesso psicanaliticamente un sintomo riparativo rispetto a unโidentitร di genere ferita, l’espressione di un disagio con attualizzazione di fantasie e comportamenti caratteristicamente auto-riparativi per il soggetto. Da una frettolosa, imprecisa (e spesso in malafede) lettura del suo pensiero รจ scaturita la dispregiativa definizione di โterapia riparativaโ, quasi egli propugnasse una โriparazioneโ da parte del terapeuta stesso sul paziente che liberamente si rivolgeva allo psicologo a causa di pulsioni omosessuali indesiderate. L’attivismo GBLT l’ha apertamente osteggiato in modo pittoresco e purtroppo anche spesso violento, cercando di impedire che egli potesse esprimere con pacatezza le motivazioni e le valutazioni cliniche maturate nell’arco di decenni di attivitร in California, epicentro dell’omosessualismo mondiale, proprio con uomini insoddisfatti dello stile di vita gay e delle loro tendenze omosessuali, che hanno trovato in lui ascolto, rispetto, sostegno e cura.
In risposta alla millantata dannositร della teoria e della pratica di Nicolosi, molti sostenitori dei diritti gay hanno lottato e lottano per silenziare e far vietare dalla legge la cosiddetta terapia riparativa, umiliando e silenziando tutti coloro i quali hanno beneficiato dell’aiuto di Nicolosi e del gruppo di terapeuti che a lui si sono ispirati. Attualmente in cinque Stati americani sono state votate, su pressione della lobby GBLT, leggi che impediscono l’approccio โriparativoโ sui minori. Rimane il fatto che per gli adulti, ad oggi, la clinica di Encino e molti specialisti afferenti al NARTH e alle associazioni per la libertร di cura, continuano a esercitare il diritto di rispondere alle richieste di aiuto di persone che sperimentano pulsioni omosessuali indesiderate.
Per Joseph Nicolosi, un uomo trasparente e onesto che ha portato avanti con determinazione e serena costanza la sua professionalitร al servizio del bene, oltre alla richiesta di preghiera, un atto sarebbe dovuto: la lettura con mente serena e aperta di ciรฒ che lui ha veramente detto, scritto e operato.
E’ auspicabile perciรฒ che in tanti leggano i suoi testi. Tra i tanti citiamo Omosessualitร : una guida per i genitori, scritto con la moglie Linda, e il piรน recente da lui redatto e tradotto in italiano sempre da Sugarco, nel 2010, Identitร di genere. Manuale di orientamento.
In un’epoca di confusione, irragionevolezza, superficialitร e slogan urlati, si tratta di testi sensati e articolati, scritti nel rispetto per il principio di realtร e per i pazienti che egli ha sempre dimostrato.
Chiara Atzori
