Mons. Robert J. Dwyer, Cristianità n. 28-30 (1977)
Il documento che presentiamo ai lettori in una nostra versione – già ripreso in Italia sul mensile sì sì no no, Grottaferrata (Roma) maggio 1977, anno III, n. 5 – è una lettera diretta al Sommo Pontefice da S. E. Rev.ma mons. Robert J. Dwyer, già arcivescovo di Portland nell’Oregon (Stati Uniti), morto all’età di sessantotto anni il 24 marzo 1976.
Tale lettera – trascritta su molte riviste in tutto il mondo di lingua inglese, e ultimamente su Christian Order, Londra settembre 1977, anno XVIII, n. 9, pp. 516-533 – aiuta a dare corpo alla contrastata nozione di «autodemolizione» della Chiesa, che, per quanto di paternità del regnante Pontefice, è in concreto avversata da un unanimismo, artificiale e sostanzialmente falsificante, «pieno di speranza».
La lettura di questo terribile testo richiama alla memoria una drastica dichiarazione, attribuita a S. E. Rev.ma mons. Francisco Maria da Silva – l’arcivescovo di Braga, in Portogallo, scomparso all’età di sessantasette anni il 14 aprile 1977 -, secondo cui «sono già stati fatti dieci anni di esperienze nella Chiesa, e queste esperienze sono fallite. La Chiesa deve ritornare ai tempi preconciliari. Il Concilio ha seminato vento e raccoglie tempesta» (cfr. ANDRÉ LAFORGE, Revue de la Presse, in Cices, bullettin du Cercle d’Information Civique et Sociale. Parigi 1-2-1977, n. 208, p. 8).
Una testimonianza fedele dell’«autodemolizione»
SITUAZIONI CRITICHE NELLA CHIESA DEGLI STATI UNITI
A Sua Santità
Papa Paolo VI
Città del Vaticano
Santità,
questo è un rapporto a Vostra Santità su situazioni critiche nella Chiesa, negli Stati Uniti di oggi.
I. AUTORITÀ PONTIFICIA E MAGISTERO DELLA CHIESA
La disubbidienza, affiorata per la prima volta quando venne pubblicata l’Humanae vitae, costituisce oggi una nota visibile della Chiesa americana.
Il movimento pubblico di dissenso è stato guidato da membri delle facoltà teologiche della Università Cattolica d’America. Secondo un atteggiamento diffuso e ostentato, ignorare la Santa Sede e il Vicario di Cristo è considerato non solo possibile, ma anche doveroso.
La mancanza di unanimità a sostegno del Magistero è generale, L’attacco iniziale, come vostra Santità ricorderà, si è scatenato all’epoca della Humanae vitae ed è venuto aumentando. Il Catechismo olandese ha avuto un effetto gravemente demolitore.
Predomina il legalismo, e la lotta che si è accesa attorno al concetto di infallibilità è sfociata nella falsa idea secondo cui ogni pronunciamento pontificio, se non è stato definito solennemente come infallibile, è per ciò stesso fallibile, o peggio, fallace.
Per esempio, nella dichiarazione nota come dichiarazione di Windsor – redatta dalla commissione cattolico-anglicana per l’Eucaristia -, è stato sollevato il dubbio sulla autorità pontificia del decreto di Papa Leone XIII circa la invalidità delle ordinazioni della Chiesa anglicana. Gli anglicani e anche alcuni cattolici (specificamente membri di detta commissione) hanno preso posizione a favore della validità.
Questa legalismo è forte nella Chiesa americana. Sono stati tenuti corsi nei quali il Papa viene descritto come alla base di un triangolo – «un servo del popolo» -, e si pone sempre l’accento sulla autorità «orizzontale». Il Vicario di Cristo non viene collocato al vertice del triangolo, dove Cristo lo ha posto. Questi corsi vengono patrocinati soprattutto dagli uffici diocesani per l’educazione e dalla sezione per l’educazione della Conferenza Cattolica degli Stati Uniti.
Inoltre ai ragazzi, in molte scuole elementari, istituti superiori, facoltà universitarie, e particolarmente nei seminari, non si insegna che il Magistero della Chiesa è l’autorità ultima. I modernisti e gli idealisti hanno ridotto il Santo Padre a un funzionario che presiede o a un «presidente del consiglio».
La sacra e divina nomina di Pietro è ignorata, così come il carattere soprannaturale della funzione del Papa. Non da parte di tutti, grazie a Dio, ma da parte di troppi che stanno tentando di conquistare i posti di comando.
Un attacco indiretto contro il Santo Padre viene condotto anche attraverso un continuo e dannoso attacco contro la Curia.
Semplicemente ignorando le direttive del Magistero, dilazionando e venendo a compromessi, esiste ed è in aumento una generale mancanza di ubbidienza in coloro che vorrebbero spogliare la Chiesa del suo carattere mistico e soprannaturale.
C’è una rinascita del modernismo e dell’umanesimo laico, entrambi fortemente contrari alla ubbidienza alla autorità, sostenuti e appoggiati in ogni occasione dalle posizioni scandalose di «teologi» che scrivono e parlano in modo contrario al dogma e alla morale, come padre Charles Curran, padre Gregory Baum, padre Eugene Kennedy e fra’ Gabriel Moran, e altri che vengono costantemente citati sia dalla stampa cattolica che da quella laica. Molti errori sono diffusi da coloro che tengono rubriche su giornali, i cosiddetti columnists.
I laici fedeli sono sempre più scoraggiati e confusi perché costoro non sono né rimproverati né censurati.
Padre Raymond Brown, che parla della Immacolata Concezione e della resurrezione in termini tali da autorizzare la stampa laica a dire che egli crede che «queste cose dovrebbero essere ristudiate» e, naturalmente, a concludere che nutre «dubbi» in proposito, è stato perfino invitato a Roma a tenere una conferenza a vescovi. Questo, Santità, costituisce un grave scandalo per molti.
Che cosa devono pensare anche i vescovi quando un uomo che mette in discussione la Immacolata Concezione (in un modo abile e circospetto) e la risurrezione corporea di Gesù Cristo, è chiamato a istruire vescovi? La situazione della Chiesa in America è tale che i diffusori di idee moderniste vengono elevati a posizioni dalle quali influiscono sui vescovi. È scoraggiante, per dire il meno, per quanti amano Santa Madre Chiesa, e desiderano seguire il suo insegnamento tradizionale.
Padre Raymond Brown è stato mandato a Roma dalla conferenza episcopale degli Stati Uniti. Questo, Santità, dice moltissimo sulla condizione della Chiesa negli Stati Uniti. La sua teologia è intrisa di modernismo. La sua autorevolezza è riconosciuta ed esaltata da alcuni, perfino da coloro che sono costituiti in autorità.
Istruzioni in occasione delle udienze pontificie
Soltanto pochi giornali cattolici riportano le istruzioni che date ai fedeli in occasione delle udienze generali. Molti non le pubblicano neppure. Se la stampa diocesana non trasmette il vostro insegnamento, Santo Padre, come potranno i laici essere formati secondo il pensiero del Magistero? Non si potrebbe fare qualcosa in proposito, attraverso una vostra direttiva?
II. LA CONFERENZA CATTOLICA DEGLI STATI UNITI (USCC) E LA CONFERENZA NAZIONALE DEI VESCOVI CATTOLICI (NCCB)
In questo momento critico nella vita della santa Chiesa cattolica, quando la unità e la santità necessitano di essere messe in evidenza e rafforzate, e i vescovi hanno bisogno di sentire il vivo sangue di Gesù Cristo sgorgare direttamente dal cuore, la Cattedra di Pietro, la Conferenza Cattolica degli Stati Uniti e la Conferenza Nazionale dei Vescovi Cattolici sono diventate una sorta di supergerarchia, che separa i vescovi dal loro Capo.
Questi due organismi, che operano per mezzo di burocrati inamovibili, vanno assumendo una crescente importanza e un ruolo sempre più dominante nella Chiesa d’America. Non pare che questi organismi, costituiti con tanta speranza e ottimismo, abbiano conseguito le finalità originarie. Invece di facilitare e agevolare i legami tra i vescovi e Roma, al cui servizio sono destinati, sembrano avere indebolito questi stessi legami.
Comunque, il problema sorto è il seguente: i funzionari di questi organismi collegiali hanno assunto la veste di portavoce dei vescovi d’America. Spesso, per esempio, il segretario generale sia della USCC che della NCCB, mons. James S. Rausch, esprime le sue opinioni personali su un argomento, ma queste sono riportate dall’apparato burocratico sotto forma di notizie comunicate ai mass media. Gli organi di stampa e le stazioni televisive interpretano allora le considerazioni di mons. Rausch in modo da farle sembrare come il punto di vista ufficiale dei vescovi della Chiesa.
Anche i membri delle diverse commissioni rilasciano dichiarazioni e danno l’impressione di rappresentare in questo modo la Chiesa. Il reverendo Patrick Sullivan, della commissione per le comunicazioni, parlando per una rete televisiva all’inizio di quest’anno, ha detto: «Va sempre più affermandosi tra i teologi l’opinione secondo cui il diavolo come persona non esiste». Padre Sullivan non ha precisato il valore della sua presa di posizione, e siccome il tema della discussione era il film L’esorcista, gli ascoltatori sono stati lasciati con l’impressione che questa «opinione che va sempre più affermandosi tra i teologi» sia quella ufficiale. Quando uomini come questo, che rappresentano l’ufficio nazionale, parlano in pubblico in tale maniera, procurano gravi danni e confondono i fedeli.
Pensando che le considerazioni di padre Sullivan sono state espresse poco dopo che voi, Santità, avevate riconfermato l’insegnamento della Chiesa su Satana e sul potere del male, potete ben capirne l’effetto e la situazione attualmente esistente. Le opinioni del Vicario di Cristo non contano molto.
I membri dell’apparato burocratico della USCC e della NCCB operano in modo autocratico
I membri dell’apparato burocratico vengono assunti o nominati dalla USCC e dalla NCCB, non vengono scelti per le loro funzioni dall’insieme dei vescovi, e diventano autonomi operatori politici e portavoce della Chiesa. La funzione del vescovo (sia individualmente che collettivamente) è sminuita e il suo insegnamento autoritativo vanificato. I vescovi sono sopraffatti dai preti, che sono fin troppo desiderosi di dirigere il corso della politica nazionale, in modo palese od occulto, per tutta la Chiesa degli Stati Uniti.
In un paese, vasto come gli Stati Uniti, turgido e diviso da opinioni diverse, è molto facile per i modernisti assumere il controllo della situazione.
La stampa cattolica liberale riferisce che nell’ultimo anno l’avvicendamento del potere, con la nomina di dieci nuovi vescovi liberali e la promozione di altri sette vescovi della stessa tendenza a incarichi più elevati, gioca a favore delle posizioni liberali, con il pretesto che la Santa Sede ha in vista l’avvicinamento pastorale alla società. Tutto questo dà certamente l’impressione che solo i liberali possano promuovere l’avvicinamento pastorale, e non quei vescovi fedeli che seguono gli insegnamenti del Santo Padre e del Magistero.
L’apparato dell’ufficio nazionale detiene un grande potere nel promuovere nomine vescovili e anche per funzioni più elevate, secondo il suo punto di vista e il suo pensiero.
Ordini dei Santo Padre ignorati
Il rito del battesimo che Voi, Santità, avete personalmente corretto nel 1973 e ordinato di fare ripristinare con le vostre correzioni, è stato completamente ignorato dall’ufficio nazionale. Il rito precedente, non corretto, continua a essere diffuso, con tutti i suoi errori, accanto al rito ufficiale, approvato. Questa è una deliberata infrazione dei vostri ordini. E non è dovuta a mancanza di tempo. I membri dell’ufficio continuano a stampare altro materiale pieno di dottrine moderniste molto pericolose.
Molti insegnano che il battesimo è soltanto un inserimento nella comunità cristiana. In moltissimi luoghi, seminari compresi, non si insegna che lo scopo del sacramento è quello di cancellare il peccato originale.
Lo spirito di ubbidienza è carente e le nuove concessioni riguardanti materie come la confessione, recentemente disposte dalla Santa Sede, vengono distorte perfino sulla stampa diocesana.
Quando venne diffusa la direttiva sulla confessione, i giornali dedicarono ampio spazio alla confessione comunitaria.
Infatti, la confessione comunitaria, nonostante le vostre restrizioni, fu presentata in termini tali da suscitare la impressione della sua liceità. Soltanto un lettore bene informato e dotato di spirito critico avrebbe potuto capire che la confessione comunitaria è riservata a circostanze straordinarie.
In realtà alcuni preti, ignorando i loro Ordinari, continuano a usare la confessione comunitaria. Il laicato resta in uno stato di confusione.
Si dice agli studenti che la confessione non è necessaria, e che l’assistenza alla Messa non è più obbligatoria. Si diffondono sempre più notizie relative a preti e a religiosi che insegnano agli studenti che non è necessario assistere alla Messa la domenica e nelle feste di precetto. Siccome i rapporti sessuali prematrimoniali, l’omosessualità e il non assistere alla Messa non sono più considerati peccati, ci sarebbe ben poco da confessare sulla base di norme stabilite da un gran numero di ecclesiastici e di suore.
Alcuni vescovi, negli Stati Uniti, sono venuti a compromessi, Santità, sulla vostra direttiva che prescrive la confessione prima della prima comunione. I vescovi cedono spesso alle pressioni dei direttori e del personale dei loro uffici diocesani per l’educazione, che sostengono l’idea di finirla con la confessione prima della prima comunione.
L’ufficio nazionale della USCC e della NCCB non ha aiutato a chiarire la materia, ma sembrerebbe quasi che, deliberatamente, presenti la questione in modo tendenzioso, per adattarla alla sua interpretazione di quanto si deve credere.
Comunicazioni della Santa Sede
Le vostre comunicazioni, Santo Padre, vengono pubblicate in forma distorta, molto tempo prima che i vescovi ne ricevano una copia.
Personalmente ho ricevuto telefonate di qualcuno che, su molti argomenti critici relativi ai sacramenti, alla fede e alla morale, mi chiedeva: «Può essere vero?»; e io ero costretto a rispondere: «Non lo so. Non ho visto il materiale originale».
Abbastanza spesso, questo materiale proveniva da fonti di informazione anonime.
Santità, non sarebbe possibile che i singoli vescovi vedano il materiale concernente punti vitali di fede e di morale, prima che sia comunicato alla stampa e a tutti gli altri mezzi di informazione?
Stando così le cose, i fedeli sono frastornati e disturbati da molti insegnamenti e da informazioni contraddittorie.
«Segni di speranza»
L’arcivescovo Jean Jadot, in una recente intervista, ha rimproverato coloro che non vedono «speranza» per la Chiesa negli Stati Uniti, e ha detto che sono «pessimisti».
Ho cercato a lungo e seriamente, Santo Padre, insieme a quanti amano Santa Madre Chiesa come Corpo di Cristo. Né io né loro riusciamo a vedere la situazione da un tale punto di vista pieno di speranza.
In un recente notiziario, si dice che il nunzio apostolico, arcivescovo Jean Jadot, nutre «speranza» per la Chiesa negli Stati Uniti. Non so da chi il nunzio abbia ottenuto questa informazione, ma la sua esattezza può essere messa seriamente in dubbio. I laici, quelli che sono ancora ansiosi di essere fedeli al Magistero della Chiesa, sarebbero i primi a dirvelo.
III. EDUCAZIONE
Da parte dei membri della commissione per l’educazione della USCC viene fatto uno sforzo costante per diluire l’insegnamento cattolico attraverso la introduzione di letture e di suggerimenti contrari all’insegnamento del Magistero.
Il Direttorio catechistico nazionale fu salvato per la Chiesa d’America soltanto dalla diligenza di singoli sacerdoti e vescovi.
Il vescovo ausiliare di Chicago William McManus, presidente della NCCB per l’educazione religiosa, e il vescovo ausiliare della arcidiocesi di Saint Paul e Minneapolis Raymond Lucker, tentarono di sopprimerlo al congresso catechistico internazionale di Roma del 1971. Un componente del loro gruppo, il reverendo William Tobin, ha perfino lasciato il sacerdozio e si è sposato in una chiesa protestante.
L’ufficio nazionale per l’educazione religiosa condusse una lunga battaglia contro la approvazione del documento dottrinale dei vescovi Insegnamenti fondamentali della dottrina cattolica, redatto sulla base del Direttorio catechistico nazionale. Essendo fallito nel suo intento, presentò ai vescovi una lettera pastorale intitolata Insegnare come Gesù, che chiaramente diluiva la ortodossia della Chiesa. Dopo la votazione e la approvazione da parte dei vescovi di entrambi i documenti, i liberali fecero il tentativo di diffondere soltanto Insegnare come Gesù e di scartare Insegnamenti fondamentali. Questa è la strategia per scavalcare la ortodossia e favorire il modernismo.
La USCC stese il primo abbozzo di Insegnamenti fondamentali della dottrina cattolica, abbozzo tanto orribile che, anche dopo un breve tempo di studio (che per l’occasione era stato concesso ai vescovi), apparve chiaramente che la sua accettazione da parte dei vescovi avrebbe significato una abdicazione dalle loro responsabilità.
Un altro esempio del modo in cui i modernisti dell’ufficio nazionale hanno assunto le responsabilità dei vescovi è il recente studio Sussidio per gli insegnamenti fondamentali della educazione religiosa cattolica, pubblicata dall’ufficio nazionale. Vi si raccomandano libri di autori, le cui idee e filosofie i vescovi si erano battuti per escludere dall’insegnamento cattolico all’epoca della pubblicazione di Insegnamenti fondamentali.
Stiamo rapidamente diventando una nazione di maniaci sessuali, e la Chiesa non sta combattendo su questo fronte con sufficiente forza e convinzione. La Chiesa ha perso molto della sua influenza benefica in America a causa di molti componenti delle commissioni diocesane per l’educazione e a causa della introduzione di programmi di educazione sessuale amorali, se non addirittura immorali, come Programma per divenire persona.
I testi di religione umanistica hanno un ruolo importante nel programma di educazione sessuale che porta al relativismo morale. È largamente diffusa una falsa dottrina sulla coscienza: tale dottrina afferma la superiorità assoluta della coscienza e fa di ogni uomo il giudice di se stesso. L’etica della situazione dilaga e non si tiene conto che la Chiesa insegna che alcune cose sono sempre cattive in ogni tempo e in ogni situazione.
Questi atteggiamenti sono così consistenti e persistenti da accreditare l’ipotesi della esistenza di qualche cosa di simile a una cospirazione per corrompere la dottrina e la morale. Lo sforzo poderoso, chiaro ed esplicito, ha reso evidente, per quanti vogliono aderire al Magistero della Chiesa, che si tratta di una campagna condotta in modo deciso e bene organizzata.
Questo sforzo è tanto poderoso e consistente che il laicato, in grande parte diseducato, è piombato nella confusione e nella apatia. La grande protesta originaria del laicato venne sommersa nel ridicolo da parte dei preti e delle suore che sostenevano la «nuova teologia» o modernismo. I genitori sono stati intimiditi e umiliati, o ignorati. Solamente qua e là, nella vasta comunità degli Stati Uniti, qualche vescovo ha ascoltato le proteste dei genitori e li ha sostenuti. I tentativi fatti dai vescovi per risolvere il problema hanno comunque incontrato una molto diffusa ribellione da parte dei preti e delle suore.
Molti libri di testo di uso comune non mettono in evidenza la posizione soprannaturale del Papa nella Chiesa, come Vicario di Cristo e successore di Pietro; né fanno capire che ai suoi insegnamenti a tutta la Chiesa, in materia di fede e di morale, bisogna aderire secondo la sua «manifesta mente e il suo manifesto pensiero».
Il Papa è considerato semplicemente come il capo della Chiesa. Molti affermano che tutto ciò che il Santo Padre deve fare consiste nel dare espressione al consenso della Chiesa, in modo da fare apparire che la dottrina vie ne dal basso e non dall’alto; il Papa esegue semplicemente ciò che proviene dal popolo. Questa è la «nuova democrazia» che deve essere promossa nella Chiesa.
L’aspetto soprannaturale della posizione del Santo Padre è considerato secondo l’ottica del naturalismo e dell’umanesimo laico.
L’Università Cattolica d’America
Il tenore della lealtà di alcuni docenti, specie di quelli che insegnano teologia morale, può essere opportunamente esemplificato, Santità, dal fatto di cui siete a conoscenza, quando tanti preti firmarono la dichiarazione contro la Humanae vitae, con padre Charles Curran, che svolgeva la parte di guida e di portavoce, e che più tardi ha scritto un libro terribilmente dannoso.
Io fui uno di quelli che, a quel tempo, si dimisero dal consiglio di amministrazione.
Lo scandalo consiste nel fatto che questi uomini non sono mai stati rimproverati o costretti a lasciare il loro posto. Ciò ha condotto alla contusione morale ed è stato, in larga misura, causa del continuo deterioramento del rispetto dovuto alla posizione del Santo Padre nella Chiesa, e di una sostanziale indifferenza verso l’ubbidienza tra il clero e i religiosi negli Stati Uniti.
I conferenzieri dei seminari di studio insinuano, ma non arrivano mai a dichiarare in modo diretto e pubblicamente che l’ubbidienza dovuta al Papa è superata.
Un membro di una confessione protestante riferì che uno «studioso» della Chiesa episcopaliana aveva detto recentemente a un giornalista: «Nessun cattolico crede più alla infallibilità del Papa. Parlo continuamente con molti preti e suore. Non ci credono».
Quando il giornalista protestò, dicendo di essere cattolico e di seguire il Magistero, la risposta fu: «Siete in minoranza. E, se non è cattolico, perchè non sono scomunicati quanti negano la infallibilità del Papa?».
Questo pastore episcopaliano giunse a dire al giornalista che la fede cattolica cambia «con la fede dei fedeli», insinuando che presto questa gente influirà sul mutamento della dottrina e del dogma della Chiesa.
I capi e gli insegnanti nella Chiesa cattolica stanno venendo a compromessi
a. Sulla autorità del Papa e del Magistero.
b. Sulla divinità di Cristo e sulla sua presenza reale nella Eucaristia.
c. Sulla Vergine Maria e sulla sua posizione nella Chiesa (nonostante la eccellente lettera pastorale su Maria, pubblicata dai vescovi degli Stati Uniti).
d. Sulla inerranza della Scrittura.
e. Sulla morale: l’omosessualità è largamente ostentata. Molti vescovi non offrono una guida intransigente e sicura, mentre, nello stesso tempo, il famoso protestante evangelico Billy Graham riferisce che i cattolici si radunano attorno a lui e alle; sue crociate.
f. Attraverso questa educazione adulterata vi è una continua erosione di fede e si viene a compromessi con quanto è secolare e volgare nella musica e nel culto della Chiesa.
Scuole elementari e superiori
Per l’insegnamento della religione vengono raccomandati testi carenti, che mostrano la influenza del Catechismo olandese e trasformano la teologia in rivelazione «progressiva», in atteggiamenti mondani e in falso insegnamento sulla coscienza, che porta a un giudizio individuale.
Seminari
Le gravi condizioni dei seminari negli Stati Uniti sono ampiamente note.
I candidati al sacerdozio seri cercano, per la propria formazione, le poche scuole rimaste fedeli in America o in Europa.
La disciplina nei seminari è stata in grande parte sostituita dalla permissività. In alcuni seminari si consente, quando non si incoraggia, che i candidati al sacerdozio diano «appuntamenti» alle ragazze.
La teologia tradizionale, scolastica, è stata sostituita da una rivelazione «progressiva». I professori con idee ortodosse vengono dimessi dalle facoltà.
La psicologia comportamentista ha sostituito la profonda analisi spirituale del carattere.
In una lettera pubblicata da poco, un sacerdote appena ordinato ha scritto della sua recente formazione in seminario: «Alcuni preti (non tutti) scoraggiavano la devozione eucaristica. Alcuni di noi lottarono per ottenere la benedizione e la adorazione una volta al mese. La partecipazione era inferiore al 20% dei seminaristi. Gli studenti più liberali disprezzavano questa pratica come devozione stravagante.
«I libri di testo sono spesso basati sul Catechismo olandese».
Il sacerdote riferì che i professori vestivano abiti civili e uno solo indossava la talare in chiesa.
Il risultato di questo clima e della assenza di una guida ispirata da parte dei professori nei seminari, ha spinto molti giovani ad abbandonarli con disgusto. E questo succede in un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno di sacerdoti.
Università cattoliche e istituti di studi superiori
Durante gli ultimi nove anni, molti istituti di studi superiori e università di primo piano negli Stati Uniti hanno rinunciato alla qualifica cattolica per assumere quella laica. Questo è avvenuto soprattutto per potere ottenere sovvenzioni governative. Comunque, queste scuole avevano quasi completamente perduto il loro carattere cattolico.
Abortisti di fama sono stati invitati a parlare in famosi e antichi bastioni della fede come Notre Dame. Oratori sulla paternità pianificata sono stati bene accolti.
Una di queste università cattoliche degli Stati Uniti ha conferito, questa primavera, la laurea honoris causa a una delle più famose esponenti abortiste del paese. Questo ha scandalizzato i fedeli di tutto il paese.
Si insegnano teologie di tutti i tipi. Le lezioni di religione sono, in molti casi, una burla. Sono peggiori di quelle degli eretici e possono essere definite come apertamente immorali. La documentazione opportuna sul tema è reperibile nel materiale dei corsi di studio.
Sono pochi gli studenti licenziati in queste scuole che conservano la fede: un fatto che parla da solo.
IV. LA LITURGIA E LA COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA LITURGIA INGLESE (ICEL)
Santità, voi avete rimproverato opportunamente e con decisione gli innovatori dei canoni della Messa.
Esiste, comunque, un movimento deciso e forte, all’interno della commissione per la liturgia della NCCB e della USCC, che opera con l’intenzione di trasformare la Messa, dalla sua forma tradizionale ed essenziale di Sacrificio, in quella di cena amicale e comunitaria.
Il linguaggio svirilizzato della stessa liturgia dà l’opportunità di tradire il grande, mistico, riverente timore e l’aspetto sacrificale con cui Nostro Signore rivestì il maggiore di tutti i tesori cattolici.
La traduzione della ICEL, per esempio, ha fatto, questo:
Le parole latine, come sapete, sono:
«[…] offriamo alla tua maestà divina […] la vittima pura, santa e immacolata, pane santo della vita eterna e calice dell’eterna salvezza».
Questa è la traduzione della ICEL:
«[…] offriamo alla tua sacra maestà la vittima santa, pane di vita eterna e calice dell’eterna salvezza».
Ancora, la versione latina:
«Con spirito umile e cuore contrito ti preghiamo di accoglierci, o Signore, e di fare che il nostro sacrificio venga compiuto oggi alla tua presenza in modo da essere da te gradito».
E la versione della ICEL:
«Signore Dio, noi ti chiediamo di riceverci e di gradire il sacrificio che ti offriamo con cuore umile e contrito».
All’offertorio, l’originale latino recita: «Orate fratres, ut meum ac vestrum sacrificium acceptabile fiat […]» Qui si pone in evidenza la chiara distinzione tra il sacrificio ministeriale del sacerdote e il sacrificio del popolo. Comunque, nella versione inglese questa distinzione è eliminata con le parole: «Pregate fratelli, perché il nostro sacrificio […]». Questa traduzione sembra rivelare la mentalità protestante a proposito del sacerdozio ministeriale.
Alla consacrazione, nell’originale latino, dopo le parole: «Hoc facite in mei commemorationem», sono aggiunte le parole «Mysterium fidei», che si riferiscono alle precedenti, significando il mutamento del pane nel Corpo di Cristo e il mutamento del vino nel Sangue di Cristo. Poi seguono le parole: «Mortem tuam annuntiamus Domine, et tuam resurrectionem confitemur, donec venias».
Nella traduzione inglese, dopo le parole «Fate questo in memoria di me», si dice: «Proclamiamo il mistero della fede: ». Questa traduzione, con i due punti alla fine [:], significa, per il lettore, che il mistero non è il mutamento del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo, ma la morte, la resurrezione e la venuta di Cristo.
Questa arbitraria manomissione del linguaggio della Messa ha scandalizzato molti fedeli e sacerdoti, che si sono rifiutati di usare la versione inglese del testo e, di conseguenza, un buon numero di fedeli prova oggi avversione per il nuovo Ordo per se.
Molti hanno perfino smesso di andare a Messa, per il fatto che alcuni preti ultraconservatori avevano detto loro che la nuova traduzione è invalida.
Santo Padre, per salvare questa gente alla Chiesa e ai sacramenti, sembrerebbe consigliabile autorizzare l’uso della Messa tridentina fino al momento in cui possa essere preparata una traduzione inglese fedele all’originale.
Posizione autoritativa della ICEL
Quando uno studioso, preoccupato, avvicinò il cardinale John Krol di Filadelfia, presidente della NCCB, a causa della infelice traduzione, il cardinale Krol dichiarò di non avere potere di censura sull’operato della ICEL.
Sappiamo che questo non è tecnicamente vero, tuttavia le cose sono andate così. Secondo l’accordo esistente tra la ICEL e la conferenza nazionale dei vescovi di lingua inglese – come pubblicato su Notitiae -, le conferenze nazionali dei vescovi non sono obbligate ad accettare la traduzione della ICEL, se vi riscontrano errori o se non vogliono. Le autorità della commissione per la liturgia, tuttavia, hanno scavalcato i vescovi, inviando direttive sulle parole da stampare in neretto o in rosso. La ICEL ha ottenuto una autorità magisteriale in materia liturgica di fatto e in pratica, anche se non di diritto.
V. L’ASSOCIAZIONE BIBLICA D’AMERICA
Questa associazione è dominata da teologi, ma non certo da quelli che si occupano profondamente della vera esegesi. I «teologi», considerati come studiosi della Bibbia, usano il metodo storico-critico nello studio della Scrittura e sembrano ignorare completamente la inerranza dei sacri testi.
I singoli teologi interpretano la Scrittura secondo canoni puramente protestantici, accettando le idee del modernismo, dell’idealismo e del relativismo.
Essi sono impegnati nella «demitizzazione» della Scrittura, e insinuano o propongono l’idea del fondamento mitico della Bibbia (altrimenti, come sarebbe possibile demitizzarla?), e il peggio è che vanno pubblicando le loro opinioni senza curarsi di sottoporle a una supervisione autoritativa, e così confondono ulteriormente le idee di laici, preti, religiosi, e, sfortunatamente, di alcuni vescovi.
Tutto questo ha inferto un colpo pericoloso all’insegnamento cattolico tradizionale autentico e suona sprezzante nei confronti del Magistero.
I documenti del Vaticano II nominano i teologi e la teologia una o due volte: autodefinendosi teologi, costoro si pongono come guide dell’insegnamento e della fede della Chiesa.
VI. IL MOVIMENTO PENTECOSTALE
Questo, senza dubbio alcuno, rappresenta uno dei movimenti più pericolosi nella Chiesa americana contemporanea.
I pentecostali vorrebbero, a quanto sembra, separare lo Spirito Santo da Cristo. Vorrebbero fare del battesimo dello Spirito Santo un sacramento separato, ignorando il sacramento della cresima a tutti gli effetti pratici.
Ciò ha portato a un nuovo tipo di ecumenismo, che pone i singoli cattolici in una atmosfera tipicamente protestantica, nascondendo e minimizzando la natura soprannaturale della Chiesa istituzionale, sì che i capi del movimento pentecostale protestante sono più attraenti, ai loro occhi, del Papa e del Magistero della Chiesa.
Si afferma che alcuni, grazie al movimento pentecostale, sono diventati più ferventi nella pratica della loro fede, ma di fatto si sviluppa un tipo di rapporto con Dio completamente soggettivo.
Il movimento ha le sue radici in un pericoloso entusiasmo e la causa del suo successo va ricercata nella tiepidità e nella mancanza di guida spirituale di molti ecclesiastici, dei quali si può dire, a ragione, che hanno svolto le loro sacre funzioni in un modo ritualistico. Anche i doveri amministrativi, pressanti e più complicati di prima, hanno assorbito le attività di troppi preti, a scapito del fervore spirituale.
VII. SCISMA NELLA FEDE
Santità, conoscete la storia del Vaticano II. Lo Spirito Santo trionfò, proteggendo la Chiesa e le sue dichiarazioni da quanti avrebbero voluto imporre un corso diverso.
Ma, quando si intende cambiare la situazione a tutti i costi, una via si trova. «Non abbiamo avuto la meglio in Concilio, e così realizzeremo il contenuto dei documenti in modo da raggiungere il nostro fine». Coloro che intendono trasformare la Chiesa nell’umanesimo laico hanno più volte manifestato apertamente questo programma.
Lo «spirito del Vaticano II» è il ritornello di quanti rifiutano di accettare il significato letterale dei documenti.
Il documento sulla coscienza, che tratta della libertà religiosa, specialmente in quei paesi in cui i governi negano tale libertà religiosa, è stato interpretato e usato come mezzo per conferire diritti soggettivi e individuali per giudicare ogni situazione. Ogni persona può giudicare le situazioni secondo la propria coscienza, Ciò costituisce una aperta accettazione dell’etica della situazione.
L’influenza di Emanuele Kant e dei suoi seguaci domina.
Le parole tradizionali usate in senso cristiano sono state spogliate del loro significato storico. Fraternità è usato per sostenere una comunità orizzontale. L’Eucaristia è diventata una «agape, banchetto o festa», che simboleggia la fratellanza umana.
Coloro che vogliono comunicarsi si affollano alla balaustra con abiti di ogni genere, dai pantaloncini corti fino quasi ai costumi da bagno. Alcuni pastori sembrano detestare l’idea di condannare questa mancanza di rispetto per la santa casa di Dio.
Una musica jazz, con note allegre, accompagna coloro che si accostano all’altare di Nostro Signore. La comunione è spesso distribuita da laici nelle chiese delle città, non nelle missioni più lontane.
I vescovi americani hanno proibito la comunione in mano. In pratica avviene che preti ostinati e disubbidienti la distribuiscano in mano.
Molti bambini non fanno più genuflessioni. Anche molti adulti non si genuflettono. Vagano nella chiesa e si siedono sulle panche senza compiere il minimo gesto di riconoscimento per Nostro Signore presente nel tabernacolo.
La presenza reale non viene messa in evidenza. La santità suprema del sacramento benedetto è stata relegata all’ultimo posto.
Il pane e il vino sono stati troppo spesso assunti a rappresentare esclusivamente «il lavoro delle mani dell’uomo».
Quanti intendono conservare l’insegnamento autentico, letterale e fedele del Magistero sono troppo spesso ridicolizzati e considerati come pessimisti e seminatori di discordia, gente che non si vuole aggiornare.
Il culto devoto e autentico di Gesù Cristo salvatore e mediatore tra Dio e l’uomo, è, nelle nuove forme devozionali, un concetto quasi scomparso.
Poiché l’intenzione del Vaticano II non era quella di punire o di scomunicare, ora, troppo spesso, accade che i vescovi fedeli alla Santa Sede e a Santa Madre Chiesa siano senza potere contro la forte e trincerata burocrazia della USCC e della NCCB.
C’è una parte del laicato, piccola ma battagliera, che protesta contro questa manipolazione, ma viene duramente bollata come «seminatrice di discordia».
È possibile che Nostro Signore ci rimproveri per il timore della tempesta che fa vacillare la barca di Pietro e sembra diventare sempre più impetuosa? Perciò diciamo: «Salvaci, Signore! altrimenti la Chiesa in America perirà», come abbiamo visto accadere in molti paesi nel nostro tempo. Il nemico, in tutti gli altri casi, veniva da fuori, sotto forma di governi tirannici. Il nemico nella Chiesa degli Stati Uniti è dentro.
Evangelizzazione
Santità, siamo felici perché il prossimo sinodo dei vescovi si occuperà della evangelizzazione. Il numero dei convertiti è crollato a un livello tanto basso da causare grave preoccupazione.
Per contrasto, le confessioni protestanti più serie stanno crescendo, soprattutto perché si sono mantenute fedeli ai principi fondamentali della fede cristiana.
Mentre noi abbiamo troppi preti ibridi, preti-sociologi, preti-psicologi, ecc., che tentano di rendere Gesù Cristo «significativo» per i nostri tempi, i nostri fratelli protestanti più conservatori lo hanno accettato con il suo messaggio come significativo per tutte le epoche, per tutti i popoli, per tutte le culture, per tutti i tempi. Il successo strepitoso dell’evangelico Billy Graham lo testimonia.
Le missioni negli Stati Uniti stanno diventando una rarità e mentre vent’anni fa le chiese erano piene per questo rinnovamento spirituale, oggi le funzioni vengono disertate. Poche parrocchie organizzano missioni.
Morale
Il maggiore scandalo morale del tempo presente è l’atteggiamento permissivo verso certi delitti contro Dio e contro la legge naturale, come la omosessualità. Esiste una forte tendenza, appoggiata da molti preti e religiosi, che tende a perdonare questo vizio.
Nel numero del 31 agosto del Detroit News, un giornale laico, si riferiscono le affermazioni di padre Anthony Kosnik, professore del seminario di Orchard Lake e capo di una commissione della associazione teologica americana cattolica, che sta preparando uno studio sulla sessualità: «La maggior parte dei teologi cattolici discute per trattare il problema in modo più pastorale. Essi troverebbero accettabile una relazione omosessuale che favorisca la “crescita” della persona. Una relazione stabile può offrire la possibilità di crescita delle persone e integrare la loro sessualità».
Questi attacchi aperti contro l’insegnamento morale della Chiesa, da parte di membri della Chiesa stessa, sulla stampa, sono troppo frequenti.
Un certo mons. Clement Kern, rettore della chiesa della SS. Trinità di Detroit, celebrò una Messa per quanti sono impegnati nel movimento omosessuale gay, che ha come collaboratrice una certa suor Jo Ann Mc Anoy I.H.M.
Il cardinale John Deardon fece un tentativo per risolvere la situazione critica ma, in risposta a una sua lettera che riaffermava la posizione della Chiesa sul carattere innaturale della omosessualità, quella gente ha abbandonato la Messa e ha circondato il vescovado, portando cartelli con scritte blasfeme come queste:
«Io sono un gay [un omosessuale] e Gesù è il mio amante»;
«Fuori Chiesa e Stato dalle camere da letto».
Se la Chiesa, in America, non intraprenderà una azione disciplinare immediata, radicale e rigida contro i preti e i religiosi che sostengono tale comportamento scandaloso, il male fatto sarà irreparabile.
Fornicazione
In molte università, istituti universitari e istituti superiori cattolici gli studenti, se fidanzati e impegnati, vengono informati sulla legittimità dei rapporti sessuali prematrimoniali. È noto che alcuni preti li istruiscono in questo senso.
I cattolici, come i vescovi hanno recentemente riferito, attraverso la stampa, accettano sempre più la posizione morale del laicismo.
Santo Padre, considero mio sacro dovere informarvi personalmente di queste situazioni della Chiesa negli Stati Uniti.
Santità, credo che possiate verificare questi fatti per mezzo della Sacra Congregazione per la dottrina della Fede, alla quale avete affidato il compito di difendere la fede e la morale nella Chiesa fondata da Cristo.
Umilmente prostrato ai piedi di Vostra Santità, mi confermo,
devotamente vostro in Cristo
† ROBERT J. DWYER
già arcivescovo di Portland nell’Oregon
(275 St. James Drive – Piedmont, California, 84611 USA)
30 luglio 1975