Cassazione/ Gandolfini: “Figlio di due madri ennesimo risultato di giurisprudenza creativa”
“Il diritto di famiglia continua ad essere sfasciato dalla giurisprudenza creativa applicata da alcuni giudici. Dopo che il Tribunale di Trento ha benedetto l’utero in affitto sfruttato all’estero, una delle sezioni della Cassazione ha dato ieri il via libera per l’iscrizione all’anagrafe di un bambino come “figlio di due donne”, una delle quali ha concepito il piccolo con fecondazione eterologa in Gran Bretagna”, Così Massimo Gandolfini, presidente del Family Day.
“In questo modo i giudici legittimano una pratica considerata illegale in Italia (coppie delle stesso sesso non possono accedere all’eterologa) che alimenta il turpe mercato del seme e della selezione eugenetica dei donatori; aboliscono a colpi di sentenze ‘madre’ e ‘padre’; permettono che sia programmato un bambino orfano del papà fin dal suo concepimento e che sia aggirata la normativa italiana tramite un turismo riproduttivo fuori controllo. I pronunciamenti dei giudici non potranno mai cancellare il fatto che di madre ne esiste una sola e che il padre non potrà mai essere abolito per legge”, prosegue Gandolfini.
“Chiediamo ancora una volta che la Cassazione si riunisca a sezioni riunite per pronunciarsi con una parola univoca su questi casi, rispettando la legge italiana e non quella di altri ordinamenti”, conclude il presidente del Family Day.
Roma, 16 giugno 2017
Comitato Difendiamo i Nostri figli